CRISTO MORTO - ANDREA MANTEGNA

lunedì 24 aprile 2017

il mondo può dare da mangiare a 10 miliardi di persone?


di Raj Patel

I demografi del pianeta hanno aumentato questa settimana (ndt: il 4 maggio 2011) le loro stime di crescita della popolazione per il secolo attuale. Si prevede che raggiungeremo i 10 miliardi di persone entro il 2100. Oggi l’umanità produce abbastanza cibo per nutrire tutti ma, a causa del modo in cui viene distribuito, esiste ancora un miliardo di affamati. Non c’è bisogno di essere un inveterato maltusiano per avere la preoccupazione di come tutti noi potremo mangiare un domani.

Le previsioni attuali collocano la maggior parte della popolazione in Asia, i livelli di consumo più alti in Europa e Nord America e i tassi di crescita demografica maggiori in Africa, dove la popolazione potrebbe triplicare nei prossimi novanta anni.

Ci sono comunque dei progetti in corso per nutrire il mondo. Uno dei paesi al quale gli esperti dello sviluppo del pianeta si sono rivolti come banco di prova è il Malawi. Senza sbocco sul mare e un po’ più piccolo della Pennsylvania, il Malawi è regolarmente tra i posti più poveri al mondo. Le cifre più recenti mostrano che il 90 per cento dei suoi 15 milioni di abitanti vive con l’equivalente di meno di due dollari al giorno. Entro la fine del secolo si stima che la popolazione sarà di 132 milioni di persone....



Oggi circa 40 per cento dei malawiani vive al di sotto della soglia di povertà stabilita per questo paese e una parte della ragione di questa povertà cronica sta nel fatto che più del 70 per cento dei malawiani vive in zone rurali. In queste aree si dipende dall’agricoltura e quasi ogni contadino coltiva il mais. “Chimanga ndi moyo” (“il mais è vita”) dicono i locali, ma coltivare mais rende così poco che poche persone possono permettersi di mangiare qualsiasi altra cosa.

Se si arriva in Malawi di marzo, appena dopo la stagione delle piogge, coltivare sembra un gioco da ragazzi. È difficile trovare un pezzo di terra rossa che non sia un lussureggiante rigoglìo di verde. Dal bordo della strada si può vedere il mais pronto a maturare insieme alle zucche e ai fagioli piantati alla base dei robusti steli. Anche le piantagioni di tabacco stanno andando bene quest’anno. Ma c’è qualcosa che non va in questo apparente paradiso . I suoli ondeggianti del Malawi sono il campo di battaglia dove tre diverse visioni del futuro dell’agricoltura mondiale sono schierate una di fronte alle altre.

L'idea di sviluppo più degna di essere presa in considerazione per il Malawi vede gli agricoltori come dei sopravvissuti a un sistema di vita fin dall’inizio destinato al fallimento e che devono essere assistiti da questo momento in poi. L’economista di Oxford, Paul Collier, è il testimonialdi questa concezione “modernista”, che ha illustrato in un pungente articolo di Foreign Affairs del novembre 2008 in cui ha bacchettato i “romantici” che agognano l’agricoltura contadina. Osservando che i salari nelle città sono più alti che nella campagna e che ogni grande paese industrializzato è in grado di alimentarsi anche senza gli agricoltori, Collier argomentò le virtù della grande agricoltura. Fece anche appello all’Unione Europea per sostenere le colture geneticamente modificate e agli Stati Uniti per soffocare le sovvenzioni interne ai biocombustibili. Per un terzo aveva ragione: le sovvenzioni per i biocombustibili sono assurde, anche perché fanno aumentare i prezzi del cibo, dirottando i cereali dalla ciotole dei più poveri ai serbatoi dei più ricchi, con vantaggi ambientali limitati nella migliore delle ipotesi.

Il disprezzo di Collier per i contadini sembra comunque basarsi su qualcosa diverso dai fatti. Anche se l’industria agroalimentare internazionale ha generato grandi profitti dai tempi della Compagnia delle Indie Orientali, non ha mai portato ricchezza agli agricoltori o ai braccianti agricoli che sono sempre le persone più povere della società. In effetti, la grande agricoltura si chiama così a ragione: lavora con evidente vantaggio sulle piantagioni di larga scala e con interventi che vedono i piccoli agricoltori come un ostacolo.

Quindi, se si vuole rendere più ricche le persone più povere al mondo, è meglio investire nelle loro fattorie e nei luoghi di lavoro invece di mandarli a vivere nelle città. Nel Rapporto sullo Sviluppo Mondiale del 2008, la Banca Mondiale rilevò che, effettivamente, gli investimenti per i contadini erano uno dei sistemi più efficienti ed efficaci per portare la gente fuori da uno stato di povertà e di fame. È stata una confessione scomoda, proprio perché la Banca Mondiale ha per lungo tempo pubblicizzato il modello di sviluppo agricolo di Collier. Le organizzazioni di agricoltori, dal Malawi all’India al Brasile, hanno fatto notare che l’accesso a terra, all'acqua, alla tecnologia sostenibile, all'istruzione, ai mercati, agli investimenti statali nello sviluppo e, soprattutto, l’accesso a un confronto a un pari livello nei mercati interni e internazionali sarebbe di grande aiuto. Ma ci sono voluti tre decenni di becera politica per far sì che si sarebbe dovuto occupare di sviluppo si accorgesse di questo. E ancora non ci sono arrivati del tutto.

A causa della sua eredità coloniale, il Malawi ha dovuto seguire per lungo tempo una dottrina economica convenzionale: esportare beni che dessero al paese un vantaggio comparato (nel caso del Malawi con il tabacco) e usare i fondi per acquistare sul mercato internazionale beni da cui poteva trarre alcun vantaggio. Ma quando il prezzo del tabacco scende, come avvenuto di recente, c’è meno valuta estera con cui avventurarsi nei mercati internazionali. E non avendo sbocco sul mare il Malawi deve anche far fronte a prezzi più alti per i cereali rispetto ai suoi quattro vicini, Zimbabwe, Mozambico, Zambia e Tanzania, semplicemente perché raggiungere il paese ha un costo di trasporto maggiore. Secondo una stima, il costo marginale per importare una tonnellata di aiuti alimentari in mais è di 400 dollari contro i 200 necessari per importarli commercialmente e contro solo 50 per produrli internamente utilizzando i fertilizzanti. In particolar modo in un periodo in cui si prevede un aumento dei prezzi del cibo e dei fertilizzanti, il Malawi si comporta saggiamente nel considerarsi così vulnerabile ai capricci dei mercati internazionali.

Questo spiega in parte perché, alla fine degli anni novanta e quasi un decennio prima che diventasse di moda, il Malawi rifiutò il consiglio dei suoi donatori internazionali e decise di spendere la maggior parte del suo bilancio per l’agricoltura in fertilizzanti, il primo e forse più necessario ingrediente per preparare la terra a produrre raccolti redditizi. Il governo offrì agli agricoltori un “pacchetto iniziale” con fagioli, semi arricchiti e fertilizzanti necessari per la coltivazione di circa un decimo di un ettaro. I donatori internazionali non furono contenti. Un funzionario dell’USAID (l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale) denigrò il programma come un modo di relegare gli agricoltori in una “routine di povertà” in cui sarebbero riusciti a coltivare una quantità di mais sufficiente per sopravvivere, ma mai abbastanza per arricchirsi. Nonostante il fatto che il programma ebbe uno scarso successo, decollò quando il presidente malawiano Bingu wa Mutharika propose il programma anche per la stagione di coltivazione 2005/2006, quadruplicando la quantità di fertilizzante disponibile. Anche se dovuto solamente alle promesse elettorali, il suo tempismo internazionale fu perfetto: aveva fatto sua una politica il cui tempo era giunto a maturazione. Questo è il motivo per cui quello che oggi succede nei campi del Malawi ha così tanta importanza anche al di fuori dei propri confini.

