CRISTO MORTO - ANDREA MANTEGNA

sabato 26 dicembre 2020

DPCM illegittimi! Lo conferma l'ordinanza del tribunale di Roma n 45986 2020 RG del 16 dicembre






Le violazioni dei Dpcm
Il tribunale civile di Roma cita "tutti i Presidenti Emeriti della Corte Costituzionale, MariniBaldassarre, Cassese". Inoltre viene spiegato che non vi è alcuna legge ordinaria "che attribuisce il potere al Consiglio dei ministri di dichiarare lo stato di emergenza per rischio sanitario". Dunque i Dpcm sono incostituzionali? Si legge che "hanno imposto una rinnovazione della limitazione dei diritti di libertà". Invece avrebbero richiesto "un ulteriore passaggio in Parlamento diverso" rispetto a quello che si è avuto per la conversione del decreto Io resto a casa e del Cura Italia. "Si tratta pertanto di provvedimenti contrastanti con gli articoli che vanno dal 13 al 22 della Costituzione e con la disciplina dell’art 77 Cost., come rilevato da autorevole dottrina costituzionale", viene aggiunto.

Per essere validi i Dpcm, come atti amministrativi, devono essere motivati ai sensi dell'articolo 3 della legge 241/1990. Alla base di ogni decisione è sempre stato citato il Comitato tecnico-scientifico, le cui analisi - spiega il giudice - sono state riservate per diverso tempo e sono state rese pubbliche solamente a ridosso delle scadenze dei Dpcm stessi: "Ritardo tale da non consentire l’attivazione di una tutela giurisdizionale".

Restrizioni, lockdown e coprifuoco. Eppure, stando allo studio del 18 dicembre della Johns Hopkins University, dai dati emerge che l'Italia è il Paese al mondo con la più alta mortalità da Coronavirus ogni 100mila abitanti: 111,23 decessi ogni 100mila abitanti; seguono la Spagna (104,39), il Regno Unito (99,49) e gli Stati Uniti (94,97). Evidentemente i decreti del presidente del Consiglio sono serviti pure a poco. 

Non ditelo ai cittadini italiani che hanno affrontato un Natale piuttosto insolito a causa delle restrizioni imposte dal Governo. Anche se queste ultime misure sono state introdotte con un decreto legge, dall’inizio della diffusione del Covid il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha sviluppato una discutibile propensione all’utilizzo dei DPCM. Atti amministrativi che hanno nel tempo suscitato più di un dubbio sulla loro legittimità. E da Roma adesso arriva una novità in questo senso.

L’ordinanza del Tribunale di Roma che boccia i DPCM
Perché il Tribunale di Roma si è recentemente pronunciato con un’ordinanza per risolvere un contenzioso tra il proprietario di un immobile e il locatario. In particolare il locatario richiedeva una riduzione dell’intero canone di affitto proprio a causa delle restrizioni imposte dal virus e della conseguente impossibilità di esercitare l’attività con un fatturato pieno.

Il Tribunale di Roma ha incredibilmente rigettato la richiesta con una motivazione del tutto sorprendente. Secondo il Tribunale infatti le restrizioni che il Governo ha introdotto attraverso l’utilizzo dei DPCM non sono legittime e quindi l’esercente commerciale avrebbe dovuto impugnarle di fronte ad un tribunale per poter riprendere la propria attività senza impedimenti.


https://www.byoblu.com/2020/12/24/i-dpcm-sono-illegittimi-il-tribunale-di-roma-sbugiarda-conte/


Il costituzionalista Sabino Cassese: "Il Presidente del Consiglio dei Ministri dirige la politica generale del governo, la sua funzione non è quella di dirigere la politica settoriale del governo, questo c'è scritto nella Costituzione. Questo Presidente del Consiglio ha in più un problema particolare, costituito dal fatto che l'indirizzo politico del secondo governo che lui presiede è completamente diverso da quello del precedente governo che ha presieduto".


