Nastassja Kinski: «Orgogliosa di mia sorella
che ha raccontato le violenze di mio padre»
Ha detto di essere rimasta in un primo momento sconvolta, «poi è prevalso l'orgoglio»
SCONVOLTA - «Quando ho letto queste cose ne sono rimasta profondamente sconvolta – ha detto la 51enne Nastassja al giornale tedesco, schierandosi con la sorella maggiore, oggi sessantenne, sposata con un avvocato e madre di tre figli – e ho passato un momento davvero difficile, ma sono orgogliosa della forza mostrata da mia sorella nello scrivere questo libro, perché può essere d’aiuto ai bambini e alle madri che temono i padri e ingoiano la paura, nascondendo tutto. Solo perché uno si chiama padre, come in questo caso, non significa che lui sia un padre e Pola è un’eroina, perché ha liberato il suo cuore, la sua anima e anche il suo futuro dal peso di questo segreto». La star di «Tess» e «Paris, Texas», a sua volta al centro di uno scandalo nel 1976 quando, appena 15enne, si mise con il regista Roman Polanski, di quasi trent’anni più vecchio di lei, non ha però rivelato se era a conoscenza degli abusi sessuali di Kinski nei confronti della sorellastra. «Che mi crediate o meno, questo è quello che mi è successo – aveva detto Pola presentando la sua biografia – e ho deciso di raccontarlo adesso, dopo aver taciuto per anni perché mio padre mi impediva di parlarne, per aiutare tutti quelli che hanno vissuto un’esperienza simile alla mia». Come ricorda il «Telegraph», qualche anno prima di morire, Kinski rese pubblica la sua biografia, «All I Need is Love», nella quale si descriveva come un uomo dagli instancabili appetiti sessuali e affetto da disturbi mentali.
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