Per capirne il perché c’è bisogno di una breve storia delle politiche agricole nei paesi in via di sviluppo. Molti di questi paesi furono considerati, specialmente prima della seconda guerra mondiale, delle dispense che i colonizzatori potevano svaligiare. Dopo l’indipendenza le zone rurali spesso diventarono contribuenti netti (ndr: che pagano più imposte di quante non ne ricevano in cambio di servizi o altro) per il fisco, ma c’era una qualche garanzia di stabilità, grazie ai governi che acquistavano i raccolti a prezzi garantiti. A livello internazionale, specialmente in Asia, il periodo postbellico fu caratterizzato dalla difficoltà dei governi nel nutrire una popolazione insofferente, che si chiedeva con sempre più insistenza se la loro sorte non sarebbe potuta migliorare con il socialismo e con un cambiamento nelle proprietà terriere. Per combattere la guerra fredda all'estero, il governo degli Stati Uniti e le principali lobby investirono fortemente nelle tecnologie agricole, nei semi arricchiti e nei fertilizzanti. Queste tecnologie furono progettate per mantenere il possesso della terra nelle mani dei proprietari feudali, con il risultato di avere cibo in abbondanza e i comunisti sotto controllo. Nel 1968 William Gaud, amministratore dell’USAID, la soprannominò una Rivoluzione Verde perché era stata pianificata per evitarne una rossa.

Per una serie di motivi geopolitici la Rivoluzione Verde fu messa in atto con meno fervore e successo in Africa rispetto all’Asia. L’International Fertilizer Development Center (centro internazionale per lo sviluppo dei fertilizzanti) osservò nel 2006 che una quantità di nutrienti del suolo pari a 4 miliardi di dollari era stata prelevata dal terreno dagli agricoltori africani che, nel tentativo di far quadrare i conti, non reintegravano l’azoto, il potassio e il fosforo nel suolo.

La ricetta per il declino della qualità del terreno non fu ricercata nell’occuparsi delle cause della sofferenza ambientale (una trascuratezza sistematica fin dagli anni '80, ammessa anche dalla Banca Mondiale in un’inchiesta interna), ma cercando di ripristinare il terreno con la tecnologia. Così nel 2006 la Rockefeller Foundation (lo sponsor originale della Rivoluzione Verde in Asia) si unì alla Gates Foundation per lanciare l’Alleanza per la Rivoluzione Verde in Africa (Alliance for a Green Revolution in Africa) o AGRA. Questo è il secondo nuovo e coraggioso tentativo di politica di sviluppo che spera di nutrire l’Africa.

L’AGRA sostiene di aver imparato la lezione della storia, rifiutando il punto di vista di Collier e concentrandosi sulle politiche che “a differenza della Rivoluzione Verde in America Latina che avvantaggiò maggiormente i grandi agricoltori che avevano accesso all’irrigazione ed erano quindi in una posizione che permetteva loro di usare le varietà migliorate […] (sono) appositamente mirate per superare le sfide che i piccoli agricoltori devono affrontare.”

Ha quindi funzionato in Malawi? Dipende dall’obiettivo. Se lo scopo è aumentare la produttività allora sì. Sebbene l’economista e direttore dell’Earth Institute, Jeffrey Sachs, abbia recentemente contestato i dati, suggerendo che la produzione è raddoppiata a causa delle sovvenzioni sui fertilizzanti (è solo aumentata di 300.000 – 400.000 tonnellate o fino al 15 per cento, essendo il resto dovuto principalmente al ritorno delle piogge), la quantità di mais in Malawi è senza dubbio cresciuta.


Tuttavia, come sanno le 50 milioni di persone che soffrono di un’alimentazione insufficiente negli Stati Uniti, avere abbastanza cibo nel paese non significa necessariamente che tutta la gente abbia da mangiare. 

E il Malawi ha ancora una gran parte di bambini che ha gli occhi vitrei ed è sottopeso. I bambini affamati in modo cronico hanno una statura inferiore alla media della propria età e il numero di bambino malnutriti in questi modo (“rachitici” è il termine che appare nelle statistiche) è rimasto ostinatamente alto sin da quando sono cominciate le sovvenzioni.

Il fatto di misurare l’aumento dei raccolti di mais grazie ai fertilizzanti e ai “pacchetti iniziali” non si traduce necessariamente in una società ben alimentata ed economicamente produttiva per quanto concerne l’agricoltura. Rachel Bezner Kerr, professoressa di geografia allaUniversity of Western Ontario e che lavora anche in Malawi come coordinatrice di progetti per il Soils, Food and Healthy Communities Project, non è meravigliata: “Qualsiasi nutrizionista si farebbe beffe della nozione secondo la quale un aumento del raccolto porta a un aumento dell’alimentazione.”

Bezner Kerr mi riferì che avere una maggiore quantità di cereali nei campi e maggiori raccolti può effettivamente essere negativo in quanto “porta le donne fuori casa lontano dai lavori domestici. In particolar modo se si stanno nutrendo dei neonati ciò può dare cattivi risultati nutritivi.” Quello che succede nell’ambiente domestico è cruciale per tradurre una maggiore produzione in una migliore alimentazione.

Effettivamente il genere ha un’importanza fondamentale quando si parla di cibo e agricoltura. Il 60 per cento delle persone malnutrite al mondo sono donne o ragazze. Tuttavia la FAO (l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura dell’ONU) ha recentemente sottolineato che, aumentando l’accesso alle stesse risorse che hanno gli uomini, le donne potrebbero far crescere la produzione delle loro fattorie di più del 30 per cento portando a un 4 per cento di aumento nella produzione totale agricola nei paesi in via di sviluppo. In Malawi il 90 per cento delle donne lavora a tempo parziale e sono pagate circa il 30 per cento in meno rispetto agli uomini per lavori analoghi. Le donne sono anche gravate da compiti di assistenza, specialmente in un paese devastato dall’HIV/AIDS. Anche nel caso abbiano il possesso della terra e accesso alle stesse risorse degli uomini, le donne si trovano stritolate dal bisogno di cure per i bambini e per gli anziani, dal cucinare, dal dover portare l’acqua, trovare legna da ardere, seminare, ripulire i campi e mieterli.

Si affronta meglio questo tipo di problemi con lo sviluppo sociale, sostenuto da programmi come il Soils, Food and Healthy Communities Project, che con l'utilizzo della chimica. Ma questi sono proprio il tipo di programmi a cui vengono destinate per gran parte le sovvenzioni per i fertilizzanti. Il programma per i fertilizzanti è stato come un bambino geloso che ha tenuto per sé le risorse che si potevano destinare ad altri programmi. Il costo opportunità (1) dei fertilizzanti per gli agricoltori è denaro che si sarebbe potuto spendere per qualcos’altro, una seria preoccupazione quando i prezzi mondiali dei fertilizzanti stanno aumentando a dismisura. Una ricerca della Banca Mondiale in America Latina e nel sud-est asiatico ha suggerito che è più intelligente che i governi sovvenzionino beni pubblici come la ricerca agricola e i servizi di assistenza e l’irrigazione piuttosto che indirizzare denaro a contributi privati come nel caso dei fertilizzanti.

