CRISTO MORTO - ANDREA MANTEGNA

martedì 4 marzo 2014

popolo contro popolo

Il vero nemico di chi lotta per liberare il popolo è il popolo stesso.

catene
Non ho mai fatto politica in 36 anni, preferendo sempre rimanerne totalmente estraneo, ma un anno passato sul campo mi ha permesso di incontrare diverse tipologie di persone spesso incompatibili sia tra di loro che con me e che oggi posso racchiudere in categorie ben precise:
Ho incontrato gli anarchici e i rivoluzionari quelli che rigettano il sistema ma non pensano di contribuire a crearne uno nuovo. Puoi contare su di loro se hai bisogno di fare azioni forti sul territorio ma tendono a passare dalla ragione al torto cadendo nella trappola del sistema stesso.
Sono quelli che mi hanno proposto rivoluzioni, assedi al parlamento, prese della Bastiglia, quelli che hanno sempre in bocca la parola POPOLO ma mai il POPOLO che li segue.
Per loro sono un TRADITORE per essermi permesso di dire che non si può assediare un Parlamento essendo solo in 30 e soprattutto che non è utile scendere in piazza con le tende, l’arco e le frecce senza un programma alternativo di governo.
Ho poi incontrato gli utopisti quelli che partendo dal mondo di merda in cui viviamo non riescono a pensare di lavorare per un mondo migliore ma concepiscono solo un mondo perfetto, fiabesco,  dove la casa del Mulino Bianco sia il modello da raggiungere per tutti. Sono quelli che ti seguono solo se gli prometti la moneta in mano al popolo, l’esercito in mano ai boy scout, la Nato in mano ai play-mobil, ludoteche al posto delle banche, il ritorno al baratto, macchine che camminano ad acqua ed uno stato con 60 milioni di parlamentari collegati tra di loro con 60 milioni di computer.
Per loro sono un  MASSONE perché ho detto che le banche, la finanza ed i poteri forti forse non scompariranno mai e sarebbe più realistico proseguire per step lavorando ad una inversione di tendenza che li metta in qualche modo al servizio dei popoli.
Poi ho incontrato i deliranti. Quelli che ti remano contro provando a gettare fango sulla tua persona perché hanno paura che in qualche modo gli puoi rubare la scena. In un primo momento pensi che lo facciano su commissione dei poteri che tu combatti ma poi ti accorgi che usano strategie talmente stupide che è impensabile pensare che siano dei troll organizzati. Ultimamente hanno prima provato a diffondere la notizia che dietro di me ci fosse la camorra approfittando del mio accento napoletano che si presta a quel tipo di collegamento ma  poi non riuscendo a rispondere a le obiezioni di chi gli chiedeva che legame ci fosse tra la camorra napoletana ed il Bilderberg, la Goldman sachs il CFR americano, Rockefeller, il nuovo ordine mondiale e tutti i poteri che io denuncio sono stati costretti ad un cambio di rotta e da una settimana ormai dicono che io sono un infiltrato di VEDRO’ il think net creato da Letta per riunire politici affermati ed intellettuali e spartirsi le deleghe politiche. Una sorta di lobby della quale esistono anche le liste ufficiali dalle quali però avrebbero omesso il mio nome per permettermi di rimanere nell’anonimato. Lo so che penserete che io stia scherzando ma molti di quelli che mi leggono in questo momento sanno di cosa sto parlando perché per settimane mi hanno scritto in privato Ma sei camorrista ? ma sei di Vedrò ?.
Per loro sono un INFILTRATO.
Poi ho incontrato i moralisti con l’ossessione delle etichette di sistema.
Mi hanno dato del fascista quando ho dichiarato che in materia di sovranità monetaria il programma di Forza Nuova era assolutamente condivisibile.
Mi hanno dato del comunista/antifascista quando ho proposto il comitato di liberazione nazionale.
