"...In Italia si registrano in media: una sparizione di minore ogni due giorni, un abuso su minore ogni tre giorni, oltre 200 morti per overdose all'anno, circa duemila casi di stupro all'anno e circa 100 femminicidi all'anno.
La spiccata moralità, umanità ed empatia del ministro dell'interno però si attiva solamente quando la tragedia si consuma all'interno degli esatti parametri necessari per la sua campagna elettorale: giovane tossicodipendente di sesso femminile stuprata e uccisa (pare) da africani clandestini dediti allo spaccio in uno stabile occupato nel quartiere "comunista" della capitale."
cit. F. Venanzini
La foto dei 3 cuori rossi disegnati sul portone dello stabile al civico n°22 erano accanto ad una scritta curiosa, sicuramente precedente alla tragedia, REBUS, con sotto un delta rovesciato con occhio illuminato stilizzato. Nella logica del simbolismo cospirazionista riguardo gli omicidi rituali ci sarebbe anche troppo da dire, ma noi per ora faremo finta sia solamente una casualità senza alcun senso. Quello che per ora rileveremo è la strumentalizzazione della vicenda da parte di Salvini che, fin da subito, non ha avuto dubbi sui colpevoli, indicando i soliti stranieri, un po' come Alfano che fece annunci inquietanti quando fu arrestato Bossetti.
Questa volta il nostro Ministero delle interiora si era "limitato" a portare una rosa al capezzale catodico della povera DESIREE. Rosa rimasta in macchina perché un corteo, indignato dalla sua presenza e dalla sua propaganda, gli ha impedito di compiere il rito mediatico.
Sembra un Rebus che nasconde il mistero, oppure una squallida fatalità senza alcun senso, chissà...
di Andrea Mantenos
"Ed eccoci ancora allo stesso schema mondialista, reazionario, manipolato che abbiamo incontrato in diversi delitti rituali con intento politico-elettorale quasi una copia del caso Pamela Mastropietro, dove secondo la mia tesi a fare un corpo a pezzi non sono stati "gli stranieri, "i neri", o la presunta mafia nigeriana ma una certa manovalanza professionista.
Roma, caso Desiree. Sei o sette extracomunitari, arabi, egiziani, chi sa, hanno violentato ucciso una ragazza minorenne.
I simboli presenti nel luogo del ritrovamento del cadavere e della violenza, tuttavia, non lasciano molti dubbi sulla firma. Ci sono cuori, rose. Il numero "22" civico. E perfino una scritta Rebus con tanto di disegno illuminato, una specie di occhio.
C'è perfino una sorta di disegno che a detto di alcuni giornalisti con cui ho parlato assomiglia molto al volto della ragazza. Foto con una maglietta piena di fiori. Sarebbe una singolare coincidenza che proprio nel luogo dove è stata "sacrificata" una ragazza, già c'era una suo disegno (cosa da confermare, ma intanto)
Il fiore, la Rosa. La simbologia... E quella di Salvini ovviamente è anche quella una Rosa dei venti, o Il Sole delle Alpi simbolo scelto dalla Lega come bandiera della Padania... (forse argomento forzato, qui nel mio ragionamento, ma nemmeno tanto se teniamo presente che più si sale sulla piramide e più certi simboli sono stretti uniti, intimamente connessi)
Ora: esistono extracomunitari criminali. Esistono stranieri fannulloni. Esiste chi fa un crimine e va punito. Solo che qui, in questo momento politico tutto italiano, in questa tensione di forze dietro il Giallo-Verde, la situazione è piuttosto specifica e "puntuale". Cioè sembra essere ritualizzata, veicolata e dunque "costruita". Questo sacrificio cruento, disumano, terribile è, per determinati ambienti, una necessità.
Tra Desiree e Rebus spicca la parola "RE"
Salvini il verde (il suo 49 per chi ricorda i precedenti post)
A ciascuno la sua sentenza. Ci possiamo fidare di un unico testimone e di tutte le parole scritte dai giornali? Sempre i giornali dicono che ci sarebbe stata anche un amica li ad osservare, testimone dei fatti. Ma siamo sicuri? Non vi sembra una dinamica strana: una viene abusata, quasi uccisa e l'altra sta li? Di che stiamo parlando?
