CRISTO MORTO - ANDREA MANTEGNA

giovedì 27 maggio 2021

il vaccino è la pandemia

 

 In retrospettiva, ora sembra ovvio : il virus è quasi innocuo , ma la proteina spike che trasporta è il "carico utile", la proteina spike è estremamente pericolosa.

Per innescare la pandemia, il vaccino probabilmente ha rilasciato particelle proteiche avanzate a New York City . E per perpetuare la pandemia, hanno introdotto particelle proteiche avanzate nei vaccini e ora stanno iniettando alle persone queste particelle mortali che causano coaguli di sangue e morte.

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L'industria dei vaccini ora utilizza il bioterrorismo come modello di business primario

I prossimi "colpi di richiamo" sono progettati per mantenere la proteina spike in circolazione, assicurando che le persone continuino ad ammalarsi in modo che le aziende di vaccini possano trarre maggiori benefici dalla malattia e dalla paura. Il loro intero modello di business ora richiede l'iniezione ripetuta di particelle proteiche che diffondono malattie e morte. Si dice che tutti quelli che muoiono siano morti "di covid", mentre tutti coloro che vivranno saranno descritti come "salvati dal vaccino".

Eppure il vaccino è la pandemia . Il vaccino contiene la proteina spike e questo fatto è apertamente ammesso anche dal governo del Connecticut, da tutti i produttori di vaccini e dai media ufficiali. Tutti confermano che i vaccini contengono la proteina spike:

(Vedi l'immagine a grandezza naturale qui.)

[...]

E quando le persone ricevono vaccini con mRNA, i loro corpi vengono trasformati in fabbriche di proteine ​​avanzate . Tutto questo è apertamente accettato dai produttori di vaccini a mRNA. Si vantano di come la loro tecnologia controlli il tuo corpo per produrre proteine ​​avanzate nel tuo sangue. È così che "funziona" il vaccino mRNA, dicono.

Quindi l'industria dei vaccini ha ora trasformato le vittime umane in fabbriche di armi biologiche ambulanti.

Se tu o io rilasciassimo un secchio di particelle proteiche avanzate in uno stadio di calcio, verremmo arrestati e accusati di bioterrorismo. Ma quando l'industria dei vaccini dirotta le cellule del tuo corpo e trasforma tutto il tuo corpo in una fabbrica di armi biologiche proteiche ad alta tecnologia, si chiama "scienza", non bioterrorismo.

Viviamo in un'epoca in cui "scienza" e "medicina" operano come organizzazioni bioterroriste, costruendo e rilasciando armi biologiche mortali mentre le iniettano nelle persone con il pretesto di "salute pubblica". È al di là della follia; è criminalmente dannoso. Le persone che stanno dietro a questo (Gates, Fauci, ecc.) Devono essere tutte arrestate, accusate di crimini contro l'umanità e sottoposte a processi penali in stile Norimberga.

fonte

Quando ho provato ad avvertirti,
mi hai chiamato cospiratore

 https://numidia-liberum.blogspot.com/2021/05/le-vaccin-est-la-pandemie.html

fonte: IL VOLO

come proteggersi dal contatto da persone che hanno ricevuto l'iniezione vaccinale

 


A cura della volontaria Nicole per il restauro della natura 

  • Primo, distanza sociale, so che è strano farlo perché probabilmente non l'abbiamo fatto l'anno scorso, ma vogliamo mantenere una certa distanza e non permettere alle persone di respirare su di noi o abbracciare coloro che sappiamo aver ricevuto il colpo o potrebbe avere. Capisco che questo potrebbe non piacere o sembrare giusto per alcuni di voi, quindi scegliete quale di questi suggerimenti ti sembra giusto. Non c'è modo di non entrare in contatto con persone infette a meno che non usciamo mai di casa. Questo ha lo scopo di offrire alcune linee guida e soluzioni alla nostra situazione attuale.
  • Usare molto cautela su chi permetti a casa tua a causa della quantità di cellule della pelle che possono essere eliminate. Il tuo corpo si sbarazza di 30.000-40.000 cellule della pelle ogni giorno.
  • Un primo passo nella protezione che non è invasiva ma può causare disturbi gastrointestinali in alcuni è l'assunzione interna di borace o farina fossile1⁄8 di cucchiaino in 250 ml di acqua tiepida, bere metà al mattino e metà la sera. Io e mio marito ci siamo separati. Se ti causa disturbi gastrointestinali fermatio prendi una quantità minore.
  • Un'altra opzione che ho imparato che è un po più coinvolgente e intensa è il biossido di cloroPuoi acquistare un kit o puoi crearne uno tuo. Alexia Icenhower è ben informata su questo.
  • Il borace / farina fossile e il biossido di cloro uccidono i parassiti che vengono iniettati nel vaccino e poi trasmessi ad altri. Sembra che questi parassiti siano ciò che sta causando la coagulazione del sangueLa dottoressa Hulda Clark ha un'ottima pulizia dai parassiti della vecchia scuola che ho fatto per oltre 10 anni senza problemi.
  • C'è la possibilità di sviluppare calcoli, reni o fegato, se lo fai la dottoressa Hulda Clark ha un protocollo che ho usato o Alexia Icenhower suggerisce Chanca Piedra
  • Si consiglia anche una piccola quantità di aceto di mele nell'acqua potabile
  • Sono consigliati anche i sali di carbonio 60 e bio
  • Erba medica macinata in un bagno più caldo che puoi sopportare Ho imparato che può aiutare a rimuovere i nano, non conosco il rapporto.
  • La dottoressa Judy Mikovits ci assicura che hanno sempre un antidoto a ciò che creano e dice che Suramin è l'antidoto a questo. Ultimo e sicuramente non meno importante è la straordinaria intelligenza del tuo corpo e il potere della tua luce. Mangia sano, esci al sole, prega, medita, radica te stesso, cammina a piedi nudi, bevi buona acqua. Usa altre pratiche spirituali per mantenerti emotivamente e spiritualmente sano. Ce la faremo! * Se sei una donna incinta o che sta cercando di rimanere incinta, ti consiglio vivamente di seguire le linee guida per il distanziamento sociale e di controllare i suggerimenti supplementari e di fare le tue ricerche sull'aumento degli aborti spontanei.

