CRISTO MORTO - ANDREA MANTEGNA

sabato 27 agosto 2011

non so


una donna avanza verso di me
avvolta da uno spiraglio di luce,
ha una schiena stupenda,
ho paura del suo amore dolce,
della sua invisibilità imperfetta
occhi castani...
non so...
occhi chiari,
mi meraviglio del vento
mi meraviglio della gentilezza

giovedì 25 agosto 2011

nessuno ti può giudicare


non c'è alcun bisogno che tu viva nel al di là
devi tentare di trovare l'equilibrio al di quà
la dittatura estetica ti ha divorata,
un taglio quì, un ritocco quà
non riuscirai a raggiungere la verità

lascerai poco all'ingresso dell'ignoto,
soltanto i contorni sbiaditi di una foto,
precipiterai in fondo alla vallata
tra la polvere di una copertina illustrata,
sei leggera anche se il tuo io pesa una tonnellata,
avverti l'inevitabile stretta alla gola,
la tua faccia è di colore viola,
non seccarmi ora, prendi la pistola,
sdraiati e muori da sola

il passaparola è giunto nel al di là,
hai trovato la tua giusta priorità,
la dittatura estetica ti ha congedata,
nell'eternità sei parcheggiata
adesso puoi riposare, sei immacolata

giovedì 18 agosto 2011

sogno inscatolato


siamo come un sogno intrappolato in una scatola di fiammiferi vuota.

Chi muore giace
e chi respira
cerca di vivere in pace

giovedì 11 agosto 2011

ho letto una cosa



Poliziotto 1.600 euro per rischiare la vita

Infermiere 1.700 euro per mantenere la vita

Pompiere 1.800 euro per salvare le vite

Maestro 1.400 per prepararti per la vita

Deputato guadagna 30.000 euro per fottere la vita degli altri

Se questo ti disturba mettilo sulla tua bacheca.

mercoledì 3 agosto 2011

Nicole


era una notte bellissima, una di quelle notti in cui i fatti avvengono senza un motivo preciso, abbelliti dalla casualità più totale. Un amico, neolaureato, organizzò una festa, invitò genitori, parenti serpenti, ex compagni di banco, passeggeri e passeggiatrici, conoscenti e sconosciuti, insomma tutto lo scibile umano; più che una festa, appariva un atto di beneficenza. Risa sguaiate, barzellette sconce, aneddoti confusi, affabulazioni sul nulla, progetti, presentazioni ordinarie, promesse vane e bevute colmarono l'intera serata. Salutai il futuro dottore o ingegnere (non ricordo con precisione), e m'incamminai alquanto alticcia verso casa, costeggiando una scuola straniera cintata dai mattoni rossi. Saranno stati i troppi drink scolati o la brezza leggera che ebbi la sensazione di essere seguita, mi guardai attorno con la testa che girava come un mappamondo, mi voltai più volte... niente, nessun essere vivente si palesò, nemmeno un cane abbandonato dal suo padrone piccolo borghese, solo l'istante successivo sbucò dal nulla una donna, ci guardammo per una manciata di secondi, pensai che volesse derubarmi ma non aveva l'aspetto di una ladra, sembrava semmai alla ricerca di qualcosa. Non era la classica bellona senza senso, emanava un fascino particolare, una luce che la faceva apparire speciale. Senza proferire parola, si avvicinò, mi alzò il vestito, abbassò le mutandine e cominciò a leccarmi la passera. Lì per lì pensai: "ecco una di quelle situazioni inaspettate in cui le proprie certezze vengono messe in discussione"... Non pretesi delle spiegazioni anzi, allargai volutamente le gambe e lasciai che mi penetrasse con la lingua e le dita ben curate. Dapprima succhiò con dolcezza il clito poi, con più vigore fino a che divenne duro. Si bagnò l'indice e il medio e penetrò la vagina, non tralasciando l'altro buchetto che non tardò ad aprirsi. Leccò tutt'attorno nutrendosi dei miei umori, l'unico orgasmo che arrivò fu devastante, bellissimo, prolungato, infinito, mi pervase a tal punto che ebbi un sussulto. La sconosciuta mi premette contro il muro dai mattoni rossi, il suo viso sembrava dentro di me come se volesse nascondersi, poi quando la passione terminò, sparì come era apparsa, inghiottita dalla oscurità. Nei giorni successivi, venni a sapere il suo nome: Nicole. Secondo voci di corridoio era la moglie separata di un noto imprenditore balzato alle cronache per presunte tangenti. Si diceva che avesse parecchi amanti e che la sua specialità amatoria fosse il pompino, non si capiva se lo facesse per diletto o per infelicità, ma che importanza ha? Fatto sta che un bel giorno lasciò il suo appartamento in perfetto ordine, senza nulla di scritto e sparì per sempre. Alcuni dissero di averla vista nei pressi dell'aeroporto con un biglietto di sola andata, destinazione sconosciuta, altri invece sostennero che con sè non avesse nessun bagaglio, si allontanò semplicemente. Qualunque cosa sia avvenuta non voglio pormi i come e i perchè, spero solo che stia bene e che qualche figlio di puttana non le faccia del male... Mi manca