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Il TAR ordina al governo di esibire i verbali del CTS che giustifichino le restrizioni covid dei dpcm anche quelle circa Natale e Capodanno 

Inoltre notifica che le misure adottate ossia le restrizioni non sono testate sull'impatto conseguente .. tipo le mascherine in classe per i minori di 12 anni.Tutto ciò grazie alle denunce pressanti da parte di un gruppo di avvocati sardi

Ricorso 91/22 del 2020

Ordinanza TAR del Lazio 74/ 68 del 2020

https://www.facebook.com/InformareSenzaCensure/videos/745182316096645



I DPCM di Conte sono infondati: ennesima conferma dal T.A.R. per il Lazio, I sezione, con l’ordinanza n. 7468/2020.

https://informaresenzacensure.blogspot.com/2020/12/i-dpcm-di-conte-sono-infondati-.html


Coronavirus, Italia DCPM INCOSTITUZIONALI: il giudice di Pace di Frosinone annulla le multe emesse durante la quarantena, la sentenza parla di incostituzionalità del Decreto di emergenza

http://informaresenzacensure.blogspot.com/2020/08/coronavirus-italia-dcpm.html


ANCHE IL PARLAMENTO UE CONTRO LE RESTRIZIONI COVID: “METTONO A RISCHIO LA DEMOCRAZIA!”

https://informaresenzacensure.blogspot.com/2020/11/anche-il-parlamento-ue-contro-le.html


L'Osservatorio sulla Legalità Costituzionale: «Proroga stato di emergenza, questa è una rottura costituzionale valutiamo di impugnare provvedimento»

https://informaresenzacensure.blogspot.com/2020/07/losservatorio-sulla-legalita.html


Dpcm coronavirus, Incostituzionali.... Il COMICOST, Comitato per le libertà costituzionali Notifica un Ricorso Straordinario al Capo dello Stato Sergio Mattarella

https://informaresenzacensure.blogspot.com/2020/07/dpcm-coronavirus-incostituzionali-il.html


Coronavirus, i DCPM di Conte sono incostituzionali: dopo Sabino Cassere e Antonio Baldassare si aggiunge Annibale Marini un altro giudice emerito della corte costituzionale

http://informaresenzacensure.blogspot.com/2020/04/coronavirus-i-dcpm-di-conte-sono.html


Coronavirus, Italia: migliaia di cittadini denunciano Giuseppe Conte e le ombre a cui fa da prestanome

https://informaresenzacensure.blogspot.com/2020/04/coronavirus-italia-migliaia-di.html


Coronavirus, Italia: anche i giudici della corte costituzionale denunciano l'illegittimità del regime instaurato

https://informaresenzacensure.blogspot.com/2020/04/coronavirus-italia-anche-i-giudici.html


Coronavirus, Italia: l'appello degli 80 avvocati contro le restrizioni illegittime alla libertà del Governo

https://informaresenzacensure.blogspot.com/2020/04/coronavirus-italia-lappello-degli-80.html


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http://informaresenzacensure.blogspot.com/2020/04/coronavirus-italia-la-denuncia-contro.html


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https://informaresenzacensure.blogspot.com/2020/04/coronavirus-italia-anche-i-medici.html


Coronavirus: la Camera Civile degli Avvocati di Prato chiede l’annullamento del DPCM del 10 aprile: “E’ illegittimo”

http://informaresenzacensure.blogspot.com/2020/04/coronavirus-quando-una-sola-persona.html

fonte: INFORMARE SENZA CENSURE

 

domenica 1 novembre 2020

il trucco dietro la farsa del (falsi) positivi asintomatici

Credo di aver abbondantemente dimostrato che i tamponi Covid sono del tutto inaffidabili, e servono solo per mantenere in piedi la tragica farsa degli asintomatici positivi che proroga all’infinito questa devastante falsa pandemia. Ma oggi ho scoperto un nuovo elemento di questa vera e propria truffa, la scelta di ridurre la positività al tampone al rilevamento di uno solo dei 3 geni che definirebbero il SARS-Cov 2.