    ** Non sono un medico, ma solo un cittadino preoccupato che opera nel campo della salute olistica da 20 anni. Queste non sono soluzioni prescritte ma solo alcuni suggerimenti. Stiamo tutti imparando mentre procediamo poiché questo livello di sperimentazione non è mai stato fatto prima. Segui sempre la tua guida interiore, sa meglio!

  • https://sadefenza.blogspot.com/2021/05/come-proteggersi-dal-contatto-con.html

    fonte: IL VOLO

mercoledì 12 maggio 2021

Bacco: la "vigile attesa" uccide, e i vaccini sono inutili

 

Tra gli errori ormai accertati, nella gestione dell’emergenza Covid, c’è il fatto di non aver svolto le autopsie: questo è stato sicuramente la causa di migliaia di morti, cosa che ha “sporcato le mani” di molti medici, che – in maniera del tutto involontaria – in quel momento, purtroppo, stavano uccidendo le persone che pensavano di curare. E ancora continuiamo a essere causa della morte di molte persone, quasi uno sterminio, con la prassi della “vigile attesa” e la somministrazione della sola Tachipirina, in questo caso inutile e addirittura controproducente. Non capisco la permanenza di Speranza come ministro della sanità: nella “più grande tragedia per emergenza sanitaria che l’uomo abbia mai affrontato negli ultimi 200 anni” (così ce la presentano) continuiamo ad avere un ministro che ha fatto diversi errori – le autospie negate, le terapie sbagliate – ma soprattutto un ministro che non capisce nulla, di medicina. Mai come in questo momento, forse, sarebbe stato corretto avere, in quel ruolo, un medico che avesse anche una certa apertura mentale.
Io ho studiato tanti anni, in America, proprio occupandomi dei virus Rna. Come tutti i virus influenzali, gli Rna hanno un’incredibile capacità di sviluppare mutazioni con una velocità enorme. Puoi difenderti impedendo che il virus entri nella stanza dove vivi. Ma una volta entrato, si infettano tutti: non c’è possibilità di evitarlo, e la medicina dice che non c’è alternativa all’immunità di gregge. Da ministro della salute, al posto di Speranza io avrei assolutamente isolato i soggetti deboli (malati oncologici, anziani in età molto avanzata), proteggendoli con vere mascherine, non quelle che fanno indossare a noi. E avrei fatto proliferare il virus, permettendogli di circolare tra tutti gli altri soggetti. Dovete infatti sapere che l’unica immunità vera è quella naturale. La proteina che ci stanno inoculando con le vaccinazioni è solo una piccola parte del virus: tant’è vero che, chi si è vaccinato all’inizio, tra poco si potrà re-infettare (perché il virus, nel frattempo, è mutato). Chi invece si è infettato con il virus ha permesso al suo sistema immunitario di conoscere tutti gli aspetti di questo virus.
Faccio un esempio: la variante giapponese ha l’80% della sua struttura che è completamente diversa da quella del virus che abbiamo avuto noi. Ma chi si è infettato, in Italia, è immune anche da quella variante, perché comunque il 20% della struttura virale è comune. Chi invece ha fatto il vaccino non ha quel 20%, e quindi – sostanzialmente – è come se il vaccino non l’avesse mai fatto. Sono quindi a favore dell’immunizzazione naturale, anche perché – non dimentichiamolo mai – il Covid è curabilissimo. La malattia va rispettata, come tutte le patologie, ma si cura: ormai abbiamo una terapia perfetta. Come associazione (”L’Eretico”) noi oggi stiamo curando 600 persone, in casa, senza ospedalizzare nessuno. Ma non abbiamo fatto niente di eccezionale: basta utilizzare i farmaci giusti. Quindi, il Covid si cura. Però, mettiamocelo in testa: noi dobbiamo comunque immunizzarci. Se stiamo chiusi in casa per mesi, non risolviamo niente: il virus rimane lì, mica scompare. Anzi, nel frattempo muta: e quindi troveremo un virus ulteriormente diverso.
Allora: o ci infettiamo tutti, e quindi ci immunizziamo, oppure saremo dei vaccinati cronici. Dovremo fare richiami continui su tutte le mutazioni: arriveremo a 4-5 vaccini l’anno. Chi mai potrebbe desiderare una situazone simile, a parte ovviamente le aziende farmaceutiche?
Ripeto, l’immunizzazione naturale possiamo affrontarla con tranquilità, perché ormai per il Covid abbiamo profilassi e terapie: idrossiclorochina, antibiotici, antinfiammatori ed eparina, e in alcuni casi anche il cortisone. Questi farmaci sono alla base della guarigione dal Covid: e vi assicuro che, se li si usa, non muore nessuno. L’essenziale è che la terapia venga iniziata subito. Il problema più grande, semmai, è il vero e proprio decadimento fisico, che ormai si è diffuso: siamo tutti invecchiati, parzialmente ingrassati e demuscolarizzati. Questo significa che nei prossimi anni avremo tantissime patologie del metabolismo, oltre alle patologie psichiatriche che già ci stanno inondando.