E questo ha importanza anche oltre i confini del Malawi, particolarmente nell’Africa sub-sahariana. Si prevede che la crescita della popolazione mondiale sarà guidata da “paesi ad alto tasso di fertilità”, la maggior parte dei quali si trovano in Africa. Il Relatore Speciale dell’ONU sul Diritto all’Alimentazione, Olivier de Schutter, ha recentemente sostenuto che il mondo potrebbe essere meglio nutrito non pompando nel suolo le sostanze chimiche ma con l'utilizzo di tecniche “agro-ecologiche” d’avanguardia per ripristinare la fertilità del terreno e per usare politiche che possano raggiungere la sostenibilità ambientale e sociale. In un’analisi di 286 progetti di agricoltura sostenibile in 57 paesi in via di sviluppo che riguardano 91 milioni di acri (2), un gruppo di lavoro, guidato dallo scienziato ambientale britannico Jules Pretty, ha riscontrato aumenti di produzione del 79 per cento, ribadiamo, molto di più di quanto ottenuto con le sovvenzioni sui fertilizzanti in Malawi e con una gamma molto più ampia di benefici ecologici e sociali rispetto al solo aumento della produzione alimentare.

Questi programmi in parte riescono perché non considerano la fame come conseguenza del numero eccessivo di contadini o di un deficit del suolo, ma come il risultato di complesse cause ambientali, sociali e politiche. Non c’è bisogno solo della chimica per risolvere la fame, c’è bisogno di sociologi, biologi del suolo, agronomi, etnografi e perfino di economisti. Pagare per le loro capacità è il costo opportunità di spendere dollari preziosi in fertilizzanti importati. Certamente l’agro-ecologia è un modello completamente diverso da rispetto a quello in cui i laboratori stranieri scaricano la tecnologia con un manuale di istruzioni sulle spalle di qualcuno. I programmi richiedono molta più educazione partecipativa e molti più investimenti in beni pubblici di quanto il governo malawiano e i donatori sembrino attualmente inclini a fornire.

L’agro-ecologia è la terza visione di sviluppo in lotta per il futuro. In Malawi funziona. Coltivando fagioli con l’occhio e arachidi con il mais, espandendo quindi la gamma delle colture, i raccolti che derivano dal programma di Bezner Kerr hanno battuto quelli del programma dei fertilizzanti del 10 per cento e hanno aumentato anche i risultati dell’alimentazione. Ma anche l’agro-ecologia ha i sui limiti. Il 15 per cento dei malawiani rimane poverissimo e vive con meno di un dollaro al giorno e non è in grado di comprarsi abbastanza cibo. Sono persone persone senza proprietà fondiaria o che hanno terreni di scarsa qualità e che devono quindi vendere la propria manodopera nel periodo della mietitura proprio quando avrebbero bisogno per sé. Rimangono esclusi dal miracolo del Malawi.

Il futuro non ha un aspetto molto promettente per l’agro-ecologia. Preoccupato della sostenibilità finanziaria del programma di sovvenzioni per i fertilizzanti, il governo del Malawi si sta per imbarcare in un progetto di Green Belt (3), in cui migliaia di ettari saranno irrigati per stimolare gli investitori stranieri a cominciare progetti di coltivazione su larga scala di canna da zucchero e di altre colture da esportazione. Si spera che la valuta estera portata da questo programma riesca a finanziare la spesa per i fertilizzanti. Il risultato aiuterà a equilibrare il bilancio del paese ma, come conseguenza, si prevede che migliaia di piccoli proprietari terrieri verranno sfollati per liberare i terreni che attireranno il tipo di agricoltura su larga scala che Collier tanto apprezza.

In particolar modo, alla luce delle nuove proiezioni sulla crescita della popolazione per il XXI secolo, sembra assurdo attenersi alle politiche agricole del XX secolo. Bisogna ricordarsi che gli interventi agro-ecologici in Malawi hanno dato una svolta alla responsabilizzazione delle donne. Il premio Nobel Amartya Sen ha sostenuto che ci sono poche politiche più adatte dell’istruzione, in particolare dell’istruzione di donne e ragazze, per migliorare le vite individuali, familiari e comunitarie (e per abbassare i tassi di natalità). Le profezie che i demografi hanno presentato variano di parecchio, e cambiando le ipotesi si ha come risultato un mondo che oscilla tra gli 8 e i 15 miliardi di persone. Qualsiasi cosa ci riservi il futuro, è comunque chiaro che un mondo nel quale ognuno abbia da mangiare dipende dalla responsabilizzazione delle donne. E l’agro-ecologia, più che considerare questo fatto come qualcosa di irrilevante per l’alimentazione mondiale, lo mette giustamente al centro della questione.

Gran parte della vecchia agricoltura è stata progettata per bombardare economicamente i villaggi allo scopo di poterli salvare o come soluzione tecnologica per rimandare l’uso della pratica politica. Collier vuole sbarazzarsi dei contadini. Le nuove mode vogliono tenerli, ma tenendoli immersi nella chimica fino al collo. Tuttavia, se vogliamo essere seri trattando di nutrire gli affamati, che sia in Malawi o dovunque, dobbiamo riconoscere che la maggior parte degli affamati è costituita da donne e che abbiamo bisogno di una maggiore spesa pubblica, e non privata, destinata a chi è meno in grado di gestire le risorse agricole. Perché quando si tratta di far crescere gli alimenti quelli che coltivano la terra sono tutto tranne che stupidi.

Fonte: comedonchisciotte.org

Note:

(1) Il costo opportunità in economia è il costo derivante dal mancato sfruttamento di una opportunità concessa al soggetto economico.
(2) Circa 37 milioni di ettari (N.d.T.)
(3) La Green Belt (cintura verde) è una norma che regola il controllo dello sviluppo urbano. L’idea è che debba essere mantenuta, attorno ai centri abitati, (o, in senso più generale, intorno a una determinata zona) una fascia verde occupata da boschi, terreni coltivati e luoghi di svago all’aria aperta. Lo scopo fondamentale di una cintura verde è impedire la scomposta proliferazione di costruzioni che vadano ad inquinare questo spazio di rispetto.

fonte: https://crepanelmuro.blogspot.it/

sabato 15 aprile 2017

la tattica della polpetta avvelenata

Attenzione un NWO può nasconderne un altro!

Pensiamo di voler avvelenare un animale, ma di non potergli somministrare il veleno a forza dopo averlo catturato o sparandogli un dardo avvelenato (ne potete sparargli o ucciderlo con una trappola o simili): l'unica possibilità è fare in modo che l'animale in questione assuma DI SUA SPONTANEA VOLONTA' il veleno, ad esempio mischiato a del cibo...la classica "polpetta avvelenata" per intenderci.

