La sua testa tra le mie gambe, la sua lingua dentro di me.
Improvvisamente comprendo che non ce la farò, che arriverò a urlare.
Mi stendo, mi stiro, mi concentro, ma le mie cosce si aprono, le mie ginocchia si piegano, le mie gambe lo abbracciano, lo stringono.
Non ce la farò, arriverò a urlare.
E Lui che mi guarda, in piedi, vestito e con il sigaro tra le labbra, mi sentirà gemere e mi vedrà completamente aperta.
Capirà che non è solo per Lui che lo faccio?
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