Non cadete nel gioco reazionario populista di questi giorni.
Sarebbe una ennesima occasione persa
REBUS...
SINCRONISMI ED ASSONANZE:
di Se ci Fosse Luce (pagina FB)
17 è il Desiderio che scompare tra le strade romane.
Il 22 è il "rebus" dei lucani e gioca con il 22 di Benetton, morto a 77 anni.
La scala mobile taglia le gambe dei russi a Repubblica. Un russo accoltellato. Moscovici sotto i piedi italiani.
L'uomo nero è spietato, rapisce e stupra i sogni, li uccide per sempre.
I lucani della notte assassina ed il Lucano esiliato lontano dai suoi bronzi.
Belve assassine ad un passo appena da Atlantide ed a soli tre chilometri dal Parlamento.
Rai 3 manda Suburra.
La sera prima sfiniti passaggi in radio di "Madre Dolcissima".
San Lorenzo e la sua lunga notte senza più Stelle e con il suo Desiderio che muore.
Il Ministro salvifico porta una rosa nel pugno.
Mamma Roma, capitale. Mater Matera, terra lucana, capitale della cultura. Genova e Atlantide in lutto. Roma e Atlantide in lutto.
Accoglienza, integrazione, ascolto, creatività, sono miti che si eclissano in una rosa bianca.
fonte: http://maestrodidietrologia.blogspot.com/
La foto dei 3 cuori rossi disegnati sul portone dello stabile al civico n°22 erano accanto ad una scritta curiosa, sicuramente precedente alla tragedia, REBUS, con sotto un delta rovesciato con occhio illuminato stilizzato. Nella logica del simbolismo cospirazionista riguardo gli omicidi rituali ci sarebbe anche troppo da dire, ma noi per ora faremo finta sia solamente una casualità senza alcun senso. Quello che per ora rileveremo è la strumentalizzazione della vicenda da parte di Salvini che, fin da subito, non ha avuto dubbi sui colpevoli, indicando i soliti stranieri, un po' come Alfano che fece annunci inquietanti quando fu arrestato Bossetti.
Questa volta il nostro Ministero delle interiora si era "limitato" a portare una rosa al capezzale catodico della povera DESIREE. Rosa rimasta in macchina perché un corteo, indignato dalla sua presenza e dalla sua propaganda, gli ha impedito di compiere il rito mediatico.
Sembra un Rebus che nasconde il mistero, oppure una squallida fatalità senza alcun senso, chissà...
L'omicidio è stato creato ad hoc per motivi politico strutturali.
Ciò non significa non ci siano crimini, omicidi, femminicidi ed infanticidi compiuti da italiani o stranieri, eccome se ce sono, ma quelli "scelti" dai media, scelti su tanti SOLO QUELLI da veicolare strumentalmente, con conseguente indotto di marketing televisivo, sono manipolati, per non dire creati all'uopo.
Ovviamente, i crimini non hanno colore, proprio per questo esiste una manipolazione strutturale del potere costituito.
Gli omicidi mediatici con conseguenti capri espiatori, hanno diverse valenze, in questo caso possono essere politiche, propagandistiche, di distrazione di massa, di affermazione e conservazione del consenso elettorale, di spostamento di bersagli, per sollevare l'indignazione di massa del popolo suddito in astinenza da rogo.
Poi ci sono anche interessi sottili ed energetici, che potremmo chiamare spirituali ed egregorici, e allora l'omicidio rituale diventa un messaggio molto potente.
INCONGRUENZE DEI MEDIA:
I giornali nell'immediato scrivono: " Testimone senegalese sentito ora dagli inquirenti ha riferito una versione dei fatti alla trasmissione “Storie italiane” di RAI 1.
Subito dopo correggono il tiro: "Sulla vicenda fin dall’inizio c’è stato il silenzio pressoché assoluto da parte di chi indaga, al punto che per giorni si è parlato di una sbandata di circa 30 anni morta senza evidenti segni di violenza."
Allora io mi chiedo, se c'era il massimo riserbo, il senegalese che frequentava questo crocevia di spaccio, come gli è saltato in mente di RIFERIRE alle Forze dell'ordine e poi alla trasmissione "Storie italiane" della RAI?
