CRISTO MORTO - ANDREA MANTEGNA

domenica 3 febbraio 2013

uomini di potere o stupidi ragazzini? di Gia Van Rollenoof







… Rashida le accarezzò il capo, la strinse teneramente al proprio seno e poi le terse le lacrime.
«Nonostante queste cose e le tante altre di cui non sarebbe sbagliato parlare, noi non odiamo gli uomini, Gia, però pensiamo che appartengano ad una specie diversa dalla nostra, che siano una calamità per l'umanità, e che i danni che hanno fatto siano incalcolabili e forse irreparabili. Fossimo state noi a poter governare, quel messaggio d'amore e di fratellanza del vostro Cristo e del nostro Maometto sarebbe di certo diventato una realtà tangibile.
Guarda cosa accade ancora: il tempo scorre e nulla è cambiato! Da duemila anni ad oggi, prima l'antico impero romano sosteneva il potere costituito d'allora nei riguardi dei più deboli, oggi… altri hanno preso il loro posto.
E questi non hanno saputo o voluto comprendere che se due persone che ti stanno a cuore configgono tra loro, e ciascuna ti chiede di aiutarla a difendersi dall'altra, non è un'arma che tu devi offrire, ma un ramoscello d'ulivo, suggerendo quelle buone ragioni che inducano ciascuno ad offrirlo all'altro.
Questa è cosa che ancora oggi, quelle potenze forti che stanno a guardare, se non ad alimentare occultamente questi nostri miseri e tragici conflitti, non hanno saputo, o meglio, non hanno voluto fare, in nome di quella che loro chiamano la ragion di stato, che più correttamente dovrebbe dirsi i loro sporchi interessi.
Il mercato delle armi è il più fiorente, redditizio e consente di riciclare alla grande i proventi delle attività criminali! Con quale  risultato? Che il tempo passa e nelle nostre terre scorre sempre il sangue, spesso innocente, anche quello dei nostri bambini. Sono terre senza pace le nostre, Gia!
Sono convinta che solo un governo delle donne potrebbe risolvere radicalmente la questione. Lo sai perché? Per una ragione riconducibile alla genetica: se migliaia di anni or sono era comprensibile, anche se non giustificabile, che gli uomini, fisicamente più forti delle donne, fossero loro a dominare… nel tempo, hanno poi sostituito il potere della loro supremazia fisica con quelle altre forme di potere più subdolo che tutte noi conosciamo anche troppo bene, per averlo subito e per continuare a subirlo ancora.
È propria innato in loro l'istinto della prevaricazione, del conflitto, della distruzione dell'ostacolo: sono fatti così e non c'è nulla da fare!
Ma oggi! Oggi che sono, o dovrebbero essere, la buona cultura, l'intelligenza e le sensibilità umane a sostituire la forza, loro non ne sono capaci, perché queste qualità non le hanno! Sempre a confrontarsi ed a confliggere anche tra loro, sia sul piano del denaro che nel potere!
È come se, perennemente, volessero simbolicamente dimostrare al mondo che ce l'hanno più lungo e grosso di chi gli sta vicino, come dei ragazzini che si sfidano a chi riesce a pisciare più lontano. È il loro pene che identifica la loro intelligenza! Lo considerano il loro strumento di forza per eccellenza, d'intrusione… un'arma, insomma! Se poi li definisci dei testa di cazzo, anche si offendono!  E neanche si rendono conto che, al tempo stesso, è proprio quello, il pene, il loro punto debole, quello che li rende vulnerabili: parafrasando un diverso modo di dire, direi che ne uccide più la fica che la spada!
Non serve andare tanto indietro nel tempo… per citarne solo alcuni, guarda ai recenti scandali che hanno coinvolto noti personaggi della politica dell'economia e della finanza. Ed anche a casa vostra, nel tuo Paese, Gia… mi sembra che avvenimenti recenti abbiano dimostrato piuttosto bene ciò che vado affermando, con quella faccenda tra un vostro Premier e la presunta nipote di un ex capo di stato di un Paese vicino al nostro…
E questo è un bene per noi donne, Gia! Quella loro vulnerabilità, di cui spesso neanche si rendono conto, ha rappresentato, nei secoli, il nostro maggiore punto di forza, che ci ha permesso e che ci permette di non soccombere totalmente al loro potere! Ma è giunto il momento di non giocare più di rimessa. Sono convinta che l'unica speranza per questo nostro povero pianeta, restiamo noi donne, Gia, e più presto giungeremo al potere, meglio sarà per tutti, maschi compresi.
C'è però da precisare che quelle donne che potrebbero farlo, dovrebbero essere quelle che hanno conservato la loro femminilità ed i loro istinti primigeni: non le donne in tiro, quelle in carriera, che si sforzano a competere con gli uomini usando un metodo inefficace, ovvero cercando di assomigliare loro. Se un nemico ti minaccia con un'arma, tu non lo puoi combattere usando la stessa sua arma, magari più potente. Diverrebbe un conflitto senza fine!
Per vincere davvero, devi combatterlo con un'arma che lui non possiede: l'amore… te lo devi fare amico, fratello! Allora, forse, lui getterà quella pistola e ti abbraccerà, così come ci hanno insegnato i nostri Profeti… 
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