di Silvano Agosti
Da alcuni anni, per la precisione circa quattro, cerco in tutti i modi di comunicare possibilmente a ognuno due dati estremamente importanti, a parer mio, per la comprensione di questo tormentato e ambiguo presente.
PRIMO DATO OVVERO PRIMO MISTERO
Attenzione, non è vero che non c’è lavoro, è vero invece che per alcune centinaia di milioni di lavoratori prima occupati nei grandi agglomerati industriali non c’è più l’obbligo nè’IL BISOGNO di lavorare.
Conseguentemente si è verificato il crollo di piccole e medie industrie (In Italia ne hanno già dovuto chiudere circa 72,000 ) direttamente collegate con i grandi centri produttivi ormai completamente autonomi in una struttura perfettamente automatizzata.
Le macchine non scioperano, non hanno stipendi, non si ammalano, e lavorano 24 ore al giorno senza mai protestare.
Per quale ragione non eliminare la cosiddetta CLASSE OPERAIA? Fino agli anni ottanta non si faceva che parlare di AUTOMAZIONE, si discuteva con passione di un tempo in cui nessuno sarebbe stato più in obbligo di lavorare e avrebbe finalmente fruito di una nuova civiltà che avrebbe come protagonista una intera umanità finalmente liberata dall’oppressione e dal ricatto del dover impiegare l’intero tempo della vita a lavorare.
Nove o dieci ore al giorno senza mai poter scoprire il proprio estremo valore in una condizione di libertà, di creatività e di solidale privilegio di vivere, non più scambiando una faticosa stentata sopravvivenza come unica modalità di vita.
Oggi nessuno ne parla. La sostituzione delle masse operaie con le macchine è avvenuta ormai per l’ottanta per cento, ma un grande silenzio è calato sull’argomento.
Troneggia invece LA GRANDE MENZOGNA ovvero le infinite promesse di “trovare lavoro”.
E’ dunque così difficile immaginare che dagli enormi profitti generati da una produzione automatizzata si possono detrarre l’equivalente degli stipendi e delle paghe di un tempo per assicurare all’intero genere umano una casa e due pasti caldi in qualsiasi ristorante? Una umanità così rassicurata vedrebbe crollare rapidamente sia le carceri che gli ospedali e sia, finalmente la necessità degli eserciti.
Con il coraggio di immaginare in piena semplicità il progetto di una società favorevole a tutti, si smantella qualsiasi accusa strumentale di utopia che condanna qualsiasi PROGETTO diverso dall’attuale tragica e apparentemente irrisolvibile condizione umana.
Ebbene, avendo affermato questi pensieri in numerose e varie situazioni, radio, giornali, diari nel blog, lettere ai padroni del mondo, non c’è stato un solo intervento di risposta in grado di diffondere ulteriormente questo semplice messaggio.
COMINCIAMO AD ASSICURARE A TUTTI GLI ESSERI UMANI BUON CIBO E UNA CASA
(Costo previsto equivalente al 10 per cento delle spese militari) e poi assistiamo a cosa accade, a come in assenza di disperazione ogni essere umano cerchi semplicemente una propria identità’ arricchita da tante amicizie, tanto amore, tanta conoscenza di se’ e del mondo circostante.
SECONDO DATO OVVERO SECONDO MISTERO
Da circa sei anni ho fatto domanda all’UNESCO chiedendo di nominare l’ESSERE UMANO ”PATRIMONIO DELL’UMANITÀ”
Ecco la lettera che accompagnava la mia domanda:
PREMESSA
Ho trascorso la mia vita attratto e affascinato dall’idea di esaminare la condizione umana e sono giunto alla conclusione che l’essere umano, pur presentandosi all’origine come il massimo capolavoro della natura, è attualmente la realtà più sottovalutata, più negata e più sottomessa e oppressa del pianeta.
Con l’adesione di 10.000 iscritti al mio sito www.silvanoagosti.com ho maturato la convinzione che sarebbe di straordinario valore umanitario “proclamare ufficialmente l’Essere Umano, Patrimonio dell’Umanità” da parte di un Ente planetario, come è giusto che sia per i massimi capolavori dell’arte e della natura.
Chiediamo ufficialmente che tale richiesta venga presa in esame dagli organi competenti di questa organizzazione.
Silvano Agosti
Roma 15 dicembre 2008
Attenzione, non è vero che non c’è lavoro, è vero invece che per alcune centinaia di milioni di lavoratori prima occupati nei grandi agglomerati industriali non c’è più l’obbligo nè’IL BISOGNO di lavorare.