Sapete anche che, pur sostenendo che il virus non è mai stato isolato e non esiste prova della sua patogenicità, cerco sempre di trovare le contraddizioni all’interno dell’impianto ufficiale che sostiene la narrativa pandemica. Ed è facendo questo che ho scoperto quest’ulteriore tassello della truffa. Altri magari l’avevano già scoperto. In effetti, sono stato allertato inizialmente da una dichiarazione del Prof. Palù, riportata proprio nell’articolo de La Verità che ha parlato anche di me e della nostra denuncia contro i tamponi:
“Se si usa un kit di tamponi che amplifica un solo gene, come si fa oggi per velocizzare, si amplifica la sensibilità con il rischio di falsi positivi.”
Quando ho letto questa frase mi si è acceso un campanello di allarme. Ma è solo quando mi è capitato per mano un certificato di un tampone Covid, che ho capito. Questo è il certificato:



Come vedete, il test ha cercato 3 geni, il gene E, il gene RdRp e il gene N. Si tratta di 3 geni che sarebbero tutti e 3 caratterizzanti il SARS-Cov 2. Dunque, se il virus fosse presente, dovrebbero essere trovati tutti e 3, perché se il virus è integro, l’unico caso in cui può avere un ruolo patogeno e infettare, è chiaro che il test deve trovare tutti e 3 i geni che lo compongono. Se ne trova solo uno, o è un test negativo, oppure deve ammettere che del virus ce n’è solo un pezzo.
E in effetti, all’inizio era così: eri positivo solo se il test rilevava tiutti e tre i geni. Ma, come spiega lo stesso certificato, tutto è cambiato nell’Aprile scorso:
”dal 02/04/2020, in accordo con il centro coordinatire regionale, la rilevazione anche di un singolo gene target di SARS-Cov2 viene interpretata come esame POSITIVO”.

Quindi, se si fosse mantenuto l’approccio originario, quasi sicuramente la massa di positivi asintomatici che abbiamo oggi non ci sarebbe stata. Invece, con questo cambio in corso d’opera, improvvisamente basta rilevare un solo gene dei 3, per essere dichiarati positivi!
E come ho spiegato nel mio documento sui tamponi, la necessità di rilevare tuti e tre i geni diventa evidente quando si guarda alla scarsa specificità di ciascun gene. Sotto vediamo le sequenze geniche della equipe tedesca di Drosten, colui che ha fatto il test-tampone dichiaratamente solo al computer, senza avere nessun virus fisico a disposizione. Si tratta comunque di un test-tampone tra i più diffusi in Europa:


Come si vede, il tampone di Drosten utilizza tutti e 3 i geni: E, N e RdRP. Ma se confrontiamo la sequenza genica del SARS-Cov 2 con quella del SARS-Cov originario (al penultimo posto nella lista), vediamo che:
  • - il gene E del SARS-Cov 2 è identico al 100% a quello del SARS-Cov1, e probabilmente a quello di tutti i SARS coronavirus (nella penultima riga non ci sono variazioni di lettere);
  • - Il gene N ha una sola variazione, una C invece di una T, al 15° posto della sequenza del Reverse primer. Questa è una variazione di appena 1/64esimo, ovvero di appena l’1.5%. Le possibilità di confusione e cross-reattività (rilevare un SARS virus diverso dal SARS-Cov2) è molto elevata.
  • - Il gene RdRP è l’unico che ha 5 variazioni su 64, di nuovo non una grande differenza, anche se meglio degli altri due.
Quindi, in base alla nuova diposizione secondo cui un solo gene è sufficiente, se il gene che si rileva è il gene E, il test non dovrebbe avere nessun valore, dato che si tatta di un gene aspecifico, ovvero proprio di tutti i coronavirus; e invece, oggi, se ti rilevano il gene E, sei positivo, con tutte le conseguenze del caso.

