CRISTO MORTO - ANDREA MANTEGNA

domenica 15 novembre 2015

orchestre e orchestrali

"Stragi Orchestrate da Individui che Strumentalizzano il Cielo per Comandare in Terra"

Se gli europei consegnano armi, il cortile dell'Europa si trasformerà in (un terreno) propizio al terrorismo e l'Europa ne pagherà il prezzo. [Bashar al-Assad]

“L’Occidente deve scegliere tra me o il caos del terrorismo. Se non aiutate la Libia, voi avrete Al Qaeda a 50 km dai confini dell’Europa. Ci sarà una jihad di fronte a voi, nel Mediterraneo; si tornerà ai tempi di Barbarossa. Il rischio che il terrorismo si estenda su scala planetaria è evidente. [Mu’ammar Gheddafi]


“Non è la guerra di Israele è la vostra guerra è la guerra della Francia, perchè è la stessa guerra. Perché se riescono qui, ed è Israele ad essere criticata e non i terroristi, e se non siamo solidali allora questa peste di terrorismo verrà da voi. E’ una questione di tempo: verrà in Francia. Spero che avremo la pace per il nostro popolo e per quello di Gaza e spero che la comunità internazionale sarà solidale con tutti quelli che si difendono contro queste nuove tirrannie terroriste. E se non sarà il caso, se non siete solidali con Israele adesso, allora queste tirannie le conoscerete pure voi. [Benjamin Netanyahu] 

Dal punto di vista investigativo la Francia sembra aver sottovalutato il problema. Noi purtroppo in Israele siamo più abituati e coscienti di fronte al terrorismo. La polizia francese sembra avere purtroppo le mani legate: in certi quartieri non può entrare e deve sempre fare attenzione a non essere accusata di violazione dei diritti umani. C'è una popolazione di giovani musulmani di terza generazione che odia il Paese in cui vive e non lo vede come proprio. Nei loro confronti va adottata una condotta più severa senza ignorare il pericolo. Pare che non si voglia guardare in faccia la realtà e non si può andare avanti così. Credo che per la Francia questi avvenimenti possano essere una sveglia. E forse anche per l'Europa. [Avi Pazner]

Il Califfo dell’Isis risulta affiliato presso la Hathor Pentalpha, officina del sangue e della vendetta, fondata da Bush padre in compagnia di personaggi del calibro di Dick Cheney, Don Rumsfeld, Bill Kristol, Sam Huntington, Tony Blair, Paul Wolfowitz e molti altri ancora. Una superloggia, cresciuta negli anni come una mala-pianta, che annovera al proprio interno pure ex capi di Stato europei come Josè Maria Aznar e Nicolas Sarkozy.

La Hathor Pentalpha è una loggia eretica ed incontrollabile, punto nevralgico e occulto di una strategia del terrore senza patria e senza confini. A chi serve una escalation criminale e sanguinaria, presuntivamente ispirata da una fanatica interpretazione dell’insegnamento del profeta Maometto? Serve a tutti quelli che hanno bisogno di alcune pezze d’appoggio indispensabili, per pianificare e giustificare la prosecuzione di quello “scontro di civiltà” teorizzato, non a caso, da un gruppo di intellettuali, che orbitano intorno alla Hathor Pentalpha.

L’Islam non c’entra nulla con gli attentati parigini di oggi così come non c’entrava nulla con l’attacco alle Torri Gemelle di ieri, trattandosi in realtà di stragi orchestrate da uomini che strumentalizzano il cielo per comandare in terra. Siamo in presenza di una cinica operazione di manipolazione su larghissima scala, così raffinata e precisa da obnubilare la capacità di discernimento non solo della gran parte della pubblica opinione. Sia i tragici fatti del 2001 che quelli appena accaduti sembrano portare in controluce i segni della stessa identica superloggia, quella dedicata alla divinità egizia Hathor, altrimenti detta Iside (ovvero Isis)
.[Gioele Magaldi]

Definita “loggia del sangue e della vendetta”, creata nel 1980, la “Hathor Pentalpha” (il cui nome è sinistramente consonante con Isis: Hathor è l’altro nome di Iside) sarebbe stata nella “cabina di regia” dell’11 Settembre e oggi sarebbe al corrente di parecchi retroscena del Medio Oriente, a cominciare proprio dalla comparsa dei “tagliagole” in Siria e in Iraq, macabro esito della “fabbrica di terroristi” armati sottobanco dal Pentagono, in collaborazione con Francia, Gran Bretagna e Turchia, nonché Arabia Saudita e altri paesi del Golfo. Non può non colpire la sincronicità della nuova, mostruosa strage di Parigi rispetto all’impegno dell’unica potenza finora schierata sul campo in modo trasparente – la Russia di Putin – per cercare di mettere fine alla sanguinosa strategia della tensione che sta devastando il teatro mediorientale.

Dove sarà la prossima strage? 
(Roma?) Un ottimo argomento, per l’imminente G-20 di Antalya. Sede del summit, la Turchia di “Hathor” Erdogan: un paese Nato che, fino all’intervento russo, ha sostenuto con armi, mezzi e logistica i tagliagole anti-Assad, l’esercito dello “scorpione” che ora ha di nuovo colpito Parigi
[Pino Cabras]


Fonti:

http://www.repubblica.it/esteri/2013/06/17/news/siria_nasrallah-61272103/


fonte: freeondarevolution.blogspot.it

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