I dati ufficiali, come quelli del Bambin Gesù e di tante altre strutture, ci parlano di patologie depressive e sindromi depressivo-maniacali, ormai all’ordine del giorno. Abbiamo una impennata delle vendite di psicofarmaci e calmanti, come lo Xanax. E’ una cosa che pagheremo a caro prezzo. Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei Medici, a “Radio anch’io” ha appena detto una cosa verissima: ha ammesso che, oggi, tra le diagnosi di cancro, 6 su 10 rivelano tumori ormai in fase avanzata, perché sono saltati completamente gli screening di prevenzione. E questo è devastante: anche per il servizio sanitario nazionale, oltre che ovviamente per i malati oncologici. Non facciamo più prevenzione, e da un anno e mezzo non investiamo più nella ricerca sul cancro. Una diagnosi qualsiasi – di melanoma, o di cancro al colon o al pancreas – se fatta con 20 giorni di ritardo può equivalere a una condanna a morte. E questo i medici lo sanno, lo ha ammesso lo stesso presidente nazionale: per colpa del Covid, i meccanismi di sicurezza sanitaria sono saltati.
Il coordinatore nazionale degli screening sul tumore al colon, che è uno dei nostri maggiori killer, ha detto che 54 persone su 100, oggi, non fanno più i controlli al colon. E’ un dato devastante: un disastro che pagheremo a carissimo prezzo. Bisognerebbe quantomeno smettere di aggravare la situazione: quasi sempre, nel caso del Covid, il rimedio è stato peggiore del male. Curando e guarendo centinaia di pazienti Covid, ci siamo anche accorti che a volte la patologia ha dei colpi di coda. In 8 casi su 10, intanto, il virus è completamente asintomatico. Quando invece è sintomatico, può accadere che dia la sensazione che si sia superata la fase patologica: alcuni sintomi (perdita dell’olfatto e del gusto, tosse, leggero calo dell’ossigenazione) possono persistere. Una volta entrato nel corpo – come dimostrato dalle autopsie – il virus può creare fenomeni trombotici. Le polmoniti però non sono legate direttamente al virus, ma al fatto che il soggetto infettato “presta il fianco” a dei batteri. Quindi non si può dire che la polmonite sia per forza di origine virale.
L’elemento veramente decisivo è invece la tempestività. L’unica cosa da evitare è proprio la “vigile attesa” che le autorità ancora raccomandano ai medici di famiglia, che nel frattempo in questa storia sono praticamente scomparsi (non visitano più, non fanno più diagnosi a distanza). Infatti, i pochi che continuano a fare il loro mestiere – in scienza e coscienza – fanno notizia, occupano le cronache. Dunque, in caso di Covid: tempestività. Altra cosa: evitare la Tachipirina, che prima non era mai stata somministata, in caso di infezioni virali, proprio perché diminuisce il glutatione, che è uno dei più forti antiossidanti che noi abbiamo. I miei pazienti Covid, io li guarisco con l’ibuprofene due volte al giorno, l’azitromicina due volte al giorno e l’eparina alla sera, insistendo con gli antinfiammatori per alcuni giorni, proprio per evitare il possibile protrarsi di certi sintomi fastidiosi.
Questa è la terapia. La “vigile attesa”, proprio no: nella storia della medicina, non s’era mai visto che a un paziente venisse detto “aspettiamo che stai proprio male, e poi iniziamo a curati”. La “vigile attesa” è da fuori di testa: perché sappiamo che questo virus, quando si manifesta a livello sintomatico, il più delle volte ha già infettato il corpo da qualche giorno. Tra i nostri pazienti c’è stato anche chi è stato molto male, certo. Ma ripeto: tutti i soggetti curati con il nostro protocollo hanno sempre avuto un restituzione integrale di se stessi. Sono tornati in forze, esattamente com’erano prima. Il nostro protocollo è liberamente accessibile, sul sito de “L’Eretico”: chiunque può valutarlo, consulandosi con il proprio medico.
Quanto ai vaccini, ribadisco la mia contrarietà. Ne abbiamo due – Pzifer e Moderna – che agiscono sull’mRna. Cioè: inseriamo nell’organismo l’Rna-messaggero, che penetra nel citoplasma della cellula e viene poi replicato (quindi non inseriamo il virus, ma ce lo “produciamo” dall’interno). Gli altri vaccini invece sono a Dna, e quindi vanno direttamente nel nucleo cellulare (AstraZeneca, Sputnik e Johnson & Johnson). I vettori vaccinali sono leggermente diversi, ma tutti e 5 adottano lo stesso meccanismo: penetrano all’interno della cosa più intima che abbiamo, la cellula, e lì “lavorano”. E’ la prima volta, nella storia dell’uomo, che succede una cosa del genere. Finora, la terapia genica l’avevamo usata solo in alcune forme terminali di cancro, e con il pieno consenso del paziente. In questo caso, invece, agiamo sul nostro genoma. Andrà bene o andrà male? Questo, io non lo so. Ma so per certo che l’ingresso di questo vaccino nel nostro corpo ci cambia: non ci lascia così come eravamo prima.
(Pasquale Mario Bacco, dichiarazioni rilasciate a Marco Ludovico del Movimento Roosevelt nella video-chat “Strage di Stato”, trasmessa il 22 aprile 2021 da MRTV, su YouTube. Medico e docente universitario, il professor Bacco è co-autore, con il magistrato Angelo Giorgianni, del libro-inchiesta “Strage di Stato. Le verità nascoste della Covid-19″, edito Lemma Press, con prefazione del giudice antimafia Nicola Gratteri).