Se, come in questo caso, ti trovano solo il gene N, il rischio di cross-reattività, cioè che il test reagisca ad altri virus o particlle virali, è molto alto, dato che il gene N ha solo un nucleotide di differenza su 64, quindi basta un niente (specie se si considera che si insiste sempre sulla mutevolezza del virus), per “beccare” un virus diverso , magari del tutto innocuo (da cui l’asintomaticità). Quindi, anche qui, col solo gene N, si è quasi certi di risultare positivi a qualsiasi particella simil-virale, come spiegano alcuni ricercatori che hanno valutato la cross-reattività dei test tampone:
“…abbiamo trovato che solo uno di loro (il gene RdRP-SARSr-P2) è quasi specifico per il nuovo coronavirus, mentre le altre “sonde” (sequenze geniche) rilevano anche altri tipi di coronavirus. Sotto questo aspetto, i risultati con falsi positivi possono ampliarsi in rapporto al Covid-19”. (Kakhki RK et al, COVID-19 target: A specific target for novel coronavirus detection, Gene Reports 20 (2020) 100740).

Quindi, per concludere, anche se ritengo che non ci sia nessun virus patogeno, è chiaro che, ponendosi dal punto di vista di chi crede a questo super-patogeno SARS-Cov2, data la sua “forza” patogenica, non dovrebbe essere difficile trovare tutti e 3 i geni indicati come costitutivi del virus. 
 
E allora, perché si è deciso che per la positività è sufficiente trovarne 1 solo? 

Palù, diplomatico, afferma che è stato per velocizzare le cose; io, che come Andreotti ritengo che a pensar male si può far peccato ma spesso ci si prende, penso che abbiano fatto questa decisiva modifica perché quando hanno visto che i morti causati dalle terapie sbagliate di Marzo stavano iniziando a scemare, e c’era bisogno di tenere altro il livello di guardia coi positivi, per quanto asintomatici, hanno stabilito una procedura che garantisse di trovare quanti più positivi possibile, per quanto asintomatici, che è quello che è successo e sta continuando a succedere.

Ora, io faccio appello a tutti coloro che, in buona fede, credono al virus super-patogeno: OK, ma non si dovrebbe far sì che tale virus venga rilevato in modo corretto, e senza trucchi?

E a questo proposito, si guardi l’altra affermazione contenuta nel certificato Covid:
“Rilevata positività con valori di CT > 35. Si ricorda che tale condizione, in più del 95% dei casi, non è associata a presenza di infettività.”

Questo significa che l’unico gene rilevato, come se non bastasse la sua aspecificità e cross-reattività, è stati rilevato con un numero di cicli di PCR superiore a 35, il che, a detta di tutti gli esperti seri di PCR, genera risultati non affidabili, e generalmente “spazzatura”. Almeno, in questo laboratorio, hanno scritto che il positivo in questione non è infettivo; ma pensate che ciò venga riportate nelle terroristiche statistiche nazionali?

Dott. Stefano Scoglio
 

 

sabato 19 settembre 2020

censura 2.0. A Bologna impedita la mia conferenza

 

Marcello Pamio

Ieri 29 agosto 2020 proprio nello stesso momento in cui una marea umana (nel silenzio tombale dei media mainstream) si riuniva a Berlino per la imponente manifestazione contro la “Dittatura sanitaria”, mi trovavo a Bologna perché avrei dovuto tenere una conferenza al Bo Etico Vegan Festival.
Manifestazione organizzata dall’amica Marina a cui partecipo volentieri ogni anno da almeno cinque di fila proprio per l’affetto e la stima che ci lega.

La mia relazione è stata volutamente impedita da un gruppo facinoroso, da una squadriglia formata esclusivamente da gay, lesbiche che urlando, sbraitando e offendendo ne hanno impedito lo svolgimento.
Il frutto del contendere non riguardava i nostri amici a quattro zampe (o a due zampe, e lo dico perché non vorrei una denuncia per aver discriminato gli animali a due zampette), ma il bipede chiamato uomo.
Sono stato apostrofato come “fascista”, “omofobo” e “transfobo”, questo ultimo termine, sicuramente un neologismo, mi era del tutto sconosciuto, per cui ringrazio questi giovani indefessi (non è un’offesa, eh?) per avermi fatto crescere culturalmente.