Fatemi capire, manco noi saremmo nell'immediato in grado di contattare la RAI...
Nonostante il massimo riserbo delle prime ore (sempre a detta dei giornali) sarebbe andato in giro a confessare alle TV, ancor prima che uscisse sui giornali, senza paura di essere arrestato, di essere considerato complice, impavido, tossicodipendente ma estremamente coraggioso e con una coscienza civica invidiabile. Non torna questa narrazione ufficiale, testimone poi scomparso quasi completamente dalla scena del delitto anche se documentato a Porta a Porta, testimone che avrebbe visto tutto e nulla, ma che poi, nei fatti, a rigor di logica, dovrebbe essere considerato complice, dato che non risulta abbia chiamato l'ambulanza.
Della famosa telefonata fatta da un anonimo italiano da una cabina, dove veniva detto che una ragazza era stata violentata ed uccisa, non se ne parla più? Chi era questo misterioso personaggio poi scomparso dalle cronache di Narnia? L'importante era stabilire a priori due capri espiatori da strumentalizzare politicamente?
La ragazza italiana presente poco dopo il delitto che fine ha fatto? E' stata identificata dopo il video di Porta Porta? Tutto si esaurisce in trasmissione ? Perché si parla pubblicamente sui media solo di colpevoli certi, ancor prima di un normale processo, perché sono buttati in pasto alla piazza?
Sono attendibili questi testimoni non testimoni che non chiamano l'ambulanza e le forze dell'ordine, ma che sono pronti a rilasciare una bella intervista?
Ciò non significa non ci siano crimini, omicidi, femminicidi ed infanticidi compiuti da italiani o stranieri, eccome se ce sono, ma quelli "scelti" dai media, scelti su tanti SOLO QUELLI da veicolare strumentalmente, con conseguente indotto di marketing televisivo, sono manipolati, per non dire creati all'uopo.
Ovviamente, i crimini non hanno colore, proprio per questo esiste una manipolazione strutturale del potere costituito.
Gli omicidi mediatici con conseguenti capri espiatori, hanno diverse valenze, in questo caso possono essere politiche, propagandistiche, di distrazione di massa, di affermazione e conservazione del consenso elettorale, di spostamento di bersagli, per sollevare l'indignazione di massa del popolo suddito in astinenza da rogo.
Poi ci sono anche interessi sottili ed energetici, che potremmo chiamare spirituali ed egregorici, e allora l'omicidio rituale diventa un messaggio molto potente.
La tv, i video giochi, il computer sono le distrazioni abitudinarie, ovvero le classiche abitudini e "rieducazioni sociali" ad una vita transumanista e consumistica, mentre i delitti mediatici sono dei comandi pavloviani di controllo mentale ed agiscono a livello di psicologia di massa.
Un comando a reti unificate in tempo reale su milioni di persone, una liturgia digitale che ha un peso psicologico non indifferente. Questo semplice ma complesso meccanismo favorisce una certa forma pensiero che viene instillata e manipolata etericamente come fosse una sorta di istruzione, di regola sociale, di modello cognitivo.
La reazione dell'uomo medio al delitto efferato è di tipo pavloviano, per quello che vengono necessariamente creati ad hoc certi eventi criminosi, perché servono in quel dato momento, in quel dato giorno, in quella data ora, mentre i delitti fisiologici, ovvero quelli non manipolati che possono accadere in qualsiasi momento, "esistono" fuori dal tempo rituale e da certi sincronismi politico-strutturali. E' probabile che oggi e domani non ci siano affatto alcun omicidi, mentre tra 10 giorni ne avvengano 3 contemporaneamente, 4 al giorno per 5 giorni, o nessuno per una settimana.
Se voglio mandare un dato messaggio a qualcuno in un dato momento, non posso sperare che un delitto avvenga a comando, in sincrono con le mie esigenze, e che contempli tutti i crismi che mi servono all'edificazione della liturgia.
Avrò bisogno necessariamente di costruirne uno ad hoc, perché in questo modo potrò gestirne la sceneggiatura, la storia, gli eventuali attori, consapevoli o meno, l'indotto mediatico che ne consegue, fino alla manipolazione dello spettatore.