Per massimizzare le possibilità di successo dovremo utilizzare un veleno insapore ed inodore (in modo che l'animale non si accorga di mangiare qualcosa di nocivo fino a quando non sia troppo tardi), confezionare la polpetta con un cibo assai appetibile (in modo da essere sicuri che l'animale, una volta notata la polpetta, decida di cibarsene) e dovremo anche piazzare un numero abbastanza alto di polpette in luoghi dove sia molto probabile che l'animale passi spesso e dove siano facili da notare per lui (per massimizzare la probabilità che l'animale assuma il veleno: fare una buona esca ma piazzarla nel luogo sbagliato invaliderebbe tutta l'operazione da noi architettata).

Dovremo anche fare in modo che il veleno sia abbastanza subdolo da non permettere agli animali superstiti di capire che sono state le polpette ad avvelenare i loro compagni [ad esempio il veleno per topi agisce solo dopo oltre 24 ore proprio per evitare che gli altri topi capiscano quale sia l'alimento tossico; ciò provoca una morte orribilmente lenta e penosa alle malcapitate bestioline]...


Ma perché mai dovremmo voler avvelenare una povera bestiola o un intero gruppo di esse?

Immaginiamo di essere una persona cinica e senza scrupoli e che degli animali stiano intralciando i nostri piani: ad esempio abbiamo un orto e una famiglia di ghiri ci mangia i pomodori mettendo a repentaglio il raccolto e quindi i nostri guadagni: magari abbiamo già provato a cintare l'orto con un'alta recinzione...ma i ghiri hanno trovato il modo di passare comunque; altri tentativi di allontanare i ghiri, ad esempio con particolari aggeggi ad ultrasuoni capaci di spaventarli, hanno funzionato solo parzialmente (qualche ghiro risulta probabilmente meno sensibile agli ultrasuoni e si introduce comunque nell'orto sgranocchiando i pomodori: i danni sono diminuiti ma una parte dei pomodori risulta comunque inutilizzabile)...

Per via della loro agilità e furbizia pensare di sparargli dardi avvelenati risulta improponibile, e l'uso di trappole permetterebbe di catturare qualche ghiro e avvelenarlo a forza, ma ne rimarrebbero comunque abbastanza per danneggiare l'orto: l'unica scelta che ci rimane è fare in modo che i ghiri si avvelenino da soli mettendo nelle vicinanze dell'orto un gran numero di "polpette avvelenate" talmente appetitose da attirare l'attenzione di qualsiasi ghiro si avventuri nelle vicinanze dello stesso (vabbè, i ghiri son vegetariani: diciamo che si tratta di polpette di frutta e pomodoro o qualcosa di simile..), abbastanza velenose da uccidere un ghiro anche in piccole dosi, ma con un veleno ad effetto non immediato così che gli altri ghiri non mettano in relazione le polpette con il mortale effetto...
[si tratta solo di un ESEMPIO utile per far capire ciò che spiegherò nell'articolo: poi avvelenare i ghiri è vietato dalla legge oltre che moralmente deprecabile e assai crudele]

Vi starete forse chiedendo per quale strano motivo io vi stia parlando di ghiri, pomodori e..polpette avvelenate...

Per l'esempio ho preso spunto da un caso reale:
qualche anno fa una famiglia di ghiri cominciò a depredare l'orto del padre di una mia amica, che, su consiglio dei contadini locali, decise di sterminare i ghiri con esche avvelenate: gli spiegai l'illegalità della cosa facendogli vedere i regolamenti venatori...per fortuna ciò lo dissuase dal genocidio, o forse dal "ghirocidio"....

Mi sembrava che questa storiella potesse essere un'ottima metafora atta a spiegare perchè l'Elitè si serva non solo di debunker atti a negare, anche contro qualsiasi evidenza scientifica o fattuale, ogni Verità Non Ufficiale, ma pure di una miriade di Gatekeeper, ovvero personaggi atti a guidare e monopolizzare sia il dissenso politico che la ricerca di Verità Non Ufficiali.

(A fianco: Tipico esempio di Troll/Debunker con annessa didascalia delle peculiarità anatomiche salienti.)

La finalità dei cosiddetti debunker (cioè "smontatori di bufale" per passione, a detta loro, ma in realtà YesMen dell'Elitè e dinsinformatori prezzolati) è evidente:
servono a screditare qualsiasi Teoria Non Ufficiale, e qualsiasi persona proponga o sostengaTeorie Non Ufficiali.

Ciò viene fatto a dispetto di qualsiasi prova, con ossessività, comportamenti aggressivi e/o palesemente diffamatori, spudorate menzogne, tecniche di propaganda subdole, trabocchetti logici e uso di paroloni altisonanti e concetti scientifici snaturati che nascondano la pochezza delle loro affermazioni, l'utilizzo di attacchi ad personam e la derisione e/o le accuse infondate verso l'interlocutore ecc..

Non importa che si tratti di una teoria basata su fatti dimostrati o di qualcosa di palesemente campato in aria: se non è una Teoria Ufficiale essi DEVONO screditarla, come DEVONO sostenerte qualsiasi Teoria Ufficiale per quanto priva di fondamento o assurda possa essere.

Funzioni dei Debunker:

- fare in modo che la maggior parte della gente rifiuti a priori ogni Teoria Non Ufficiale perchè"..tanto si sa che è una bufala: l'ha sbufalata il CICAP e del CICAP fa parte Piero Angela.."; tanto la persona media mica approfondisce per farsi un opinione su qualcosa: quindi basta dire di aver confutato una certa teoria, anche con confutazioni illogiche o inesistenti...e la teoria diventa "sbufalata e fallace" nel sentire comune.

- fare in modo che gli attivisti perdano tempo a litigare con i debunker stessi o a confutare le afferemazioni dei debunker, a difendersi dalle calunnie ecc.

- fare in modo che teorie sensate e ragionevolmente provate siano messe sullo stesso piano di stupidaggini campate in aria (per questo nel loro pietoso "blog presa per il culo" chiamato "strakerenemy" per via della loro patologica ossessione verso Straker di Tankerenemy, teorie basate su prove come quelle sull'auto-attentato dell' 11 Settembre vengono messe insieme a cavolate palesemente inventate sul "Salto Quantico della Nuova Era ed il Comando Ashtar" ecc).

Logo di "Mistero"
Questo fa in modo che, per il lettore inesperto, teorie con prove e robaccia campata in aria abbiano realmente lo stesso valore, e la cosa è aumentata dal fatto che in trasmissioni spazzatura come "Mistero" (trasmissione di Italia Uno) venga appunto fatto lo stesso mix, come in libri di blasonati Gatekeeper quali David Icke ecc.

- fare in modo che Forum a tema diventino quasi illeggibili oltre che tremendamente noiosi per via deli loro continui attacchi verbali e/o pseudo-confutazioni che fanno diventare ogni discussione un interminabile loop [se siete stufi di ciò e volete discutere di NWO e temi connessi in modo decente venite sulla mia ML "debunker-free": "Mailing List Teorici del Complotto": http://groups.google.com/group/teorici-del-complotto?hl=it , potere iscrivervi anche dall'apposita casella sulla barra a destra di questo Blog e anche i non iscritti possono partecipare].

- creare una logica del tipo "noi contro di loro" che faccia schierare i lettori ai due estremi (o con i "complottisti" o con i "debunker"), inibendo così il pensiero critico individuale, facendo in tal modo passare Gatekeeper come Giulietto Chiesa (membro del WPF) per "Paladini della Verità" oppressi dal Sistema e dando automaticamente credibilità a ciò che dicono: in pratica si tratta come al solito della creazione di Falsi Opposti
- ecc...