Mi hanno dato del corrotto quando ho pubblicato il programma della Democrazia Cristiana che attualmente, dal punto di vista dei contenuti, risulta il più completo programma esistente per chi si batte per la sovranità politica, monetaria e alimentare.
Mi hanno dato del sionista quando ho dichiarato la mia volontà di incontrare Magdi Allam per capire quanto volesse realmente spingersi nella lotta per la conquista della sovranità monetaria.
Mi hanno dato del secessionista (questa volta dimenticando il mio accento napoletano) quando ho dichiarato che alle europee l’unico partito dichiaratamente No Euro che ha possibilità di esprimere parlamentari che seguano una decisa linea anti-europeistia è la LEGA.
Mi hanno dato del venduto quando ho detto che non potevo più appoggiare i Cinquestelle se non si esprimevano apertamente per l’uscita dall’euro, se i parlamentari continuavano a rifiutarsi di condividere una formale petizione NO EURO, se alle loro riunioni continuavano a invitare relatori apertamente europeisti e se non capivano che proporre l’abolizione del fiscal compact e poi prendere in considerazione gli eurobond sullo stesso programma è un po come portare il proprio cane a sterilizzare e poi voler far soldi vendendo la sua cucciolata.
Per loro sono TUTTO ed il CONTRARIO di TUTTO.
Poi ho incontrato quelli che mi hanno accusato di voler fare il leader quando ho proposto il Comitato Italiano Popolo Sovrano e poi mi hanno accusato di aver tradito chi credeva nella mia leadership rifiutandomi di avere incarichi dirigenziali all’interno del comitato stesso.
Per loro sono un TRADITORE
La cosa più difficile nel combattere i poteri forti non è la loro ostilità ma è l’ostilità del popolo. Soprattutto per chi pensa che le istituzioni non le cambi se non dall’interno facendo così arrabbiare gli anarchici. Che il popolo non è mai per la rivoluzione e quelle che hanno avuto successo nella storia sono state solo quelle funzionali ai poteri forti che si pensava di combattere e che invece in molti casi erano i finanziatori della rivoluzione stessa. Una consapevolezza che mi spinge ad essere più strategico che impulsivo facendo arrabbiare i rivoluzionari.
Ancora peggio se sei dell’idea che le elezioni europee siano un obiettivo che non possiamo lasciarci sfuggire e che dobbiamo fare il possibile per fare arrivare in Europa parlamentari provenienti dai movimenti sovranisti perché se non diventiamo una forza in quella sede dove si decidono le sorti future del nostro paese abbiamo perso ogni speranza di cambiare l’Italia nelle cui istituzioni non si decide più nulla. Ma come raggiungere questo obiettivo se non si possono chiedere alleanze strategiche a quei partiti che hanno segnato l’uscita dall’euro come primo punto del loro programma ?
Come si fa a far capire ai pentastellati che non ho nulla di personale contro di loro ma che semplicemente per coerenza non posso sostenere chi non ha apertamente e dichiaratamente condiviso i punti per me vitali ed  essenziali alla liberazione del paese ?
Come si fa a fare qualcosa di concreto, di forte, senza essere definito massone, venduto, fascista, comunista, corrotto, venduto. Quante sono le anime di cui mi posso fidare e che davvero avvertono l’urgenza di lasciarsi alle spalle pregiudizi, rancori, etichette e dogmi per formare concretamente un fronte comune capace di entrare nelle istituzioni e condizionarne  l’operato ?
Un amico qualche mese fa mi disse “attento a studiare troppo il tuo nemico perché potresti  scoprire che aveva ragione”.
I  poteri forti ritengono che il popolo vada lasciato in schiavitù perché è quella la condizione in cui si sente più a suo agio. NON POSSO E NON VOGLIO ANCORA CREDERE CHE IL MIO NEMICO ABBIA RAGIONE
Francesco Amodeo
fonte: francescoamodeo.net

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