Tra gli errori ormai accertati, nella gestione dell’emergenza Covid, c’è il fatto di non aver svolto le autopsie: questo è stato sicuramente la causa di migliaia di morti, cosa che ha “sporcato le mani” di molti medici, che – in maniera del tutto involontaria – in quel momento, purtroppo, stavano uccidendo le persone che pensavano di curare. E ancora continuiamo a essere causa della morte di molte persone, quasi uno sterminio, con la prassi della “vigile attesa” e la somministrazione della sola Tachipirina, in questo caso inutile e addirittura controproducente. Non capisco la permanenza di Speranza come ministro della sanità: nella “più grande tragedia per emergenza sanitaria che l’uomo abbia mai affrontato negli ultimi 200 anni” (così ce la presentano) continuiamo ad avere un ministro che ha fatto diversi errori – le autopsie negate, le terapie sbagliate – ma soprattutto un ministro che non capisce nulla, di medicina. Mai come in questo momento, forse, sarebbe stato corretto avere, in quel ruolo, un medico che avesse anche una certa apertura mentale.

Io ho studiato tanti anni, in America, proprio occupandomi dei virus Rna. Come tutti i virus influenzali, gli Rna hanno un’incredibile capacità di sviluppare mutazioni con una velocità enorme. Puoi difenderti impedendo che il virus entri nella stanza dove vivi. Ma una volta Speranzaentrato, si infettano tutti: non c’è possibilità di evitarlo, e la medicina dice che non c’è alternativa all’immunità di gregge. Da ministro della salute, al posto di Speranza io avrei assolutamente isolato i soggetti deboli (malati oncologici, anziani in età molto avanzata), proteggendoli con vere mascherine, non quelle che fanno indossare a noi. E avrei fatto proliferare il virus, permettendogli di circolare tra tutti gli altri soggetti. Dovete infatti sapere che l’unica immunità vera è quella naturale. La proteina che ci stanno inoculando con le vaccinazioni è solo una piccola parte del virus: tant’è vero che, chi si è vaccinato all’inizio, tra poco si potrà re-infettare (perché il virus, nel frattempo, è mutato). Chi invece si è infettato con il virus ha permesso al suo sistema immunitario di conoscere tutti gli aspetti di questo virus.

Faccio un esempio: la variante giapponese ha l’80% della sua struttura che è completamente diversa da quella del virus che abbiamo avuto noi. Ma chi si è infettato, in Italia, è immune anche da quella variante, perché comunque il 20% della struttura virale è comune. Chi invece ha fatto il vaccino non ha quel 20%, e quindi – sostanzialmente – è come se il vaccino non l’avesse mai fatto. Sono quindi a favore dell’immunizzazione naturale, anche perché – non dimentichiamolo mai – il Covid è curabilissimo. La malattia va rispettata, come tutte le patologie, ma si cura: ormai abbiamo una terapia perfetta. Come associazione (”L’Eretico”) noi oggi stiamo curando 600 persone, in casa, senza ospedalizzare nessuno. Ma non abbiamo fatto niente di eccezionale: basta utilizzare i farmaci giusti. Quindi, il Covid si cura. Però, Baccomettiamocelo in testa: noi dobbiamo comunque immunizzarci. Se stiamo chiusi in casa per mesi, non risolviamo niente: il virus rimane lì, mica scompare. Anzi, nel frattempo muta: e quindi troveremo un virus ulteriormente diverso.

