La rete è stata imbrigliata, blogger sotto scacco.
"- Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito web. Se continui ad utilizzare questo sito per legge (Provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali n. 229/2014) necessitiamo della tua autorizzazione all'uso di tutti i tipi di cookie. ----------------- Ti ringraziamo dato che insieme a noi sopporti l'inutile burocrazia italiana imposta dalla dittatoriale Unione Europea.Ok"
di Jacopo Cioni e Carlo Pompei
Ebbene si, ci stanno riuscendo.
Il 2 giugno 2015 anche in Italia entreranno in vigore i nuovi adempimenti previsti dalla normativa europea sui cookie.
Questo l’articolo sul ilsole24ore
Questa la normativa: GUIDA-COOKIES
La scusa è sempre la stessa, tutelare qualcuno. Con questa scusa le leggi sono riuscite a vincolare di tutto e di più. Leggi sempre più costrittive in tutti i campi. Nel lavoro la burocrazia ha stretto i cappi e strangolato le aziende, nel fiscale gli adempimenti hanno demolito i guadagni sottraendo denaro e tempo. Addirittura sottraendo la vita per la disperazione. Tutto è soffocante, è catena, è controllo. Com’è possibile che qualcuno si consideri ancora libero?
Adesso tocca alla rete, sono anni che parlano di regolamentazione, leggi, controllo. Si sono usati i pedofili (e si useranno ancora) per far credere che la rete è un covo di pervertiti. Si sono usati gli hacker (e si useranno ancora) per far credere che la rete sia un assemblato di terroristi cibernetici. Si sono usate le truffe on line (e si useranno ancora) per far credere che la rete sia un mondo di delinquenti. Si, ci sono gli uni e gli altri e vanno perseguiti, ma le leggi in merito esistono già e non credo che un sito pedo-pornografico si farà problemi per l’esistenza di una normativa di garanzia della privacy.
Perché vogliano avere il controllo? Perché la rete è ancora libera e per quanto bravi è ancora di difficile un controllo certosino, però avendo a disposizione i biscottini….
Ebbene, si userà di nuovo la tutela della privacy, una delle peggiori leggi mai concepite perché aiuta davvero i delinquenti al momento opportuno, ma vincola a miriadi di procedimenti burocratici le persone e le aziende legali che si piegano sotto il rischio di sanzioni pesantissime.
Attraverso questa normativa Europea e ratificata dall’Italia il Sig. Antonello Soro, Presidente dell’ Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, ha messo a punto la rete per la rete. Un provvedimento per : “l’individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie” (229/2014).
Il provvedimento gode del pieno appoggio delle maggiori associazioni quali DMA Italia (http://www.dmaitalia.it/content/index.php), Fedoweb (http://www.fedoweb.it/italian/index.php), IAB Italia (http://www.iab.it), UPA (http://www.upa.it/ita/index.html) e Netcomm (http://www.consorzionetcomm.it).
Queste aziende hanno elaborato un prontuario su tutto quanto occorre sapere circa gli obblighi dei proprietari o amministratori di siti web riguardo ai cookies.
Non basterà chiedere il consenso all’utilizzo dei cookies con un bannerino al primo accesso, ma sembra che si dovrà dotare il sito web di consensi diversi secondo i tipi di cookies utilizzati. Ogni pagina dovrà contenere uno script e un link che possano ricondurre facilmente l’utente ai parametri delle preferenze di profilazione.
Si dovrà inoltre far uso della Privaty Police, normativa già in vigore e che la maggior parte dei blogger fai da te non conosce. La maggioranza dei proprietari di siti web dovranno utilizzare un servizio a pagamento per la soddisfazione taluni. Si ragiona di milioni di euro e relative tasse per rimpinguare le tasche dell’agenzia delle entrate e per la sventura di tutti i piccoli blogger e siti commerciali.
Le multe per chi non si adegua raggiungono i 120 mila euro. Cifre che non scalfiscono i colossi dell’e-comerce cinese, ma che, per molto meno, metterebbero in ginocchio qualsiasi piccola attività dotata di un sito web. Perché, oggi, qualsiasi sito emette cookies, anche all’insaputa dei gestori non troppo avveduti.
Tutto questo però è il meno, la quisquilia.
Le aziende private che emettono “privacy policy” potranno accedere ai siti web o, meglio, ai cookies raccolti, quindi potranno anche assorbire milioni di informazioni, e si sa, l’informazione è potere, specialmente in certe mani.
“Qualcuno” saprà in tempo reale che cosa si scrive, le parole usate e i riferimenti e “qualcuno” saprà chi legge e che cosa?
Si potranno stilare liste di blogger “pericolosi per il sistema”? Blogger che fanno informazione ben diversa da quella dei media di regime?
