Ti sento alle spalle mentre sto  battendo i tasti, io seduta al monitor e tu in piedi dietro di me, ambedue senza  veli,  le tue mani scivolano sulle mie spalle e raggiungono i miei  seni, continuo a battere i tasti mentre tu li palpeggi, sento i tuoi capezzoli  graffiare la mia  schiena.
Voglio continuare a scrivere questo  momento particolare che sto vivendo con te, siamo appena venute ma siamo  insaziabili, forse per l’attesa troppo lunga e sospirata che abbiamo convissuto  lontane tra noi.
Le tue mani ruotano sui miei seni,  il torpore del tuo corpo mi manda in estasi quando sfiori la mia schiena, so che  stai leggendo quello che scrivo, il silenzio è quasi assoluto, ora sei  appoggiata sulle mie spalle e mi stai leccando il collo, mi piace da morire per  come lo fai, le tue mani scendono sui miei fianchi, sono sulle mie cosce, io  allargo le gambe per farti spazio, tu mi torturi facendo scorrere le mani  sull’inguine bollente senza però entrare, ti voglio dentro, "leggimi, leggi  quello che sto scrivendo A.".
Hai appreso ed esaudisci i miei  desideri, sento le tue dita sulle labbra che aprono il solco viscido, sussulto  quando il tuo polpastrello si posa sul mio clito vigile, il tuo dito picchetta  sopra  e io ansimo, mi giro e le nostre lingue s’incontrano (…),  amo i tuoi seni generosi e vellutati, mordo i tuoi capezzoli turgidi, li succhio  posando il viso sui tuoi seni caldi e morbidi (…).
Sei nuovamente in piedi alle mie  spalle, riprendo a battere i tasti, la tua mano s’incunea tra i miei glutei e la  sedia, alzo il bacino ma non smetto di scrivere, le tue dita vanno ad intingere  dentro la mia figa completamente irrorata, li sento scivolare dentro poi uscire,  la tua unghia nuova con i brillantini stuzzica il mio orifizio, lo unge, io  rilasso i muscoli per darle il benvenuto, lei coglie il mio messaggio e mi  penetra, eccola… continui a spingere il dito uncinato, sento entrare il  polpastrello, poi la falange, la mia schiena si incolla ai tuoi seni (…), sento  l’odore forte che emana il mio bacino, odore che non mi mette a disagio ma mi  eccita maggiormente, sporgo maggiormente il culo, il tuo dito è scomparso  completamente, eccolo uscire e poi rientrare e poi uscire, i tuoi movimenti sono  fluidi, il mio sfintere è completamente dilatato.
Tu continui a penetrarmi e io  impegno la mia mano sulla vulva, sopra, dentro, solo un membrana sottile della  mia pelle impedisce di far incrociare le nostre dita, sento il tuo dito nel  bacino, percepisco la sua forma (…).
Mi sto masturbando sempre rimanendo  in piedi, la mia posizione è scomoda, i muscoli delle gambe sono contratti, mi  fanno male ma non voglio smettere (…) , sto per venire, tu lo sai e sfili il  dito dal culetto posandolo sotto il mio naso, io aspiro il suo odore, con le mie  mani imprigiono la tua davanti la mia bocca, respiro profondamente, la tua mano  libera prende il posto della mia tra le cosce e mi stimoli il clito, mi masturbi  con determinazione (…) non riesco più a scrivere sul pc (…). Vengo come una  cagna, sono completamente convulsa, ho perso i comandi, il mio corpo scatta come  una molla, ripetutamente, tu mi abbracci senza però togliere la mano dalla figa,  io continuo a gemere e tu mi succhi la lingua, mi baci  violentemente.
Sono crollata sul letto davanti il  pc, l’orgasmo è stato intenso, era inevitabile, i miei arti privi di energie non  rispondono, apro gli occhi e tu sei davanti a me ad accarezzarmi il viso, i  capelli, sei davanti a me e con lo sguardo dolce mi doni il tuo sorriso ingenuo  e maledettamente erotico.
La notte è appena iniziata, lui non  c’è, i bambini dormono sonni tranquilli, abbandonerò il pc dopo aver pubblicato  le mie parole, parole scritte e vissute… e mi dedicherò al tuo fragile corpo  serafico che ho ricevuto in dono.  
fonte: acquakiara.blogspot.it