Non perdo tempo a dire che queste offese mi lasciano indifferente, perché ovviamente non vere, e certamente non devo giustificarmi nei confronti di nessuno: sono onesto e coerente con me stesso, e ci metto sempre la faccia.
Tra le cose che più mi hanno contestato è la visione omofoba tradizionale della famiglia (papà, mamma e figlio) non così allargata come vorrebbero, per loro due padri o due madri e figli. Chiedo venia ma non sono così evoluto.
Una coppia omosessuale deve avere riconosciuti tutti i diritti come chiunque altra realtà, ma quando ci sono di mezzo delle piccole creature allora il discorso si fa molto più delicato e complesso!

Ma per loro poco importa se la natura non lo contempli: l’uomo deve essere libero di fare quello che vuole. Per cui se due uomini vogliono un figlio non devono far altro che pagare una povera ragazza che per disperazione affitta il proprio utero per nove mesi. Gran bella libertà, complimenti.
Due donne invece devono prendere lo sperma congelato di un uomo da qualche banca del seme, e poi farselo impiantare in tuba.
La tuba ricordo essere il luogo d’incontro, dove avviene la magia della fecondazione, dove l’OVULO (il femminile) SCEGLIE LO SPERMATOZOO giusto (il maschile), quello la cui vibrazione è perfetta.

La narrazione ufficiale vorrebbe farci credere che è lo spermatozoo più veloce a vincere la corsa, come se fosse una semplice gara, perché nel loro paradigma la vita è competizione! Invece è la danza della Vita: un momento di pura magia, che dura anche ventiquattr’ore nelle quali l’ovulo roteando ed emettendo lampi di luce (biofotoni) sembra proprio danzare, con la finalità di scegliere (o anche no) lo spermatozoo.

Già da questi primi istanti si dovrebbe capire che la Vita si erge dalla fusione/unione del maschile con il femminile. Mi dispiace dirvelo, ma con due “principi” femminili o due “principi” maschili LA VITA NON SI SVILUPPA, né oggi, né mai. Mettetevelo dentro il cervello: potete urlare per impedire le riunioni, potete far saltare le conferenze, ma i risultati delle vostre azioni andranno contro di voi e contro la Vita.
Fa tristezza poi aver visto che tra le persone che più mi hanno attaccato e contestato c’è stato un medico (forse perché ha la figlia lesbica). Attenzione non un medico di famiglia qualunque, ma vegano e soprattutto animalista, quindi in teoria una persona sensibile e aperta mentalmente.
Qualunque medico che parli per esempio di aborto dovrebbe prima riprendere in mano il giuramento di Ippocrate: “Primum non nocere”. “Mi asterrò dal recar danno e offesa. Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo”.
Così tanto per ricordare, tralasciando il resto per pura decenza d’animo nei suoi confronti.

Concludo questo sfogo ringraziando Marina che da ben otto anni, con tutte le difficoltà del caso, organizza un evento importante a Bologna. Grazie per l’invito e per aver sempre avuto fiducia nella mia persona, per aver cercato in ogni modo di far ragionare gli animi feriti, ma chi osserva la realtà con gli occhiali neri dei pregiudizi e della rabbia non può vedere la vita per quella che è, ma solo quello che vuole vedere. D’altronde il Rifugio Alma Libre specifica chiaramente che “noi antispecistx, frocie, lelle e trans non accettiamo nessun confronto pacifico con certa gente di merda”. Capito l’antifona e l'amore per il prossimo?

L’amarezza è doppia perché quando si pensa ai giovani che si fanno in quattro per difendere giustamente i diritti degli animali, degli esseri più indifesi, e nella realtà si vede che sono più aggressivi e cattivi di tanta gente, beh questo fa riflettere.
Senza saperlo si comportano esattamente come quel Sistema che massacra gli animali; quel Sistema che loro stessi combattono. Inconsapevolmente si comportano come nel fascismo quando impedivano le conferenze non gradite al regime...

