CRISTO MORTO - ANDREA MANTEGNA

lunedì 6 gennaio 2014

omicidio Tenco - i mandanti: P2, Sifar, marsigliesi



di luigitenco60s

L'OMICIDIO POLITICO DI LUIGI TENCO: 27 GENNAIO 1967
SCOPPIA LO SCANDALO DEL SIFAR: 31 GENNAIO 1967
LE DUE COSE, SONO LEGATE....ANDIAMO A SCOPRIRE IL PERCHE' !!
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Prima di cominciare ad affrontare l'argomento in assoluto più delicato e più controverso riguardante l'omicidio di Luigi Tenco, desidero tranquillizzarvi su un "punto" che credo abbia fatto stare in ansia tutti voi: Luigi Tenco non era una spia.
Possiamo dunque cominciare: ve la ricordate la lettera scritta a Nanni Ricordi? No? Riprendiamola in mano un secondo:


Mitt. Luigi D.Tenco
Genova, 8/8/60
Egregio Dott. Nanni Ricordi
presso S.p.a Ricordi & C.
Sezione Dischi
Via Berchet 2, Milano

Ho ricevuto comunicazione dal Dott. Crepax del fatto che, essendo ormai uscito il Long-Playing riassuntivo della produzione annuale, comprendente l'incisione di "Quando", cade automaticamente ogni possibilità di discussione circa l'acquisto del disco stesso da parte della S.E.F.I.

Quindi mi rivolgo a Lei, pregandola di scusare il disturbo che Le arreco a causa di questa incisione, onde essere compreso nel mio desiderio di non comparire su alcun disco con il mio nome anagrafico ( escludendo il 33 giri di cui sopra sia perchè già in vendita, sia perchè non credo estremamente commerciabile ); desiderio che, per ragioni di cui io stesso non conosco la natura precisa, mancai di esprimere in tempo utile.

Essendo io iscritto alla Facoltà di Scienze Politiche da due anni e ciò che piu' importa, ad un partito politico ( per l'esattezza il P.S.I. ) nella cui direzione sono candidato ad assumere incarichi di una certa responsabilità......

Fermiamoci qui.....

Per 42 anni, abbiamo ignorato totalmente che Luigi Tenco era si un'artista straordinario e versatile, ma in quanto "poliedrico", aveva mille interessi e passioni. Ora nel decifrare "il Caso Tenco", cos'è stato sottovalutato?

Ve lo dico io: è stato sottovalutato IL RUOLO DI LUIGI TENCO ALL'INTERNO DELLA NOSTRA POLITICA ITALIANA.

Per noi è sempre stato UN CANTAUTORE STRAORDINARIO, un uomo sensibile....e basta! No, non è cosi Luigi Tenco era anche politicamente impegnato e la riprova sta in questo stralcio di lettera dove lui stesso ammette di non voler comparire col suo nome e cognome nei dischi perchè in procinto di entrare nella DIRIGENZA DI UN IMPORTANTISSIMO PARTITO POLITICO, IL PSI.

Dunque politicamente parlando, Luigi Tenco non stava per diventare un semplice "sostenitore" politico, stava per ricoprire un "ruolo" di comando, di dirigenza all'interno DEL PARTITO CHE SAREBBE DIVENTATO "DI MAGGIORANZA" da li a venire.
Il PSI per chi non conoscesse la storia politica di quegli anni, ricopriva un ruolo predominante. Chi conosce la politica conosce il ruolo della DC E del PSI, ricorda il compromesso storico **.... è vero o non è vero?
** Il compromesso storico fu il nome comune con cui si indica la proposta fatta dal neo-segretario del Partito Comunista Italiano Enrico Berlinguer alla Democrazia Cristiana per una proficua collaborazione di governo (aperta anche alle altre forze democratiche) e interrompere così la cosiddetta conventio ad excludendum del secondo partito italiano dal governo e mettere al riparo la democrazia italiana da pericoli di involuzione autoritaria e dalla strategia della tensione che insanguinava il paese dal 1969.

Qualcuno sostiene che ad un certo punto lui si avvicinò al PCI ma a riguardo non ci sono prove, solo voci. Anche Dalida in un'intervista al settimanale OGGI del 1987, prima di morire disse: "Luigi mi disse che nel 1964 abbandonò il partito comunista...perchè diceva che i rossi si erano completamente sbiaditi".

Come vedete ragazzi, LUIGI viveva di politica, respirava la politica, credeva nella politica ( purtroppo per lui gli andò male ).

Se dunque, pur non avendo PROVE ma solo voci "di corridoio" il ruolo di dirigenza NEL PSI "saltò" per via dell' avvicinamento al PCI ( che secondo le voci lasciò nel 1964 ), IL PSI SI RIPRESENTO' QUASI SUBITO NELLA VITA DI LUIGI TENCO.

In che modo? Semplice. Io non sono un esperto di politica ma BASTA SOLO INCASTRARE I TASSELLI CON LOGICA.

