Si dice sempre che a letto le dimensioni non contano. Beh, questo è valido per gli uomini nella maggior parte dei casi, ma è poco applicabile per le donne. Una ricerca condotta in merito di recente sottolinea infatti come la clitoride, se piccola, possa portare con sé dei problemi di raggiungimento dell’orgasmo.
Per cortesia signore non fatevi venire in mente l’idea di misurarvela come fanno gli uomini con il pene in età adolescenziale: cerchiamo di essere più mature di così. A darci questa cattiva notizia uno studio pubblicato sulla rivista di settore Journal of Sexual Medicine che indica come la posizione della clitoride e la sua grandezza siano importanti per la ricerca del piacere di lei. Gli studiosi rimettono in campo anche il punto G, per ricordare che non esiste, ma che al contrario si dovrebbe parlare di punto C, come clitoride. E’ lei la cagione del piacere femminile. La dottoressa Susan Oakley del Good Samaritan Hospital di Cincinnati che si è occupata di studiare il fenomeno, ha analizzato attraverso l’utilizzo della risonanza magnetica 32 donne di circa trent’anni, di cui dieci affette da difficoltà a raggiungere l’orgasmo.
Immagini diagnostiche alla mano si è scoperto che le suddette avevano una clitoride più piccola del normale e almeno 5-6 mm più distante dalla vagina. Quel che non è ancora chiaro agli studiosi in merito alle dimensioni è se l’anatomia di questa parte sia causa o effetto. Tentando di spiegare meglio, gli scienziati si stanno letteralmente chiedendo se nelle sue dimensioni vi sia un influenza anche dell’uso che si fa della stessa. Commenta infatti la dottoressa:
Non sappiamo se le donne che hanno un clitoride più grande lo abbiamo in virtù del fatto che hanno sperimentato più orgasmi, o se essere nate con l’organo più sviluppato permetta loro di sperimentare meglio il piacere.
Voi cosa ne pensate?
Photo Credit ! Thinkstock
fonte: www.cooletto.com
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