Si potrà colpire selettivamente con precisione millimetrica, sia con troll professionisti, sia con l’applicazione della legge e la burocrazia, mettendo alle corde piccoli siti web autogestiti che ovviamente non riescono a rispettare tutte le normative burocratiche?
Insomma anche questa è servita…. un pezzetto in meno di libertà mascherata opportunamente da protezione dell’utente.
Quindi sul il sito web www.ilsovranista.it da oggi troverete in alto al vostro primo accesso un consenso da dare all’uso dei “biscotti”… e non è sufficiente di sicuro toccherà adeguarsi o scomparire.
di Jacopo Cioni e Carlo Pompei
Ebbene si, ci stanno riuscendo.
Il 2 giugno 2015 anche in Italia entreranno in vigore i nuovi adempimenti previsti dalla normativa europea sui cookie.
Questo l’articolo sul ilsole24ore
Questa la normativa: GUIDA-COOKIES
Adesso tocca alla rete, sono anni che parlano di regolamentazione, leggi, controllo. Si sono usati i pedofili (e si useranno ancora) per far credere che la rete è un covo di pervertiti. Si sono usati gli hacker (e si useranno ancora) per far credere che la rete sia un assemblato di terroristi cibernetici. Si sono usate le truffe on line (e si useranno ancora) per far credere che la rete sia un mondo di delinquenti. Si, ci sono gli uni e gli altri e vanno perseguiti, ma le leggi in merito esistono già e non credo che un sito pedo-pornografico si farà problemi per l’esistenza di una normativa di garanzia della privacy.
Perché vogliano avere il controllo? Perché la rete è ancora libera e per quanto bravi è ancora di difficile un controllo certosino, però avendo a disposizione i biscottini….
Attraverso questa normativa Europea e ratificata dall’Italia il Sig. Antonello Soro, Presidente dell’ Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, ha messo a punto la rete per la rete. Un provvedimento per : “l’individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie” (229/2014).
Il provvedimento gode del pieno appoggio delle maggiori associazioni quali DMA Italia (http://www.dmaitalia.it/content/index.php), Fedoweb (http://www.fedoweb.it/italian/index.php), IAB Italia (http://www.iab.it), UPA (http://www.upa.it/ita/index.html) e Netcomm (http://www.consorzionetcomm.it).
Queste aziende hanno elaborato un prontuario su tutto quanto occorre sapere circa gli obblighi dei proprietari o amministratori di siti web riguardo ai cookies.
Non basterà chiedere il consenso all’utilizzo dei cookies con un bannerino al primo accesso, ma sembra che si dovrà dotare il sito web di consensi diversi secondo i tipi di cookies utilizzati. Ogni pagina dovrà contenere uno script e un link che possano ricondurre facilmente l’utente ai parametri delle preferenze di profilazione.
Si dovrà inoltre far uso della Privaty Police, normativa già in vigore e che la maggior parte dei blogger fai da te non conosce. La maggioranza dei proprietari di siti web dovranno utilizzare un servizio a pagamento per la soddisfazione taluni. Si ragiona di milioni di euro e relative tasse per rimpinguare le tasche dell’agenzia delle entrate e per la sventura di tutti i piccoli blogger e siti commerciali.
Le multe per chi non si adegua raggiungono i 120 mila euro. Cifre che non scalfiscono i colossi dell’e-comerce cinese, ma che, per molto meno, metterebbero in ginocchio qualsiasi piccola attività dotata di un sito web. Perché, oggi, qualsiasi sito emette cookies, anche all’insaputa dei gestori non troppo avveduti.
Tutto questo però è il meno, la quisquilia.
Le aziende private che emettono “privacy policy” potranno accedere ai siti web o, meglio, ai cookies raccolti, quindi potranno anche assorbire milioni di informazioni, e si sa, l’informazione è potere, specialmente in certe mani.
“Qualcuno” saprà in tempo reale che cosa si scrive, le parole usate e i riferimenti e “qualcuno” saprà chi legge e che cosa?
Si potranno stilare liste di blogger “pericolosi per il sistema”? Blogger che fanno informazione ben diversa da quella dei media di regime?
Si potrà colpire selettivamente con precisione millimetrica, sia con troll professionisti, sia con l’applicazione della legge e la burocrazia, mettendo alle corde piccoli siti web autogestiti che ovviamente non riescono a rispettare tutte le normative burocratiche?
Insomma anche questa è servita…. un pezzetto in meno di libertà mascherata opportunamente da protezione dell’utente.
Quindi sul il sito web www.ilsovranista.it da oggi troverete in alto al vostro primo accesso un consenso da dare all’uso dei “biscotti”… e non è sufficiente di sicuro toccherà adeguarsi o scomparire.
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