Come abbiamo detto tante volte, andremo a modellare e ristabilire i ruoli sociali e magico-sessuali in campo, modellando una sorta di famiglia patogena allargata, dove qualcuno detta le regole all'interno di uno schema.
Quando la maggioranza delle persone capirà che il potere, dall'alto muove i suoi istinti animali, ci saremo talmente evoluti che, forse, l'autorità non necessiterà più di ritualizzare il corpo sacrificale.
Un comando a reti unificate in tempo reale su milioni di persone, una liturgia digitale che ha un peso psicologico non indifferente. Questo semplice ma complesso meccanismo favorisce una certa forma pensiero che viene instillata e manipolata etericamente come fosse una sorta di istruzione, di regola sociale, di modello cognitivo.
La reazione dell'uomo medio al delitto efferato è di tipo pavloviano, per quello che vengono necessariamente creati ad hoc certi eventi criminosi, perché servono in quel dato momento, in quel dato giorno, in quella data ora, mentre i delitti fisiologici, ovvero quelli non manipolati che possono accadere in qualsiasi momento, "esistono" fuori dal tempo rituale e da certi sincronismi politico-strutturali. E' probabile che oggi e domani non ci siano affatto alcun omicidi, mentre tra 10 giorni ne avvengano 3 contemporaneamente, 4 al giorno per 5 giorni, o nessuno per una settimana.
Se voglio mandare un dato messaggio a qualcuno in un dato momento, non posso sperare che un delitto avvenga a comando, in sincrono con le mie esigenze, e che contempli tutti i crismi che mi servono all'edificazione della liturgia.
Avrò bisogno necessariamente di costruirne uno ad hoc, perché in questo modo potrò gestirne la sceneggiatura, la storia, gli eventuali attori, consapevoli o meno, l'indotto mediatico che ne consegue, fino alla manipolazione dello spettatore.
Come abbiamo detto tante volte, andremo a modellare e ristabilire i ruoli sociali e magico-sessuali in campo, modellando una sorta di famiglia patogena allargata, dove qualcuno detta le regole all'interno di uno schema.
Quando la maggioranza delle persone capirà che il potere, dall'alto muove i suoi istinti animali, ci saremo talmente evoluti che, forse, l'autorità non necessiterà più di ritualizzare il corpo sacrificale.
I giornali nell'immediato scrivono: " Testimone senegalese sentito ora dagli inquirenti ha riferito una versione dei fatti alla trasmissione “Storie italiane” di RAI 1.
Subito dopo correggono il tiro: "Sulla vicenda fin dall’inizio c’è stato il silenzio pressoché assoluto da parte di chi indaga, al punto che per giorni si è parlato di una sbandata di circa 30 anni morta senza evidenti segni di violenza."
Allora io mi chiedo, se c'era il massimo riserbo, il senegalese che frequentava questo crocevia di spaccio, come gli è saltato in mente di RIFERIRE alle Forze dell'ordine e poi alla trasmissione "Storie italiane" della RAI?
Fatemi capire, manco noi saremmo nell'immediato in grado di contattare la RAI...
Nonostante il massimo riserbo delle prime ore (sempre a detta dei giornali) sarebbe andato in giro a confessare alle TV, ancor prima che uscisse sui giornali, senza paura di essere arrestato, di essere considerato complice, impavido, tossicodipendente ma estremamente coraggioso e con una coscienza civica invidiabile. Non torna questa narrazione ufficiale, testimone poi scomparso quasi completamente dalla scena del delitto anche se documentato a Porta a Porta, testimone che avrebbe visto tutto e nulla, ma che poi, nei fatti, a rigor di logica, dovrebbe essere considerato complice, dato che non risulta abbia chiamato l'ambulanza.
Della famosa telefonata fatta da un anonimo italiano da una cabina, dove veniva detto che una ragazza era stata violentata ed uccisa, non se ne parla più? Chi era questo misterioso personaggio poi scomparso dalle cronache di Narnia? L'importante era stabilire a priori due capri espiatori da strumentalizzare politicamente?
La ragazza italiana presente poco dopo il delitto che fine ha fatto? E' stata identificata dopo il video di Porta Porta? Tutto si esaurisce in trasmissione ? Perché si parla pubblicamente sui media solo di colpevoli certi, ancor prima di un normale processo, perché sono buttati in pasto alla piazza?