Allora: o ci infettiamo tutti, e quindi ci immunizziamo, oppure saremo dei vaccinati cronici. Dovremo fare richiami continui su tutte le mutazioni: arriveremo a 4-5 vaccini l’anno. Chi mai potrebbe desiderare una situazione simile, a parte ovviamente le aziende farmaceutiche? Ripeto, l’immunizzazione naturale possiamo affrontarla con tranquillità, perché ormai per il Covid abbiamo profilassi e terapie: idrossiclorochina, antibiotici, antinfiammatori ed eparina, e in alcuni casi anche il cortisone. Questi farmaci sono alla base della guarigione dal Covid: e vi assicuro che, se li si usa, non muore nessuno. L’essenziale è che la terapia venga iniziata subito. Il problema più grande, semmai, è il vero e proprio decadimento fisico, che ormai si è diffuso: siamo tutti invecchiati, parzialmente ingrassati e demuscolarizzati. Questo significa che nei prossimi anni avremo tantissime patologie del metabolismo, oltre alle patologie psichiatriche che già ci stanno inondando.

I dati ufficiali, come quelli del Bambin Gesù e di tante altre strutture, ci parlano di patologie depressive e sindromi depressivo-maniacali, ormai all’ordine del giorno. Abbiamo una impennata delle vendite di psicofarmaci e calmanti, come lo Xanax. E’ una cosa che pagheremo a caro prezzo. Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei Medici, a “Radio anch’io” ha appena detto una cosa verissima: ha ammesso che, oggi, tra le diagnosi di cancro, 6 su 10 rivelano tumori ormai in fase avanzata, perché sono saltati completamente gli screening di prevenzione. E questo è devastante: anche per il servizio sanitario nazionale, oltre che ovviamente per i malati oncologici. Non facciamo più prevenzione, e da un anno e mezzo non investiamo più nella ricerca sul cancro. Una diagnosi qualsiasi – di melanoma, o di Anellicancro al colon o al pancreas – se fatta con 20 giorni di ritardo può equivalere a una condanna a morte. E questo i medici lo sanno, lo ha ammesso lo stesso presidente nazionale: per colpa del Covid, i meccanismi di sicurezza sanitaria sono saltati.

Il coordinatore nazionale degli screening sul tumore al colon, che è uno dei nostri maggiori killer, ha detto che 54 persone su 100, oggi, non fanno più i controlli al colon. E’ un dato devastante: un disastro che pagheremo a carissimo prezzo. Bisognerebbe quantomeno smettere di aggravare la situazione: quasi sempre, nel caso del Covid, il rimedio è stato peggiore del male. Curando e guarendo centinaia di pazienti Covid, ci siamo anche accorti che a volte la patologia ha dei colpi di coda. In 8 casi su 10, intanto, il virus è completamente asintomatico. Quando invece è sintomatico, può accadere che dia la sensazione che si sia superata la fase patologica: alcuni sintomi (perdita dell’olfatto e del gusto, tosse, leggero calo dell’ossigenazione) possono persistere. Una volta entrato nel corpo – come dimostrato dalle autopsie – il virus può creare fenomeni trombotici. Le polmoniti però non sono legate direttamente al virus, ma al fatto che il soggetto infettato “presta il fianco” a dei batteri. Quindi non si può dire che la polmonite sia per forza di origine virale.

L’elemento veramente decisivo è invece la tempestività. L’unica cosa da evitare è proprio la “vigile attesa” che le autorità ancora raccomandano ai medici di famiglia, che nel frattempo in questa storia sono praticamente scomparsi (non visitano più, non fanno più diagnosi a distanza). Infatti, i pochi che continuano a fare il loro mestiere – in scienza e coscienza – fanno notizia, occupano le cronache. Dunque, in caso di Covid: tempestività. Altra cosa: evitare la Tachipirina, che prima non era mai stata somministrata, in caso di infezioni virali, proprio perché diminuisce il glutatione, che è uno dei più forti antiossidanti che noi abbiamo. I miei pazienti Covid, io li guarisco con Covid vaxl’ibuprofene due volte al giorno, l’azitromicina due volte al giorno e l’eparina alla sera, insistendo con gli antinfiammatori per alcuni giorni, proprio per evitare il possibile protrarsi di certi sintomi fastidiosi.

Questa è la terapia. La “vigile attesa”, proprio no: nella storia della medicina, non s’era mai visto che a un paziente venisse detto “aspettiamo che stai proprio male, e poi iniziamo a curati”. La “vigile attesa” è da fuori di testa: perché sappiamo che questo virus, quando si manifesta a livello sintomatico, il più delle volte ha già infettato il corpo da qualche giorno. Tra i nostri pazienti c’è stato anche chi è stato molto male, certo. Ma ripeto: tutti i soggetti curati con il nostro protocollo hanno sempre avuto un restituzione integrale di se stessi. Sono tornati in forze, esattamente com’erano prima. Il nostro protocollo è liberamente accessibile, sul sito de “L’Eretico”: chiunque può valutarlo, consultandosi con il proprio medico.