Conseguentemente si è verificato il crollo di piccole e medie industrie (In Italia ne hanno già dovuto chiudere circa 72,000 ) direttamente collegate con i grandi centri produttivi ormai completamente autonomi in una struttura perfettamente automatizzata.
Le macchine non scioperano, non hanno stipendi, non si ammalano, e lavorano 24 ore al giorno senza mai protestare.
Per quale ragione non eliminare la cosiddetta CLASSE OPERAIA? Fino agli anni ottanta non si faceva che parlare di AUTOMAZIONE, si discuteva con passione di un tempo in cui nessuno sarebbe stato più in obbligo di lavorare e avrebbe finalmente fruito di una nuova civiltà che avrebbe come protagonista una intera umanità finalmente liberata dall’oppressione e dal ricatto del dover impiegare l’intero tempo della vita a lavorare.
Nove o dieci ore al giorno senza mai poter scoprire il proprio estremo valore in una condizione di libertà, di creatività e di solidale privilegio di vivere, non più scambiando una faticosa stentata sopravvivenza come unica modalità di vita.
Oggi nessuno ne parla. La sostituzione delle masse operaie con le macchine è avvenuta ormai per l’ottanta per cento, ma un grande silenzio è calato sull’argomento.
Troneggia invece LA GRANDE MENZOGNA ovvero le infinite promesse di “trovare lavoro”.
E’ dunque così difficile immaginare che dagli enormi profitti generati da una produzione automatizzata si possono detrarre l’equivalente degli stipendi e delle paghe di un tempo per assicurare all’intero genere umano una casa e due pasti caldi in qualsiasi ristorante? Una umanità così rassicurata vedrebbe crollare rapidamente sia le carceri che gli ospedali e sia, finalmente la necessità degli eserciti.
Con il coraggio di immaginare in piena semplicità il progetto di una società favorevole a tutti, si smantella qualsiasi accusa strumentale di utopia che condanna qualsiasi PROGETTO diverso dall’attuale tragica e apparentemente irrisolvibile condizione umana.
Ebbene, avendo affermato questi pensieri in numerose e varie situazioni, radio, giornali, diari nel blog, lettere ai padroni del mondo, non c’è stato un solo intervento di risposta in grado di diffondere ulteriormente questo semplice messaggio.
COMINCIAMO AD ASSICURARE A TUTTI GLI ESSERI UMANI BUON CIBO E UNA CASA
(Costo previsto equivalente al 10 per cento delle spese militari) e poi assistiamo a cosa accade, a come in assenza di disperazione ogni essere umano cerchi semplicemente una propria identità’ arricchita da tante amicizie, tanto amore, tanta conoscenza di se’ e del mondo circostante.
SECONDO DATO OVVERO SECONDO MISTERO
Da circa sei anni ho fatto domanda all’UNESCO chiedendo di nominare l’ESSERE UMANO ”PATRIMONIO DELL’UMANITÀ”
Ecco la lettera che accompagnava la mia domanda:
PREMESSA
Ho trascorso la mia vita attratto e affascinato dall’idea di esaminare la condizione umana e sono giunto alla conclusione che l’essere umano, pur presentandosi all’origine come il massimo capolavoro della natura, è attualmente la realtà più sottovalutata, più negata e più sottomessa e oppressa del pianeta.
Con l’adesione di 10.000 iscritti al mio sito www.silvanoagosti.com ho maturato la convinzione che sarebbe di straordinario valore umanitario “proclamare ufficialmente l’Essere Umano, Patrimonio dell’Umanità” da parte di un Ente planetario, come è giusto che sia per i massimi capolavori dell’arte e della natura.
Chiediamo ufficialmente che tale richiesta venga presa in esame dagli organi competenti di questa organizzazione.
Silvano Agosti
Roma 15 dicembre 2008
Tre anni dopo ho ricevuto questa risposta:
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Dunque da allora a oggi non solo nessun media si è occupato di questa per me sublime faccenda, non solo le strutture ufficiali si sono barricate in un silenzio tombale, ma nessuna persona o amico o conoscente ha mai reagito con l’intento di dare una mano a svegliare i pachidermi istituzionali e a cercare di divulgare queste riflessioni.
Attendo sorridente e fiero e comunque deciso a proseguire sia commenti a questo mio diario di aprile 2014, sia a un aiuto diretto per la soluzione di questi due misteri, ambedue riguardanti il benessere dell’intera umanità.
Attendo sorridente e fiero e comunque deciso a proseguire sia commenti a questo mio diario di aprile 2014, sia a un aiuto diretto per la soluzione di questi due misteri, ambedue riguardanti il benessere dell’intera umanità.
fonte: freeondarevolution.blogspot.it
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