Ringrazio infine tutte le persone che sono arrivate anche da lontano per ascoltare quello che avevo da dire sul delicatissimo momento storico che stiamo vivendo, il “periodo del corona”, e sulle possibili vie di uscita, ma per qualcuno queste cose non si dovevano dire: l’ordine alla “manovalanza” era infatti di impedire la conferenza con ogni mezzo…
Nonostante tutto ringrazio anche chi mi ha attaccato perché così facendo mi hanno dato ancor più forza e linfa vitale per andare avanti!

fonte: DISINFORMAZIONE

domenica 23 agosto 2020

Beppe Grillo, il profeta del postumano-disumano - Darwinismo alla rovescia: da evoluzione a involuzione


Con un mio intervento video alla conferenza sul 5G
BEPPE GRILLO, IL PROFETA DEL POSTUMANO-DISUMANO
Darwinismo alla rovescia: da evoluzione a involuzione

https://youtu.be/hTrYHK6aJ90  Fulvio Grimaldi sul 5G a Trevignano. Chiedo scusa per la scarsa qualità di una ripresa improvvisata.
Feriae Augusti
Scrivo questo nella giornata della Festa dell’Assunta. Quella che il popolo, nella sua memoria inconscia, ma collettiva e incancellabile, insiste a chiamare “Ferragosto”, confermando trattarsi della Feriae Augusti, quella di ben 15 giorni di vacanze, con cui l’imperatore e il popolo celebravano la fine del raccolto, in onore di Canso, dio della terra e della fertilità. Terra e fertilità sono scomparse, la vacanza è rimasta, anche se ora viene severamente redarguita e, addirittura, tamponescamente punita, per coloro che se la sono concessa, magari in Spagna, o Croazia, o Grecia, magari avviluppati con sabbia o acqua su qualche spiaggia. Dopo i vecchi, rinserrati a estinguersi in casa, ora tocca ai giovani che ancora si muovono.
Teletrasporto
Il raggiro, sulla base del quale ci si accanisce contro quando esercitiamo null’altro che il nostro diritto a vivere, si avvale del dogma, cioè dell’unico pensiero ammesso. La nuova campagna terroristica, basata sul nulla, è di una evidenza raggelante, perfino sotto la canicola agostana. In questa giornata di mezzo agosto si appaia all’altro dogma, quello della venerazione di una signora, ingravidata a insaputa sua, del legittimo partner e  di chiunque la frequentasse, risucchiata in cielo con armi a bagagli, a sfida divina della gravità. Impresa riuscita poi solo al Capitano Kirk dell’ ”Enteprise” in Star Trek.
Era il “teletrasporto” da cabina telefonica a cabina telefonica, pallida imitazione tecnologica di quanto capitato alla Madonna, quando, accompagnata da pippinai di puttini dal vago segno pedofilo, finiva, per disposizione di PioXII, in un cielo deputato a contenere, nella sua immensità, accanto a miliardi di corpi celesti, qualche milione di miliardi di esseri umani. Purchè cattolici, non peccaminosi, pentiti, o fruitori di esose indulgenze. Ci si dovrebbe chiedere come si troverebbe la povera Madonna, tutta testa ampiamente chiomata, busto, arti superiori e inferiori, apparato gastrointestinale, con le relative esigenze fisico-igieniche, tra un padreterno, un figliolo, uno spirito santo e trilioni di anime trapassate, tutte puro spirito, viventi nell’estasi dell’ineffabile, pure tutto spirito.
Grillo e la Madonna
Cosa c’entra tutto questo con l’appassionata perorazione per il 5G che Beppe Grillo, da bravo emissario dei signori del digitale, finalmente sceso in rete, denudatosi da solo a forza di orgasmi piddini, come l’imperatore della fiaba, ha espresso sul suo blog alla vigilia della festa dell’assunzione? Tanto più che, mentre il dogma di papa Pacelli celebra un corpo che, a dispetto della caducità di tutte le cose e del “polvere eravate e polvere ritornerete” se ne parte, con tanto di pelle e manti azzurri, verso i cieli e si manterrà corporalmente integro per l’eternità, lui del corpo celebra il disfacimento elettromagnetico e la resurrezione digitale. 
Dogma uguale imbroglio