Quanto ai vaccini, ribadisco la mia contrarietà. Ne abbiamo due – Pzifer e Moderna – che agiscono sull’mRna. Cioè: inseriamo nell’organismo l’Rna-messaggero, che penetra nel citoplasma della cellula e viene poi replicato (quindi non inseriamo il virus, ma ce lo “produciamo” dall’interno). Gli altri vaccini invece sono a Dna, e quindi vanno direttamente nel nucleo cellulare (AstraZeneca, Sputnik e Johnson & Johnson). I vettori vaccinali sono leggermente diversi, ma tutti e 5 adottano lo stesso meccanismo: penetrano all’interno della cosa più intima che abbiamo, la cellula, e lì “lavorano”. E’ la prima volta, nella storia dell’uomo, che succede una cosa del genere. Finora, la terapia genica l’avevamo usata solo in alcune forme terminali di cancro, e con il pieno consenso del paziente. In questo caso, invece, agiamo sul nostro genoma. Andrà bene o andrà male? Questo, io non lo so. Ma so per certo che l’ingresso di questo vaccino nel nostro corpo ci cambia: non ci lascia così come eravamo prima.

(Pasquale Mario Bacco, dichiarazioni rilasciate a Marco Ludovico del Movimento Roosevelt nella video-chat “Strage di Stato”, trasmessa il 22 aprile 2021 da MRTV, su YouTube. Medico e docente universitario, il professor Bacco è co-autore, con il magistrato Angelo Giorgianni, del libro-inchiesta “Strage di Stato. Le verità nascoste della Covid-19“, edito Lemma Press, con prefazione del giudice antimafia Nicola Gratteri).

fonte: LIBRE IDEE

come Big Pharma ha pervertito la sanità

Seconda parte

Rachel M. – The Intelligence of Healing – 25 aprile 2021

 

Ippocrate una volta disse: “Lascia che il cibo sia la tua medicina“.

Ma qual è il valore medicinale del cibo creato in laboratorio, privo di nutrimento e anima, rivestito di sostanze chimiche?

Quanto è salutare il cibo che arriva in una scatola o in un barattolo con un elenco di ingredienti che la stragrande maggioranza del pubblico non si ferma nemmeno a leggere perché presume che se è in vendita deve essere sicuro?

Questa illusione è stata chiaramente estesa alla medicina prescritta al di fuori della varietà commestibile.

Mentre la medicina naturale ha resistito alla prova del tempo, il vero, illimitato potere che possiede per facilitare la nostra capacità naturale di guarire rimane in gran parte nascosto al pubblico.

Le realizzazioni di grandi uomini e donne nel campo della guarigione sono omesse dai libri di storia raccomandati dall’educazione convenzionale. Il vasto elenco di cure preventive e naturali è oscurato dalla loro “scienza”.

Mentre, quando si tratta di medicina, l’obliterazione della concorrenza nell’assistenza sanitaria può non essere assoluta, i poteri che esistono sono stati estremamente efficaci nel monopolizzare la scienza, la politica di governo e la percezione pubblica.

Negli ultimi cento anni siamo stati lentamente condizionati a credere che i sistemi naturali di medicina siano ‘alternativi’ o inferiori. Ci è stato detto che le prove scientifiche per verificare la loro efficacia non sono disponibili o sono insufficienti.

Ma è davvero così?

Gli studi che rivelano le proprietà curative dei rimedi naturali esistono e sono tantissimi. Lo spazio non mi permetterebbe nemmeno di provare a elencare esempi dei migliori. Ma con un po’ di ricerca qualsiasi mente curiosa e incline sarà ricompensata. La maggior parte delle medicine sviluppate nell’ultimo secolo proviene da fonti naturali e, se rese disponibili nella loro forma naturale o omeopatica, sarebbero relativamente meno costose (per il sistema/stato) e spesso meno tossiche per il per l’organismo.

Ma l’assistenza sanitaria non è un affare filantropico, nonostante quello che possono dire i miliardari. La medicina è un affare, un grande affare.

L’industria farmaceutica è una delle più redditizie sulla terra. Negli Stati Uniti un ciclo di chemioterapia può avere un costo variabile da 10.000 a 200.000 dollari. La vitamina C o la curcuma, entrambi potenti rimedi antitumorali, non genererebbero neanche lontanamente questo tipo di profitto per i cartelli farmaceutici.

Le guarigioni rapide e complete sono di scarso interesse quando si tratta del modello farmaceutico. Un paziente curato è un cliente perso.

Dopo il cancro e le malattie cardiache, i farmaci allopatici sono la terza causa di morte negli Stati Uniti, il che suggerirebbe fortemente che il singolare sistema di medicina allopatica che ha rivendicato la preminenza su tutti gli altri sia invece molto meno efficace di quanto vorrebbero farci credere.

