CRISTO MORTO - ANDREA MANTEGNA

venerdì 3 aprile 2015

la prima volta di Irina



- Piercing al clitoride... e’ un problema?
Irina le poso’ le mani all’interno delle cosce e le apri’ un po’ di piu’.
- Assolutamente no. Tutto meno che un problema. Sara’ anche piu’ eccitante.
Avvicino’ dolcemente due dita e la apri’. Il sesso di Vlada era color rosa chiaro, come quello di quasi tutte le bionde naturali, ed aveva le piccole labbra sporgenti. Aperte avevano l’aspetto di un’orchidea.
- Non lo hai mai visto, vero?
Irina scosse la testa.
- Non ci crederai, ma e’ cosi’. Finora sono stata solo con uomini e nessuno di loro aveva il piercing sul glande.
Non riusciva a credere quanto fosse morbida e setosa… come i petali di un fiore, appunto.
Vlada si mise una mano tra le gambe e comincio’ a toccarsi.
- Non lo faccio con una donna da una settimana, ti avverto.
-Ohhhh -, disse Irina quasi canzonandola. - Un’intera settimana!
- Una settimana per me e’ come un mese per chiunque altra… ormai ho dovuto rassegnarmi a questa ninfomania saffica. Ho anche un giocattolo, lo vuoi provare? - E tiro’ fuori dal cassetto del como' un grosso fallo in lattice, di quelli doppi, in grado di soddisfare due donne contemporaneamente. Era veramente enorme e Irina capi’ perche’, ormai, Vlada con gli uomini non provasse piu’ alcun piacere. Impossibile trovare qualcuno che fosse stato cosi’ dotato.
- Mi sa che avremo bisogno di un po’ di lubrificante per farlo entrare -, aggiunse Vlada incurante dello stupore della sua compagna di letto.
- Lubrificante? Ma io sono gia’ bagnata.
Vlada si tiro’ su, le getto’ le braccia al collo e le premette i grandi seni nudi contro i suoi che, al confronto, sembravano quelli di una bimba. Premette la bocca sulla sua e le spinse la lingua dentro. Le morse la lingua piano e mormoro’ - Non basta… ce ne vuole ancora… di lubrificante.
Allora Irina capi’. Vlada torno a stendersi sul letto e spalanco’ le gambe pregustando il piacere che avrebbe ricevuto. Poi aggiunse:
- Adesso fai con me quello che gli uomini fanno con te. Anzi, fai quello che tu vorresti che gli uomini ti facessero.
“Giusto. Certo”, penso’ Irina. Riapri’ le labbra di Vlada con le dita, ma le scappo’ da ridere.
- Non ho la minima idea di quello che sto facendo.
- Devi solo baciarmi. Solo che devi baciarmi li’. Un semplice bacio.
- Un semplice bacio… -, ripete’ Irina, e poso’ la bocca su quel fiore rosato.
Aveva sognato di farlo fin dal primo momento che l’aveva incontrata, e adesso che sentiva il suo sapore acidulo sulla lingua, inspirava il suo odore cosi’ erotico, sentiva la sfera del suo piercing e il suo clitoride gonfiarsi tra le sue labbra, penso’: “Sono lesbica. Ormai non ho piu’ dubbi. Mi piacciono le donne!”. Se necessario ci sarebbe stata anche per un’ora fra le cosce di Vlada, a leccarla, e sarebbe stata la migliore ora della sua vita. “Non si torna indietro, adesso. Si va solo avanti”, penso’.
Vlada sollevo’ i fianchi e lei le spinse tutta la lingua nella vagina.

fonte: chiara-di-notte.blogspot.it

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