Sono attendibili questi testimoni non testimoni che non chiamano l'ambulanza e le forze dell'ordine, ma che sono pronti a rilasciare una bella intervista?
SIMBOLISMO CASO DESIREE:
di Andrea Mantenos
"Ed eccoci ancora allo stesso schema mondialista, reazionario, manipolato che abbiamo incontrato in diversi delitti rituali con intento politico-elettorale quasi una copia del caso Pamela Mastropietro, dove secondo la mia tesi a fare un corpo a pezzi non sono stati "gli stranieri, "i neri", o la presunta mafia nigeriana ma una certa manovalanza professionista.
Roma, caso Desiree. Sei o sette extracomunitari, arabi, egiziani, chi sa, hanno violentato ucciso una ragazza minorenne.
I simboli presenti nel luogo del ritrovamento del cadavere e della violenza, tuttavia, non lasciano molti dubbi sulla firma. Ci sono cuori, rose. Il numero "22" civico. E perfino una scritta Rebus con tanto di disegno illuminato, una specie di occhio.
C'è perfino una sorta di disegno che a detto di alcuni giornalisti con cui ho parlato assomiglia molto al volto della ragazza. Foto con una maglietta piena di fiori. Sarebbe una singolare coincidenza che proprio nel luogo dove è stata "sacrificata" una ragazza, già c'era una suo disegno (cosa da confermare, ma intanto)
Il fiore, la Rosa. La simbologia... E quella di Salvini ovviamente è anche quella una Rosa dei venti, o Il Sole delle Alpi simbolo scelto dalla Lega come bandiera della Padania... (forse argomento forzato, qui nel mio ragionamento, ma nemmeno tanto se teniamo presente che più si sale sulla piramide e più certi simboli sono stretti uniti, intimamente connessi)
Ora: esistono extracomunitari criminali. Esistono stranieri fannulloni. Esiste chi fa un crimine e va punito. Solo che qui, in questo momento politico tutto italiano, in questa tensione di forze dietro il Giallo-Verde, la situazione è piuttosto specifica e "puntuale". Cioè sembra essere ritualizzata, veicolata e dunque "costruita". Questo sacrificio cruento, disumano, terribile è, per determinati ambienti, una necessità.
Tra Desiree e Rebus spicca la parola "RE"
Salvini il verde (il suo 49 per chi ricorda i precedenti post)
A ciascuno la sua sentenza. Ci possiamo fidare di un unico testimone e di tutte le parole scritte dai giornali? Sempre i giornali dicono che ci sarebbe stata anche un amica li ad osservare, testimone dei fatti. Ma siamo sicuri? Non vi sembra una dinamica strana: una viene abusata, quasi uccisa e l'altra sta li? Di che stiamo parlando?
Non cadete nel gioco reazionario populista di questi giorni.
Sarebbe una ennesima occasione persa
REBUS...
SINCRONISMI ED ASSONANZE:
di Se ci Fosse Luce (pagina FB)
17 è il Desiderio che scompare tra le strade romane.
Il 22 è il "rebus" dei lucani e gioca con il 22 di Benetton, morto a 77 anni.
La scala mobile taglia le gambe dei russi a Repubblica. Un russo accoltellato. Moscovici sotto i piedi italiani.
L'uomo nero è spietato, rapisce e stupra i sogni, li uccide per sempre.
I lucani della notte assassina ed il Lucano esiliato lontano dai suoi bronzi.
Belve assassine ad un passo appena da Atlantide ed a soli tre chilometri dal Parlamento.
Rai 3 manda Suburra.
La sera prima sfiniti passaggi in radio di "Madre Dolcissima".
San Lorenzo e la sua lunga notte senza più Stelle e con il suo Desiderio che muore.
Il Ministro salvifico porta una rosa nel pugno.
Mamma Roma, capitale. Mater Matera, terra lucana, capitale della cultura. Genova e Atlantide in lutto. Roma e Atlantide in lutto.
Accoglienza, integrazione, ascolto, creatività, sono miti che si eclissano in una rosa bianca.
fonte: http://maestrodidietrologia.blogspot.com/
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