Le alternative alla shibboleth farmaceutica semplicemente non vengono insegnate a coloro che cercano un’educazione formale come medico.

Nel documento “Is Academic medicine for sale?” la dottoressa Marcia Angell, ex redattrice del New England Journal of Medicine, esprimeva la propria preoccupazione:

“Quando i confini tra l’industria e la medicina accademica diventano confusi come lo sono ora, gli obiettivi commerciali dell’industria influenzano la missione delle scuole di medicina in molteplici modi”. 20

“Semplicemente non è più possibile credere a molte delle ricerche cliniche che vengono pubblicate, o affidarsi al giudizio di medici fidati o a linee guida mediche autorevoli. Non provo alcun piacere in questa conclusione, che ho raggiunto lentamente e a malincuore durante i miei due decenni come redattrice del New England Journal of Medicine”.

Nel marzo del 2004, Richard Horton, editore di The Lancet, scriveva:

“Le riviste si sono trasformate in operazioni di riciclaggio di informazioni per l’industria farmaceutica. Per un’azienda farmaceutica, una sperimentazione favorevole vale migliaia di pagine di pubblicità, ed è per questo che a volte spende più di un milione di dollari per ristampare tale sperimentazione per la distribuzione mondiale”. 21

Horton esprimeva la sua preoccupazione per la tendenza dei lettori a considerare gli studi clinici, pubblicati nelle riviste mediche, come prove evidenti ed incontestabili invece che pubblicità mascherata da scienza.

Si stima che tra il 97-99% delle entrate delle riviste mediche provenga dalla pubblicità farmaceutica. 22

Nel suo libro “On The Take: How Medicine’s Complicity with Big Business Can Endanger Your Health”, il dottor Jerome Kassier, un altro editore del New England Journal of Medicine affermava che: “L’industria [farmaceutica] ha deviato la bussola morale di molti medici”.

Si stima che quasi la metà dei docenti di scuole mediche che partecipano alle commissioni di revisione istituzionale per consigliare la ricerca sui test clinici, siano anche consulenti dell’industria farmaceutica.

Ma se questa medicina fosse un così grande successo, allora sicuramente questo non sarebbe un problema. Chiaramente non è un successo. Dopo aver esaminato i fatti non penso di poter decisamente affermare che la medicina farmaceutica si è dimostrata la più grande inadeguatezza del nostro tempo.

Non c’è bisogno di sforzarsi per trovare le prove che molti dei nostri principali consulenti scientifici, degli organi di consulenza sanitaria e persino dei politici hanno legami diretti con l’industria farmaceutica. È un conflitto d’interessi non più sostenibile.

Secondo il Johns Hopkins circa 250.000 americani muoiono ogni anno a causa di errori medici. Un articolo pubblicato nel Journal of Patient Safety nel 2003 suggeriva che ben 400.000 morti premature all’anno erano associate a danni evitabili ai pazienti. A causa di cartelle cliniche incomplete e sistemi di segnalazione imprecisi, questa cifra potrebbe essere ritenuta ancora conservativa. La conclusione è un’epidemia di danni ai pazienti negli ospedali. 23

Il documento di riferimento “Death by Medicine”, scritto nel 2003 da Gary Null, PhD; Carolyn Dean MD, ND; Martin Feldman, MD; Debora Rasio, MD; e Dorothy Smith, PhD, rivela alcune statistiche mozzafiato che fanno luce su un sistema fallimentare. Antibiotici non necessari vengono prescritti più di 20 milioni di volte all’anno, procedure mediche ed interventi chirurgici non necessari più di 7,5 milioni di volte all’anno, ospedalizzazione non necessaria più di 8,9 milioni di volte all’anno mentre la medicina convenzionale è stata responsabile della perdita media di 783.936 vite all’anno solo negli Stati Uniti. Per attualizzare queste cifre e calcolare un tasso di mortalità globale si deve procedere per estrapolazione.

Il fatto è che si stima che vengano riportati solo dall’1 al 20% delle reazioni ai farmaci o altri errori medici e solo l’1% delle reazioni ai vaccini. I medici sono semplicemente impreparati ad affrontare gli errori medici e le reazioni ai farmaci. I risultati sono a volte indistinguibili dalla malattia. In altre occasioni, come ha sottolineato il Dr. Lucian Leape, presidente del Lucian Leape Institute presso la National Patient Safety Foundation, gli errori non vengono denunciati per proteggere il personale, salvaguardare la reputazione o per paura di rappresaglie, comprese azioni legali.

La medicina moderna può attribuirsi il merito, a torto o a ragione, di aver aumentato la durata della vita, ma non può negare che la nostra salute sia in declino. La loro medicina si è dimostrata troppo incompetente, troppo politicizzata e non imparziale per essere utile durante una crisi sanitaria.