La funzione dei Gatekeeper è invece assai meno intuitiva, e può apparire incomprensibile e contraddittoria a chi non conosce le tecniche di disinformazione e "counterintelligence" attuate dai Servizi Segreti, dalla Massoneria, ed in generale da qualsiasi gruppo organizzato che voglia tener segrete delle informazioni.

Per comprendere l'operato dei Gatekeeper biogna pure conoscere qualcosa sulle PsyOps, la psicologia delle masse, l'Ingegneria Sociale ecc...

Come accennato sopra, i Gatekeeper servono per monopolizzare e guidare "il dissenso" (termine qui inteso non solo come dissenso politico), ponendo l'attenzione su certi temi, ma omettendone altri e proponendo determinate soluzioni (utili all'Elitè o innoque per essa), in pratica miaschiando verità e menzogna.

Nell'era di Internet è sempre più difficile tenere segrete certe informazioni sul mondo: reperire di dati è rapido, facile e quasi gratuito e ricerche che prova avrebbero richiesto lunghe ore in biblioteca, magari viaggiando verso biblioteche specifiche diventano semplici come usare un motore di ricerca, inoltre le barriere date dalle lingue sono abbattute dal miglioramento costante dei programmi di traduzione automatica. Anche un semplice scambio di idee che permetta di confrontarsi con molte persone su uno stesso tema è enormemente facilitato ed il mezzo da modo quasi a chiunque di poter diffondere le proprie idee, scoperte e riflessioni in gran parte del mondo..

Però Internet deriva dal progetto militare ARPANET, e ciò ci fa capire che, se ci permesso usarla vuol dire che per l'Elitè non è un problema insormontabile...anzi, si tratta di un' un'opportunità.

Ma come fanno i Burattinai a proteggere i loro segreti dopo l'avvento di Internet?

Da un lato hanno fatto in modo che Internet, come gli altri mezzi di comunicazione di massa, venga utilizzato dalla maggior parte delle persone per accedere a contenuti frivoli: difatti gran parte degli accessi online non dovuti a motivi di lavoro riguardano la pornografia, e fra i siti più visitati ci sono quelli di gossip e quelli per fare incontri "romantici/sessuali", mentre gli argomenti più frequenti di discussione in una chat riguardano frivolezze o il flirtare.

Anche fra chi cerca informazioni la maggior parte si rivolgerà all'equivalemte online di grosse testate giornalistiche o telegiornali, o comunque a "derivati" dei tradizionali Mass Media e a piattaforme che portino il "marchio di qualità" dell'Informazione Ufficiale..

Quindi solo un'infinitesima percentuale di popolazione (e parlo di una minuscola parte della già esigua percentuale di persone occidentali capaci di utilizzare un computer connesso in rete) sfrutta questo mezzo per cercare di comprendere realmente il mondo in cui viviamo [provate a cercare su Google Trends le parole "NWO, o Nuovo Ordine Mondiale o New World Order" confrontandole con la parola "porno" o con "gossip" o simili, facendo la ricerca sia per l'Italia che per il mondo: avrete immediatamente un grafico che mette a confronto ad es quante persone cercano nel mondo siti che parlino di NWO e quanti dei siti di gossip, e vi verrà detto pure quante pagine nella rete parlano di NWO e quante di gossip o di porno ecc]...

Però anche quella seppur esigua percentuale di persone che si informano sul Nuovo Ordine Mondiale potrebbe con il tempo diventare un pericolo o almeno un intralcio per l'Elite..
Come gestirle?


Censurare semplicemente le informazioni in un sistema vasto come Internet è inefficiente e ci sarebbe il rischio che comunque una certa parte di dati sfuggano al controllo; inoltre una censura ferrea rischierebbe di far riflettere il resto della popolazione portandolo a capire che in questo mondo non ci sia una vera libertà di pensiero e di parola e che quindi realmente "qualcuno" voglia sopprimere determinate informazioni per qualche motivo: insomma, censurare una notizia, come far sparire chi la propaganda, rischia di dare credibilità alla stessa presso "le masse" altrimenti docili come pecore lobotomizzate.

Per questo è molto più efficace mantenere una blanda censura di certi temi nei mass media tradizionali (parlandone solo all'interno di Format che li screditino mischiandoli a cavolate, come ad esempio "Mistero") lasciando che in rete ci sia una relativa libertà di diffusione dei suddetti contenuti, e parallelamente sommergere la rete di informazioni inventate su tali temi allo scopo di confondere chi vi si avvicina (soprattutto tramite i Gatekeeper) e colonizzarla di debunker che tengano d'occhio i grandi Siti-blog e Forum e che attuino azioni di disturbo come sopra spiegato..

Bisogna ricordarsi che la rete viene anche sfruttata dall'Elite per manipolare le masse dotando i loro tirapiedi di programmi atti a gestire con facilità molti alter ego virtuali [LINK:http://aliceoltrelospecchio.blogspot.com/2011/05/gmail-massonica-internet-intelligence.html ], ciò fa capire che Internet può dare dei fastidi ai Burattinai, ma è anche un grande strumento atto a portare avanti i loro piani; se così non fosse, non esisterebbe alcun Internet a basso prezzo facilmente disponibile a milioni di persone, ne tantomeno un "Internet 2.0" che da la possibilità anche a persone prive di particolari competenze informatiche di aprire un Blog/Forum/ecc in pochi minuti.

Ma cosa c'entra tutto ciò con i Gatekeeper e con le Polpette Avvelenate?

Il Gatekeeper diventa indispensabile quando la soppressione di un informazione che si vuol mantenere segreta non sia più possibile o semplice da attuare, e questo è ciò che accade con Internet. I Gatekeeper esistevano già prima dell'avvento delle rete, ma questo è il loro momento d'oro.

Adesso delineerò sommariamente le principali funzioni dei Gatekeeper come prima ho fatto per i debunker; di seguito farò qualche sommario ersempio di Gatekeeper elencandone le principali caratteristiche.

Funzioni e metodi dei Gatekeeper:

- mischiano verità e menzogna:

Ciò viene fatto per:

- confondere il lettore in modo che non riesca a capire quali siano i dati reali e quali quelli falsi.

- screditare un dato reale mischiandolo a falsità spesso talmente palesi da risultare ridicole(altre volte si scredita un dato reale omettendo le prove migliori e adducendo come prove fatti insensati o irrilevanti); questa tattica serve più che altro a porgere il fianco ai Debunker e ad allontanare dalle Teorie Non Ufficiali gran parte delle Masse (dandogli l'impressione che si tratti di una marea di cazzate sostenute solo da pazzoidi).

- far finire i lettori in un "binario morto" in modo che la loro ricerca vada a vuoto e/o le loro deduzioni risultino errate poichè basate su dati in parte falsi.

- inseriscono sempre una certa percentuale di verità scomode nei loro libri-film-conferenze:

Ciò serve a dargli credibilità verso i lettori, difatti se raccontassero solo bugie palesi nessuno li leggerebbe: è la tattica della Polpetta Avelenata!

