CRISTO MORTO - ANDREA MANTEGNA

martedì 9 ottobre 2012

Vajont

« Dopo tanti lavori fortunati e tante costruzioni, anche imponenti, mi trovo veramente di fronte ad una cosa che per le sue dimensioni mi sembra sfuggire dalle nostre mani. »
(Dalla lettera di C. Semenza a V. Ferniani del 20 aprile 1961)

3 commenti:

  1. All'epoca era la diga a doppio arco più alta del mondo, come opera ingegneristica in sè è un capolavoro, ha anche retto all'ondata che ha spazzato via Longarone...
    Poi ci sono quelli della Sade che, sapendo della frana preistorica del monte Toc e vedendo che qualche problema c'era hanno continuato a costruire negando il vero. Quando la diga è entrata in funzione e hanno incominciato a riempire l'invaso il monte Toc ha cominciato a franare e a rombare e infatti hanno poi deciso di ridurre il livello massimo di riempimento facendo anche calcoli su eventuali onde dovute a frane. Ebbene, di queste persone non scrivo niente, non riesco a descrivere quello che provo e dico solo che tutte le volte che vedo uno spettacolo teatrale, un documentario o leggo il libro della Merlin divento più vecchio un pò come ogni anno il due agosto...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. morirono quasi duemila persone quella sera. L'onda travolse anche le frazioni di Erto e Casso. Molti corpi non vennero mai rinvenuti.
      La cosa che sconcerta di più (a parte le responsabilità oggettive) fu l'atteggiamento di alcuni ing del genio civile che posarono sorridenti alla foto di rito il cui sfondo si nota ben visibile la marea di croci bianche.
      In futuro se il filmato verrà rimosso, inserirò il bellissimo monologo teatrale di Marco Paolini

      Elimina
  2. Bellissimo lo spettacolo di Paolini, lo avevo anche in DVD. Ci sono stato qualche anno fa, scendendo dentro l'ex invaso. E' impressionante pensare che probabilmente si sta camminando su corpi delle povere vittime. Anche il "paese fantasma", abbandonato dopo i tragici eventi resta lì come un monito. Consiglio a tutti di visitare questo luogo che rappresenta un vero e proprio monumento alla cecità, alla stoltezza ed all'ingorda avidità umana.

    RispondiElimina