C’entra. Intano ci troviamo davanti a due imbrogli, uno che ha retto per due millenni a forza di governare nascita e morte e promettere eterna dannazione, o eterna salvezza; l’altro, più laico e terreno, che si ripromette di durare anche di più, governando la scelta tra dannazione della morte e salvezza del vaccino. Chi non ci stava era eretico e finiva sul rogo e nella damnatio memoriae. Chi non ci sta è negazionista, finisce alla colonna infame e nella damnatio Burionis ac mediorum.
5G, venite adoremus
E’ in questo nuovo Zeitgeist che si è tempestivamente inserito Beppe Grillo con il suo atto di fede, di amore e di servizio per il 5G, possibilmente cinese. Lo ha compiuto in perfetta contemporaneità e sintonia con la disgregazione/sputtanamento, pure da lui originariamente pensati e ora gestiti, del cucuzzaro parlamentare e, in gran parte, amministrativo, entrambi prodotti da un astuto quanto dissennato processo elettorale di ‘ndò coglio, coglio, del Movimento 5 Stelle. Ecco il grillo ignaro a cui, come racconta un acuto entomologo, Andrea Cecchi, un perfido parassita, il verme nematomorfo, innesta la sua larva. Questa ha bisogno di acqua, ma il grillo vive sulla terra. Così la larva penetra nel cervello del grillo e lo zombifica al punto da farlo precipitare nella prima acqua a disposizione, dove annega e muore. Bella metafora se pensiamo al Grillo, al Movimento, ai signori del 5G/vaccino, tipo il nematomorfo Bill Gates. Eccovi il peana al 5G.


Iniettando il suo veleno digitale, al quale possiamo anche attribuire l’apparente dissennatezza di una organizzazione tutta digitale e “antifisica” del Movimento, senza corpi ed assemblee, in uno dei due corni del fenomeno epocale in corso, il guro per niente comico di Sant’Ilario ha dato il contributo richiestogli. Che era quello di schierare i suoi followers a sostegno del virtuale, digitale e decorporizzato, come si prefigura nell’apoteosi del 5G. Velocissima, globale e cosmica connessione di quinta generazione, integrativa, sinergica e complementare all’altro corno, l’Operazione Coronavirus. Senza che qualcuno ponga sconvenienti intralci relativi a rischi sanitari, fantasiosamente denunciati da centinaia di scienziati e già subiti da milioni di persone e senza che si tiri ancora fuori l’obsoleto principio di precauzione.
La testa, il dilemma, ha due corni
Come ho cercato di spiegare nel mio intervento al convegno 5G tenutosi a Trevignano, quei due corni escono dalla stessa testa. Testa bicorne sotto alla quale si può immaginare il piede biforcuto, con il che non si fatica a riconoscerla nella sua classica iconografia. Non più anticristiano, nel senso di Lucifero, portatore di luce (ragione), ma laico, tecnologico, digitale, antiumano, nel senso di demonio, spegnitore della luce, morfologicamente un po’ diverso.  
 Il leader del Movimento 5 Stelle
 
Verso l’uomo-macchina
Credo che ormai sia chiaro a molti (certamente al 1,3 milioni di manifestanti di Berlino) come il Covid19 stia al digitale 5G e al vaccino che, secondo l’Agenda ID20-20 dei signori di Davos, dovrebbe digitalizzare 7,3 miliardi di esseri umani (e fortunato il bassotto Ernesto che, insieme ai suoi simili per ora la scampa), come al treno sta la locomotiva (nel degrado della lingua oggi “motrice”). Col Covid abbiamo imparato a farci incarcerare a casa, a comunicare, lavorare, studiare, curarci, copulare (si fa per dire) via macchine al coltan e al litio, a stare isolati, distanti e diffidenti, a coprirci quattro quinti della faccia (secondo il Dr. Fauci, nemico di Trump, anche gli occhi con gli occhialetti), a stare lontani dai figli, a far stare lontani i figli dai figli degli altri. A entrare in sintono e sincrono con la macchina, a non poter esistere senza macchina e, dunque, a diventare macchina.