- inseriscono subdolamente nelle loro opere idee e valori affini all'Elite senza menzionarne le reali fonti:

Gli esempi più comuni sono l'inserimento di elementi tratti da: New Age, Finto-Ambientalismo, Transumanesimo, o perfino il delineare come soluzione al NWO un qualcosa che somiglia troppo al NWO stesso (chiamato in modo diverso e descritto come una meravigliosa Utopia).

- hanno la funzione di "Leader di Movimento/Guru/Messia":

In pratica compattano gran parte del dissenso contro il NWO nelle loro fila permettendo all'Elitè di manipolarlo come un vero e proprio Movimento e quindi di indirizzarlo su binari pretabiliti utili ai piani per il NWO. Ciò fa anche in modo che le persone siano indotte non tanto ad indagare per conto proprio sul Nuovo Ordine Mondiale, ma aspettino le rivelazioni del loro "Leader" e uniformino la loro visione alla sua (questo scoraggia il pensiero critico e rende le persone più facilmente manipolabili).

Altri indizi possono essere:

- indicano come movimenti di resistenza al NWO o comunque positivi dei movimenti creati dagli stessi Burattinai (ad esempio Alex Jones e le "Rivoluzioni" in Nord Africa; altri dati compromettenti su Jones sono quelli relativi al simbolo vella V e alle informazioni sul Bohemian Groove).

- fanno grossolani errori su alcune tematiche (e/o ne omettono altre) che difficilmente possono essere imputati alla semplice ignoranza (per comprendere questo bisogna valutare se l'accuratezza di certi dati e la loro qualità differisce troppo marcatamente da quella su altri dati da loro proposti).

- spesso si scopre che tali personaggi sono legati all'Elitè o ad istituzioni dell'Elitè in vario modo (ad es Giulietto Chiesa e il WPF, oppure le conferenze ONU a cui hanno partecipato quelli del Movimento Zeitgeist).

- sono "troppo famosi" rispetto alla qualità di informazione che danno (ad es fanno conferenze in tutto il paese o perfino in tutto il mondo e vengono invitati a trasmissioni televisive e/o radiofoniche sia nazionali che estere; i loro libri vengono tradotti in molte lingue e/o sono presenti sugli scaffali di ogni libreria; vengono descritti come "grandi ricercatori" quando la qualità delle loro ricerche è mediocre o scarsa; i loro siti/blog sono fra i più visitati su un certo tema, ecc; ciò contrapposto al fatto che ci sono miriadi di ottimi ricercatori i cui libri non vengono tradotti e pure in patria risultano difficili da reperire, e i cui siti sono assai poco conosciuti e quasi non tradotti in altre lingue).

- prediligono costantemente (o quasi) trattare argomenti poco rilevanti e/o con scarsissime prove piuttosto che argomenti seri e suffragati da prove solide.

- se li si riesce ad avvicinare e gli si fa notare uno dei "grossolani errori" o un tema in cui propagandano l'ideologia dell'Elite (chiaramente portando tutte le prove di ciò), danno risposte evasive e in seguito continuano imperterriti senza modificare le idee divulgate.

- talvolta cominciano proponendo un'alta percentuale di verità mista a qualche menzogna e nel corso del tempo aumentano sempre più la percentuale di menzogne, oppure hanno un brusco cambiamento (in negativo) su alcune questioni in seguito ad accordi di marketing o senza apparente motivo (ad es: Beppe Grillo e la Casaleggio Associati).

- ecc...

In certi casi può essere difficile distinguere in modo certo un ricercatore in buona fede da un Gatekeeper (in tal caso io proporrei la strategia della prudenza: non saltate a conclusioni affrettate, ma vagliate con attenzione qualsiasi cosa detta dalla persona in questione), altre volte la questione appare veramente palese a chiunque si sia informato adeguatamente su di un certo personaggio.

I due casi più eclatanti riguardano, e non per caso, le due fonti più utilizzate e propagandate sul NWO, ovvero David Icke ed il Movimento Zeitgeist con annessoProgetto Venus
 [rimando ai link indicati per informazioni dettagliate su tali argomenti che comunque approfondirò prossimamente in ulteriori articoli]:



- entrambe le fonti mischiano verità e menzogna (e Icke in particolar modo tende anche a screditare molto di ciò che riporta, non solo mischiandolo a cose insensate, ma portando come prove fatti assurdi);

- entrambe le fonti omettono di parlare di tematiche importanti (ad esempio i Gesuiti, e non mi si venga a raccontare che i minuscoli acenni di Icke a tale ordine risolvono il problema);

- entrambe le fonti inseriscono una buona dose di "ideologia dell' Elite" nei loro scritti (la diffusione dell'ideologia New Age debitamente mascherata, ha ormai invaso oltre l' 80% dei siti-blog che parlano di Nuovo Ordine Mondiale ; si salvano purtroppo quasi solo i siti/blog Cristiani, che però omettono in toto il ruolo del Vaticano e dei Gesuiti nell'attuazione del NWO: vedi http://nwo-truthresearch.blogspot.com "cerca" GESUITI. Anche questo è un esempio di tattica dei Falsi Opposti utilizzata contro chi cerca di comprendere i Burattinai ed il NWO).

- entrambe le fonti propongono come SOLUZIONE contrapposta al Nuovo Ordine Mondiale...una versione "infiocchettata" del Nuovo Ordine Mondiale (Zeitgeist con il suo Venus Project, mentre Icke propone come "arma" per sottrarci al NWO la filosofia Teosofico-New Age della Bailey, che guarda caso era legata all' ONU e proponeva di creare un mondo unito sotto un Nuovo Ordine Mondiale ed una Religione Unica Mondiale Luciferina: se non ci credete date un occhiata ai suoi scritti!).

- entrambi hanno una fama totalmente spropositata rispetto alla qualità dell'informazione elargita e sono tradotti in moltissime lingue oltre ad essere citati anche in televisione ecc.

Molte persone si dimostrano confuse e scettiche quando si parla di Gatekeeper, forse perchè non vogliono veder "colare a picco" l'immagine di paladini che si erano fatti di questi personaggi[ciò accade soprattutto quando si va a toccare il personaggio che per primo è stato letto dalla persona che si ha davanti].

In particolare si chiedono:

"Icke/Zeitgeist però hanno contribuito a diffondere verità aprendo gli occhi a tante persone, che magari da li hanno cominciato ad informarsi da sole ampliando i propri orizzonti: perché li screditate"

Gatekeeper: David Icke New Age (anche se lo nega)

Ok, ma quale prezzo? I Gatekeeper diffondono qualche verità facilmente disponibile condendola con apposite menzogne, ed è proprio per "colpa loro" che i siti contro il NWO sono letteralmente INFESTATI dall'ideologia New Age (spesso nemmeno riconosciuta come tale), che è l'ideologia di base della Religione Unica del Nuovo Ordine Mondiale.

In secondo luogo su 10 persone che guardano Zeitgeist o leggono Icke almeno 6 di loro non cominceranno ad approfondire, ma si areneranno sul "guru di turno" e aspetteranno che Icke o Zeitgeist gli donino nuove informazioni o comunque non amplieranno abbastanza le loro conoscenze da poter mettere in discussione la visione dei dati elargita dai loro beniamini.

