CRISTO MORTO - ANDREA MANTEGNA

venerdì 18 luglio 2014

inquinamento bellico in Sardegna

SARDEGNA: L'INQUINAMENTO BELLICO E LA PROMOZIONE DEL GIUDICE CLIVIO AL CSM


15 luglio SIT-IN mensile Cagliari, ore 10, Piazza Carmine fronte sede Rappresentanza del Governo

Processo Quirra: la danza macabra, un passo avanti e due indietro, valium e champagne. Riuscirà la montagna a partorire il topo?
Venerdì 11 luglio. La stampa dà notizia del balzo di carriera del giudice udienze preliminari Nicola Clivio, dal tribunale di Lanusei  passa al prestigioso CSM. Lo stesso giorno il giudice si decide a decidere di mettere  fine alla fase udienze preliminari che ha  protratto per due anni, lungaggine da record. Il neopromosso con due rapide risoluzioni compie la quadratura del cerchio, offre a tutti un contentino o contentone, valium o champagne. 

1)  Il non luogo a procedere per 12 indagati (un tenente, un sindaco, 3 alti gradi della commissione Difesa, 4 docenti dell’università di Siena, uno di Cagliari,  2 periti SGS, colosso dell’impero Finmeccanica Fiat) affossa il complessivo impianto accusatorio del pm Fiordalisi, sancisce la bontà della “scienza di Stato” che dal 2002 riesce a non trovare traccia di contaminazione nel poligono della morte, a non vedere morti, malati, alterazioni genetiche. La verità della scienza di Stato è garantita dal perito Mariani scelto dal gup Clivio per l’ennesima indagine inutile e sballata in partenza, come rimarcano i periti delle parti civili e il pm Fiordalisi.

2) Il rinvio a giudizio degli otto comandanti del poligonoavvicendatisi dal 2002 al 2012 finalmente tronca  la prassi dell’impunità goduta dalle Forze Armate, rompe la trincea della segretezza garante della loro irresponsabilità, concede un  balenio al sogno che giustizia potrà essere fatta, seda l’indignazione dell’opinione pubblica.
 L’Avvocatura di Stato preannuncia  che il capo d’accusa contro i generali sarà  fortemente ridimensionato, per male che vada sarà un processo per omissione di recinzione e cartelli di divieto d’accesso. 

 La montagna partorirà il topo? Il processo, conquistato con la lotta popolare senza tregua lunga 14 anni, nasce monco e sterilizzato sotto la mannaia della prescrizione.
Il decreto 91 dello scorso 24 giugno, ribattezzato anche nella penisola “decreto salva Quirra, salva inquinatori”, in discussione in questi giorni al Senato, cancella per legge la contaminazione aumentando vertiginosamente i valori soglia delle sostanze tossiche e nocive. I 130 kmq sottoposti da oltre mezzo secolo a schiavitù militare saranno interdetti per sempre alle tradizionali attività agropastorali e turistiche.    

Impedire l’avverarsi della previsione è necessario e possibile, è compito individuale e collettivo da assumere adesso e subito. Alcune azioni hanno carattere d’urgenza: intensificare la pressione su Senato e Governo contro il decreto salva Quirra; mobilitazione per la costituzione di parte civile, non solo delle persone colpite dalla “sindrome di Quirra”, ma anche di tutti i potenziali esposti ai veleni del poligono, turisti occasionali compresi, e soprattutto di tutti i sardi (persone, famiglie, istituzioni, comitati ecc ) in quanto titolari del diritto garantito dalla Costituzione di vivere in un ambiente salubre. Un pool degli avvocati di parte civile sta preparando la modulistica necessaria da presentare entro il 23 settembre. Trascineremo l’Italia davanti ai tribunali internazionali per rispondere dei crimini contro il popolo sardo.

Comitato Gettiamo le Basi, tel 3467059885; Comitato Amparu (Teulada) 3497851259;
Famiglie militari uccisi da tumore
, tel 3341421838; Comitato Su Sentidu (Decimo) 3334839824


Prossimo appuntamento. Gettiamo le Basi e A Manca pro s’Indipendentzia indicono:
Sabato 19, ore 10, Decimomannu, fronte base militare, SIT IN per dire
BASTA alla complicità della Sardegna nel genocidio del popolo palestinese
NO all’uso della Sardegna come centro d’addestramento delle forze armate d’Israele

fonte: sulatestagiannilannes.blogspot.it

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