Sul balcone
Venerdì 10 luglio 2009
Sono letteralmente stravolta, la giornata è stata movimentata, i bimbi sono sul letto rilassati che fanno sogni tranquilli, lui ha già chiuso gli occhi e discute con Morfeo, vorrei farlo anch’io ma non posso tralasciare questi momenti e voglio suggellare i momenti vissuti stasera con lui sul balcone perché so che se lo facessi domani sarebbe diverso, le immagini sono ancora nitide nella mia mente e domani prenderebbero altre sfumature…
È tarda sera, lui esce dalla doccia con l’accappatoio aperto e viene sul balcone con me, i piccoli sono sprofondati sui letti decisamente scomodi di questo albergo, dormono tranquilli dopo tutte quelle energie bruciate.
Dal balcone si vede il mare, le spiagge sono deserte, lui si mette sulla sedia di plastica, gli scivola ai fianchi l’accappatoio aperto, lo guardo in mezzo alle gambe e lo vedo inerme e afflosciato, accendo una Diana e gliela passo, lui sembra riflettere in silenzio, vorrei leggergli il pensiero ma non è possibile, si sta davvero godendo questi attimi di pace, c’è solo il vetro smerigliato che ci divide dal modi, sul balcone a fianco vedo sagome di persone che parlano, lui da di spalle al vetro, sento che sto per accendermi, mi avvicino a lui e mi metto ai suoi piedi inginocchiata, sento le piastrelle ancora tiepide che trasmettono calore, gli accarezzo i fianchi, le natiche, le mia mani scompaiono sotto il suo accappatoio, sento i suoi muscoli rilassarsi, ce l’ho davanti al viso, lo contemplo e glielo bacio strusciandolo sulle mie guance, è caldo al punto giusto… dio come mi piace quand’è così.
Sempre accarezzandogli i fianchi e le cosce lo prendo in bocca senza usare le mani, mi eccita il fatto che dietro quel vetro ci siano persone che parlano allegramente… ignare che a pochi metri da loro io stia succhiando il mio uomo, sento che si sta svegliando, sta crescendo nella mia bocca, percepisco le sue pulsazioni.
Lui si china e mi accarezza dolcemente i capelli, sento lacrimare nel mio inguine…. è cosa buona, le mie parti sensibili sollecitano carezze, le cercano disperatamente, sempre tenendolo in bocca mi sfilo il perizoma verde acqua rimanendo in ginocchio, le labbra sono dischiuse, lucide, le mie dita perlustrano dolcemente la loro fedele compagna di giochi innocenti e appaganti, si nascondono dentro di lei per godersi il calore e gli inguenti che sa donare, ho il clito rigonfio e sensibilissimo che risponde alle mie carezze, farò di tutto per venire insieme a lui.
Sento che l’orgasmo è alle porte, lui inizia a contrarre i muscoli, si agita allora gli prendo la palle in bocca, le modello con la lingua, le succhio, so che apprezza questo gesto ed ecco che una copiosa pioggia di latte caldo si sprigiona, i suoi fiotti saettano verso l’alto precipitando poi sul mio viso, mentre li ricevo godo anch’io, le scosse mi attraversano tutta la schiena arrivando al cervello, non posso urlare perché il balcone di fianco ospita ancora gente ma mi eccita il fatto che sono venuta sotto il loro naso.
Raccolgo con la lingua i residui sul suo prepuzio, ho le guance che colano, i capelli imbrattati ma sono felicissima di essere stata nuovamente donna.
Lui scende dalla sedia e si inginocchia davanti a me, mi mette la lingua in bocca consapevole di condividere la sua panna… dio quanto la amo.
Adesso vado a letto, non so se conserverò questi scritti, forse domani strapperò questa pagina e la metterò in una bottiglia in balìa delle onde, chi lo sa, forse un giorno qualcuno la leggerà.
Buonanotte diario
... con questo è il settimo che ospito su DEPOSITO BAGAGLI (mi riferisco alla blogger ovviamente). Un record.
RispondiEliminaChissà se le fischieranno le orecchie, come dicono dalle mie parti quando una persona è nominata spesso
mi è piaciuto
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