In terzo luogo, qui non si parla di SCREDITARE, ma di fare una CRITICA BASATA SUI FATTI: è un fatto che Icke propagandi molta dell' Iideologia della Bailey anche se non la cita fra le fonti bibliografiche dei suoi libri [chiunque legga la Bailey e poi Icke non può che convenirne e l'articolo da me indicato lo spiega dettagliatamente]; come è un fatto che il Venus Project contenga molti elementi della "Repubblica di Platone" come elementi Teosofici e Transumanisti, nonostante Fresco e soci chiaramente lo neghino, certi dell'ignoranza dei loro fan.

L'altra domanda frequente è: 

"Per quale motivo i Burattinai sono così scemi da propagandare temi cher vogliono tenere nascosti quali il Signoraggio o il ruolo della Massoneria?"

I Burattinai non sono affatto stupidi, anzi sono geniali, purtroppo per noi.

Come ho spiegato prima, in un epoca in cui è sempre più difficile mantenere totalmente segreto qualcosa, è meglio far diffondere in modo controllato (e da personaggi che si ergano a "Leader di Movimento/Guru") qualche verità mista ad utili menzogne, così da spingere "il Movimento" nella direzione voluta, piuttosto che lasciare tutto al caso o cercare invano di censurare rischiando di ottenere l'effetto opposto.

Venus Project = NWO
Il genere di NWO che vogliono creare assomiglierà più a "A Brave New World" ["Il Mondo Nuovo"] di Huxley che a "1984" di Orwell 
(se avessero voluto agire grazie alla forza bruta lo avrebbero già fatto da almeno uno o due secoli)...e cosa c'è di meglio che persuadere nascostamente gran parte di chi è contro il NWO a volere...il NWO senza esserne neppure consapevoli?!?!

Tornando alla Polpetta Avvelenata, dovrebbe essere ormai palese che i Gatekeeper hanno lo scopo di avvelenare chi cerca informazioni sul Nuovo Ordine Mondiale, e la parte "succulenta" della polpettaè rappresentata dalle informazioni vere che ogni gatekeeper da, mentre il veleno è rappresentato non solo dalle informazioni false, ma soprattutto da quelle informazioni tese a spingere i lettori verso "soluzioni" e ideologie affini a quelle dell'Elitè, come la New Age o la grande enfasi su ipotesi apocalittiche quali il 2012 oppure la finta catastrofe naturale del Riscaldamento Globale e della Sovrappopolazione [Finto Ambientalismo e ideologie Malthusiane] ecc.

L'analogia della Polpetta Avvelenata è pregnante proprio perché: 

- per l'Elite sarebbe controproducente eliminare chi propaganda informazioni scomode o censurarlo ("non si possono usare fucili ne catturare l'animale per poi avvelenarlo o ucciderlo").

- il non poter "costringere l'animale ad assumere forzatamente il veleno" sta per l'impossibilità di attuare mezzi di propaganda perfetti al 100% (una piccola percentuale di persone non crederà alla Versione Ufficiale).

- si "deve fare in modo che l'animale assuma il veleno (propaganda dell'Elite) di sua spontanea volontà", ovvero si deve fare in modo che le persone, anche quelle che cominciano ad informarsi sul Nuovo Ordine Mondiale, leggano di propria spontanea volontà testi contenenti la propaganda dei Burattinai (es: Zeitgeist/Icke) , e che insieme alla "carne" (verità) assumano "il veleno" (menzogne/propaganda dell'Elite).

- "il veleno deve essere insapore ed inodore" e "la carne deve essere assai succulenta/appetibile": in pratica le menzogne e la propaganda non devono essere riconoscibili come tali e la parte di verità oltre a "confondere le menzogne" deve risultare abbastanza "appetibile" da spingere il soggetto a credere a ciò che legge senza mettere in dubbio ogni dato e fare in modo che desideri leggere tale materiale e magari divulgarlo a sua volta.

- "l'animale non deve accorgersi di aver mangiato qualcosa di nocivo finche non sia troppo tardi": in pratica si deve fare in modo che le persone non capiscano di aver letto propaganda dell' Elite mascherata, o almeno che non lo capiscano se non dopo aver già contribuito involontariamente alla loro diffusione (tramite ML, Forum, i loro Blog, il consiglio dei libri ad amici ecc).


- "piazzare un numero abbastanza alto di polpette in luoghi dove sia molto probabile che l'animale passi spesso e dove siano facili da notare per lui": vuol dire rendere non solo facilmente disponibili tali informazioni, ma fare in modo che le opere dei Gatekeeper siano le più visibili su un certo argomento nel WEB, in libreria etc, che vengano trattate da trasmissioni tematiche sui Mass Media tradizionali, che se ne parli in conferenze apposite ecc.

Insomma, fare in modo che quando per la prima volta ci si avvicina al tema del Nuovo Ordine Mondiale si incappi per forza in una loro opera, in modo che le prime informazioni sull'argomento che gran parte delle persone trova provengano da quel tipo di fonti [le prime informazioni possono determinare il tipo di approccio all'argomento che gran parte dei soggetti avrà e contribuiscono pesantemente a formare le opinioni in materia anche a distanza di anni, oltre a creare una specie di "imprinting" per cui è raro che l'autore in questione venga mai considerato negativamente dal soggetto a prescindere dalle prove con cui viene a contatto; come si suol dire "la prima impressione è quella che conta", e i Burattinai lo sanno bene..].

- "fare in modo che il veleno sia abbastanza subdolo da non permettere agli animali superstiti di capire che sono state le polpette ad avvelenare i loro compagni": vuol dire fare in modo che le persone non si rendano conto dell'inganno sino a quando esso non diverrà palese: sino a quando non verrà proclamato a Reti Unificate il Nuovo Ordine Mondiale come "Alba della Nuova Era", o forse neppure allora (temo che tanti fan di Zeitgeist, e non solo loro, saranno fra i primi ad applaudire festosi all' "Alba di una Nuova Era di Pace e Prosperità, una Nuova Età dell'Oro", senza rendersi minimamente conto che QUELLO è il Nuovo Ordine Mondiale che credevano di combattere...).

Quindi la Tattica Della Polpetta Avvelenata consiste nel far ingurgitare a chi comincia ad indagare sul NWO l'ideologia della stessa Elite che vuole il NWO, facendogli credere che ciò sia la chiave per combattere l'avanzata del Nuovo Ordine Mondiale! 

...diabolicamente geniale....

L'efficienza di questa tattica è dimostrata dalla popolarità di autori come Icke e di "movimenti/film" come Zeitgeist, dalla ferocia con cui essi vengono difesi dai fan e dal fatto che gran parte dei blog/siti che parlano di NWO sia pesantemente contaminato dall'ideologia della Religione Unica Mondiale della Nuova Era e da ideologie ad essa collegate (occultate sotto le più diverse sembianze).

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Condivido anche il Post Scriptum (Catherine):

PS: non sono Cristiana, non sono nemmeno battezzata, ed il fatto che le mie ricerche mi abbiano portato a ritenere i Gesuiti come il più probabile Vertice della "Piramide del Potere Globale" (o almeno il punto più alto della Piramide su cui sono riuscita ad indagare basandomi su fatti e non su mere supposizioni) dovrebbe farvi comprendere che non serve essere Cristiani o Cattolici per capire che la New Age è la versione Essoterica del credo dell'Elite e che quindi è qualcosa di cui diffidare anche quando ci viene presentata sotto sembianze allettanti.