Crisi a parte, tornando al, o potrei dire divagando sul modus operandi standard, Cancer Research UK ora sostiene che una persona su due nata nel Regno Unito svilupperà il cancro nel corso della propria vita. 24

I nostri bambini hanno tassi di cancro, disturbi autoimmuni, autismo e disturbi dello sviluppo più alti che mai. Stiamo vivendo epidemie di diabete, malattie cardiache e mentali in proporzioni mai viste prima nel mondo sviluppato.

Siamo costretti e in alcuni luoghi obbligati a iniettare ai bambini e ai giovani più di 50 vaccini prima che raggiungano i 18 anni d’età. Non sono mai stati condotti e presentati al pubblico studi sulla salute a lungo termine che confermino l’efficacia, men che meno la sicurezza o l’azione accumulata di questi vaccini sull’organismo. Quello che sappiamo è che i produttori sono autorizzati a commercializzare i vaccini nella più completa impunità. I governi di tutto il mondo hanno collettivamente versato miliardi in risarcimenti alle famiglie di coloro che hanno sviluppato patologie o sono morti a causa delle vaccinazioni.

Per tutti i miliardi donati alla ricerca sul cancro, non abbiamo visto praticamente alcun progresso nel trattamento del cancro a livello globale utilizzando la medicina convenzionale. Gli scienziati hanno scoperto che la chemioterapia può aumentare la potenzialità del cancro di adattarsi e prosperare all’interno [dell’organismo] del paziente, il che ci porta a chiederci perché questo trattamento distruttivo e debilitante, senza successo nella maggior parte dei casi, continui ad essere la prima scelta nella cura dei pazienti in tutto il mondo. 25

Nel frattempo, le prove a sostegno di trattamenti meno aggressivi, tra cui la vitamina C per via endovenosa e la curcumina, continuano ad essere soppresse. 26, 27

In effetti si è scoperto che i pazienti che rimangono non trattati vivono più a lungo di quelli che vengono sottoposti ad un trattamento “ortodosso”. 28

Il quotidiano The Guardian ha riportato che nei tre mesi precedenti settembre 2020 più di 6 milioni di persone nel Regno Unito aveva ricevuto prescrizioni per antidepressivi. 29

Mentre le restrizioni governative imposte al pubblico possono giustificare il non aver prescritto terapie basate sul dialogo [medico/paziente], queste cifre elevate non sono una novità. Nel 2018 un articolo pubblicato dal British Medical Journal ha riportato che in quell’anno sono stati rilasciati 70,9 milioni di prescrizioni per antidepressivi, rispetto ai soli 36 milioni del 2008. 30 Tra il 1999 e il 2014 il consumo di antidepressivi negli Stati Uniti è aumentato di un iperbolico 65%. Il Center for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti ha esaminato 2,4 miliardi di farmaci prescritti nelle visite presso medici e ospedali nel 2005. 118 milioni erano per antidepressivi. 31 Eppure, nonostante tutto questo, la salute mentale del pubblico è in declino, chiaramente non aiutata dall’approccio farmacologico.

La causa principale delle nostre malattie non viene affrontata. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha comunicato che, nei paesi ad alto reddito, il suicidio è ora la seconda causa di morte tra i giovani: uno ogni 40 secondi. 32

Si stima che una persona su dieci nel Regno Unito oltre i 65 anni soffra di malnutrizione. Il 50% di tutti i pazienti ricoverati in ospedale da case di cura nel Regno Unito soffre di malnutrizione. Negli Stati Uniti si stima che una persona su venti oltre i 65 anni soffra di malnutrizione. 33

Secondo il Journal of Parenteral and Enteral Nutrition il costo di ciò sulla società americana ammonta a 157 miliardi di dollari all’anno. 34

Conosciamo tutti il problema della resistenza agli antibiotici causata proprio dall’uso eccessivo di antibiotici, eppure i medici dei paesi sviluppati continuano a prescriverli in modo improprio per trattare infezioni virali che non rispondono a tale trattamento. Nel 2019 il Center for Disease Control and Prevention ha aggiornato le proprie statistiche ufficiali precedenti per rivelare che ogni anno 2,8 milioni di americani acquisiscono infezioni resistenti agli antibiotici, e più di 35.000 persone muoiono a causa di esse. Alcuni stimano che la cifra reale sia molto più alta. 35

I contraccettivi orali sono noti per aumentare il rischio di trombo-embolia venosa nelle giovani donne. 36

Il CDC ha confermato che nel 2012 il numero totale di prescrizioni di oppioidi emesse ha raggiunto il picco a oltre 255 milioni, con un tasso di erogazione di 81,3 prescrizioni per 100 persone. Per quanto possa essere diminuita, nel 2019 quella cifra si attestava a 153.260.450 prescrizioni di oppioidi dispensate al popolo americano. 37

 

Nel 2019 quasi 50.000 persone negli Stati Uniti sono morte per overdose da oppioidi. 38

Fine della terza parte

 

Link: https://theintelligenceofhealing.wordpress.com/2021/04/26/the-hijacking-of-healthcare-and-the-real-new-normal/

Traduzione di Arrigo de Angeli e Cinthia Nardelli per ComeDonChisciotte

fonte: https://comedonchisciotte.org/