Molte cose ci hanno preparato alla bisogna, prima che Grillo allestisse la cerimonia finale. A forza di automatismi ed elettronicismi, ci siamo parzialmente atrofizzati. Chi gira più la manovella del finestrino, chi digita più i numeri nella rotella del telefono, chi muove più le gambe per andare a trovare l’amico, il nonno, chi, fra poco, guida ancora una macchina, al massimo un monopattino. Pochi ancora fanno i piani per arrivare su, in casa. Non ingobbiti su degli schermi per meno di 15 minuti al giorno, i nostri giovani passeranno dalla forma Prassitele a quella Andreotti. Ci servirà solo un grande dito indice, per spingere bottoni. Finchè non basterà uno sguardo. O il pensiero.

Darwinismo testacoda
E’ darwinismo alla rovescia, ben studiato e oleato. Con l’alternativa moderna di non farci retrocedere alla bestia, ma alla macchina. Proponendosi di formare dominanti globali, la tribù di Silicon Valley non fa avvicinare i propri figli al computer e la tribù dei vaccinari (spesso coincidono e entrambe coltivano il millenarismo del Talmud) non vaccina la sua prole. Sono la razza che pensa, decide, ordina. Tu esegui, per tutto il resto hai perso coscienza, conoscenza e facoltà.
Tutto sommato, l’umanità non se l’è vista troppo bene. Faticato per decine di migliaia di anni per uscire dalle caverne a schiena dritta e fronte ampia, per capire e farsi capire non solo a grugniti, per mettere per iscritto pensieri su tavolette di argilla, per muovere se stessa e le sue cose su ruote, tutto sempre con sforzo collettivo e di collaborazione, si ritrova a iniziare, esseri soli tra soli, rintanati in case come nelle caverne, su banchi scolastici isolati e su rotelle. Con il peggio che verrà dopo.
Tribù o impero
Qualche migliaio di anni come tribù autorganizzata e autodeterminata. Struttura orizzontale. Poi regni, imperi, satrapie, troni. Verticalissimi, appuntiti. Tutti inevitabilmente costruiti e retti su un impasto di sangue versato e di ossa spezzate. Il richiamo della tribù riusciva a volte a spezzare l’incanto e, dopo mezzo millennio, ci furono da noi i liberi Comuni e, dopo altri secoli, qualche repubblica e, quanto meno, la libertà del pensiero e della creazione. Raggiunse l’apice il pensiero tribale, poi nazionale, che i globalisti, che ne sono terrorizzati, ovviamente diffamano quanto possono, nei due secoli precedenti al nostro, tanto da riuscire ad arginare, almeno in Europa, i nuovi totalitarismi.
Oggi ci risiamo, l’eterna lotta tra i pochi disumani e i tanti umani da rendere subumani, o, come si dice meno bene, transumani, ci impone nuovi sovrani assoluti e sanguinari. Quelli del vaccino per l’ingegneria genetica, quelli del digitale, per l’ingegneria psicofisica. Con il 5G che, perfezionando il lavoro di WI-FI, 3G, 4G, completa la nostra distruzione biologica e il nostro annientamento cerebrale.


Non è detta l’ultima parola. Lo smascheramento di questi complottisti è iniziato. Leonardo da Vinci ci ricordava, contro tutte le baggianate catechesiche, che l’anima risiede nel cervello. E il cervello e il re del corpo.  Non c’è dubbio che sia così. Tanto è vero che i monoteismi non hanno mai cessato di prendersela con i corpi e con la loro congiunzione. Oggi, infettando e manipolando il cervello, rimuovendo dalla scena il corpo, anzi rendendolo un pericolo per sé e per gli altri, questi puntano alla nostra anima. Proprio come quegli altri spuntati duemila anni fa. Si tratta, ancora una volta, di difendere, col corpo, l’anima. E viceversa.

fonte: FULVIO GRIMALDI