Perciò evitate di ammorbarmi nei Commenti con sconclusionate accuse di essere una Fondamentalista Cristiana o stupidaggini simili, e soprattutto non commentate prima di aver letto con attenzione l'intero articolo, link compresi (mi danno veramente sui nervi le persone che commentano senza aver letto per intero un articolo o che parlano di un argomento senza conoscerlo).

Fonte:
 Alice oltre lo Specchio

fonte: https://crepanelmuro.blogspot.it/

venerdì 7 aprile 2017

Philip K. Dick

“viviamo in una realtà programmata dal computer..”

Viviamo veramente in Matrix?
Le prove potrebbero rivelare se siamo parte di una simulazione di un computer gigantesca, però la domanda reale è se vogliamo saperlo.
Interrogarsi sulla realtà come non si è mai fatto prima.
Forse la nostra esistenza è stata “sequestrata” milioni di anni fa da entità di dimensioni più elevate e adesso siamo prigionieri dentro una matrice fittizia?
Se è così, allora questa prigione di menti ha una porta ben aperta e possiamo scegliere di uscire da essa quando vogliamo.
Tutto ciò che si richiede è che ci risvegliamo dal sonno affinché si possa vedere la porta e volere veramente uscire e “sconnetterci”.
Il 22 gennaio 2015, Eric Schmidt, amministratore delegato di Google, ha detto all’èlite, riunita a Davos, che internet sarebbe sparito presto.
“Internet …ci saranno tanti indirizzi IP dovuto all’ IPv6, tanti dispositivi, tecnologie indossabili, cose con cui interagire che nemmeno si percepiranno, saranno parte della nostra vita per tutto il tempo”.
Se siamo tutti on-line, tutti connessi tutto il tempo, 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana, che cosa significa realmente la realtà adesso?
Philip K. Dick, dice “viviamo in una realtà programmata dal computer e l’unico indizio che abbiamo di questo, è quando cambia una variabile e si produce una qualche alterazione nella nostra realtà”.
Siamo in una fase nella quale la nostra vita sta incominciando a districarsi sempre più in una realtà virtuale.
La nostra vita si sta sviluppando sempre di più frequentemente con la comunicazione virtuale, attraverso apparati tecnologici di moda e reti sociali e ormai sembra che non possiamo più vivere senza di loro, quando nemmeno esistevano solo pochi anni fa.
Ora molti di noi hanno più amici in internet che amici con cui parlano nella vita reale, l’attrazione per un interesse comune crea circuiti di compagni in internet che per alcuni arrivano ad essere più importanti delle persone reali delle nostre comunità ed ambienti fisici.
Le nostre vite si sono trasformate in un’interminabile catena di dati da monitorare, localizzare, raccogliere ed analizzare senza nemmeno guardare gli occhi della persona che lo fa.
Chi controlla questo mondo virtuale? Chi lo possiede?
Per caso abbiamo il controllo di noi stessi? Siamo Liberi?
Prendiamo le nostre proprie decisioni o sono i dispositivi che decidono la nostra vita per noi?
Trascendendo il tempo negli stati di coscienza senza l’ego il nostro senso del tempo è relazionato con l’ego.
Appena l’ego si vede perturbato in qualche modo, o messo in sconcerto, allora il tempo decelera radicalmente o sparisce completamente.
Questo vuol dire che in un certo senso, la nostra esperienza del tempo lineare che fluisce regolarmente è una sorta d’illusione creata dall’ego.
Il pogramma di Matrix sta crollando, l’umanità gli sta scappando di mano.
Tutto il tempo siamo potenziati dal nostro stesso risveglio e dal conseguente compromesso con la verità, ma anche dal cambiamento vibratorio essenziale che stiamo sperimentando.
L’inevitabile risveglio, una volta che diventiamo coscienti dell’esistenza di un mondo fabbricato che pensavamo fosse reale e che la nostra natura non è quella che ci hanno detto, non si può tornare indietro.
David Icke, il 6 gennaio 2015, in un intervista disse: “Noi siamo coscienza ed abbiamo esperienze attraverso un computer biologico chiamato corpo-mente, che ci permette di sperimentare una certa gamma di frequenze che noi chiamiamo mondo fisico.
Ebbene, la gamma, la fase in cui questi individui stanno applicando il loro sistema di controllo è il corpomente ed ha la sua gamma di frequenze.
Quando uno apre la sua mente alla Coscienza, cioè quello che i cristiani denominerebbero anima e molte altre religioni e credenze differenti chiamano in modi diversi, al fare questo, questo potere incomincia a manifestarsi nel corpo, nel computer corpo-mente, allora il sistema di controllo non può combattere con ciò perché questo non è il suo campo di frequenza, non ha potere per combattere questo.
Quando abbiamo un sentimento intuitivo, è un sapere, non dobbiamo calcolarlo o spiegarlo, solo saperlo, perché? Perché proviene da qualcosa che sta oltre questa realtà manipolata e che ci può condurre attraverso il labirinto del mondo che è stato creato da noi, qualcosa che l’intelletto non ha nessuna possibilità di fare e che per me è il cammino di ritorno a casa.
A tal proposito, credo che questo sapere intuitivo è quello che terrorizza il sistema.
La conoscenza non è mai negativa, la conoscenza elargisce sempre potere, non importa che conoscenza sia, perché ci proporziona una migliore idea della situazione che abbiamo di fronte. Vi dirò quello che è negativo, l’ignoranza. L’ignoranza è negativa. Questo è quello che ci ha portato a questa situazione.
Guardiamo attraverso questa piccola gamma di frequenze che chiamiamo luce visibile, la quale appena esiste, e crediamo che tutto quello che vediamo e le forme umane sulla Terra siano l’unica cosa che esiste e l’unica realtà.
Ci sono infinite realtà multiple, non siamo il nostro nome, non siamo il nostro lavoro, non siamo la nostra razza, siamo coscienza che ha queste esperienze e quando uno ricorda questo, allora quest’incredibile potere entra nella nostra vita, è semplicemente quanto di più elevato di noi stessi che si esprime perché abbiamo aperto la nostra mente e gli abbiamo permesso di entrare dentro.
Ed allora quello che chiamiamo miracolo diventa possibile, includendo quello che molte persone vedono ora come un miracolo, che è abbattere questo sistema di controllo, perché crollerà. Collasserà. La coscienza gli metterà fine perché è costruito nella mente, e la coscienza e la mente sono come un lottatore di sumo ed un malaticcio di 12 chili di peso.
Questo è quello che dobbiamo fare, dobbiamo incominciare a scagliarci su loro, scagliarci sul sistema, smettere di cooperare con quello, smettere di essere intimoriti da quello e saremo sorpresi.
Il potere che questo sistema ha sull’umanità è quello di persuadere l’umanità che ha potere su lei, è un trucco della mente, un gioco della mente, e quando uno si lancia contro questa gente, uno si rende conto che in realtà sono solo un prodotto dell’immaginazione delle persone.
Il potere non è lì, vogliono solo farci credere che c’è, perché allora ci sottometteremo a loro”, conclude David Icke.
Loro, che sono quelli che hanno creato la “Matrix” ci manipolano per farci lavorare, consumare…e per non fare domande?
Se vogliamo un “risveglio”, un libero arbitrio reale…non sarebbe conveniente risvegliare la 
coscienza che ha questa capacità e potere per uscire da questa manipolazione, di questo carcere mentale?
Fonte tratta dal sito .
fonte: https://wwwblogdicristian.blogspot.it