Chi era al GOVERNO NEL 1965 QUANDO LUIGI PARTI' PER L'ARGENTINA? ( http://luigitenco60s.forumfree.net/?t=16199448 )

FONTE GOVERNO.IT

II Governo Moro (22.07.1964 - 23.02.1966)

Coalizione politica DC- PSI - PSDI - PRI

IV Legislatura

Presidente del Consiglio
Aldo Moro

Vicepresidente del Consiglio
Pietro Nenni

sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri
Angelo Salizzoni

Fonte: Camera dei deputati

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Notate niente? IL PSI ERA AL GOVERNO QUANDO LUIGI TENCO NEL DICEMBRE DEL 1965 PARTI PER L'ARGENTINA **.

** apriamo una parentesi molto importante ai fini della comprensione di quanto sto dicendo ( post tratto dal mio sito riguardo l'Argentina ):

Nel 1965 Luigi Tenco si trova sotto le armi. Nel Dicembre dello stesso anno parte, va a Buones Aires per partecipare come ospite ad una trasmissione televisiva ( "Casinò Philips" ) dove canterà la sua "Ho capito che ti amo", diventata sigla di una famosa telenovelas Argentina. Con lui andò in Argentina il suo "amico" Reverberi
Molti giornali in Argentina parlarono di quell'evento quindi Luigi partecipò davvero a quella trasmissione. Quello che piuttosto mi fa riflettere è che ci sono delle anomalie anche ABBASTANZA "pesanti" che ruotano intorno alla vicenda.
Così Gianfranco Reverberi rievocò l'episodio a Renzo Parodi: "Telefonai all'impresario argentino che aveva organizzato il tutto. Che facciamo? Rinunciamo?".
L'impresario supplicò di partire: -No, no, venite lo stesso. Semmai facciamo le riprese in aeroporto, risalite sull'aereo e tornate in Italia. Se la gente qui non lo vede, ci sfascia la Tivù".
Quindi, per presentarlo al pubblico argentino e dimostrare che esisteva veramente, Tenco venne invitato per l'ultima puntata del serial; la televisione aveva pensato di fare una sorpresa all'interprete femminile dello sceneggiato, facendo arrivare Luigi a Buenos Aires per cantare dal vivo la sua canzone.
C'era però un problema: Tenco era sotto le armi, e non poteva espatriare. Le autorità militari fecero capire che avrebbero chiuso un occhio, ma di restituire il passaporto neanche a parlarne. E senza passaporto, Tenco non avrebbe potuto varcare la dogana argentina.
Tenco partì, accompagnato dallo stesso Reverberi, e all'aeroporto trovò ad accoglierlo una folla in delirio che sfondò le transenne, lo prese di peso e lo portò in trionfo oltre i controlli di frontiera; persino i doganieri si unirono alla festa.
Ecco la pesante anomalia: Tenco è militare, il passaporto è in mano all'esercito, come fece i controlli all'aereoporto? Riguardo l'evento "l'amico" Reverberi ha sempre minimizzato la questione adducendo GIUSTIFICAZIONI TRABALLANTI e poco CREDIBILI, "risolvendo" il problema della dogana con lo sfondamento delle transenne da parte della folla in delirio che lo porta in trionfo di fatto EVITANDO I CONTROLLI.

Il sig. Reverberi dimentica che non esiste solo IL CHECK-OUT ( Buones Aires ) ma c'e' anche il CHECK-IN ( Roma? ) e li la folla in delirio non ci stava. Perchè tacere che a Luigi venne concessa una dispensa speciale? Cosa ci sarebbe di male a dirlo invece di INVENTARSI DI SANA PIANTA che LUIGI E' PARTITO SENZA PERMESSO PER ESPATRIARE? IL CHECK-IN E' OBBLIGATORIO e non credo VISTO CHE IL PASSAPORTO ERA IN MANO ALLA CASERMA DI APPARTENENZA che abbiano imbarcato LUIGI TENCO previa esibizione della PATENTE.

Reverberi dice che l'impresario chiamò per dire che DOVEVANO ASSOLUTAMENTE PARTIRE e che non si poteva rimandare ( il che è anomalò perchè SE UNO IL PASSAPORTO NON CE L'HA, NON CE L'HA, e quindi non si doveva neanche "organizzare" la serata....SE E' STATA ORGANIZZATA, EVIDENTEMENTE E' PERCHE' LUIGI SAREBBE POTUTO PARTIRE ( CON DISPENSA SPECIALE ) ). Reverberi afferma altresi' che il comando militare disse CHE AVREBBERO CHIUSO UN OCCHIO ( ??????? ) RIGUARDO L'ESPATRIO ( ?????????????????????? ) MA IL PASSAPORTO NEANCHE A PARLARNE. Dunque a quanto ci dice Reverberi, vien da pensare che LE AUTORITA' MILITARI lasciarono partire SENZA LICENZA un proprio soldato "chiudendo un occhio" sulla cosa ( IMPOSSIBILE ), che Luigi si presentò in aereoporto SENZA PASSAPORTO E SENZA NIENTE, effettuò IL CHECK-IN ( a Roma? ) sulla "parola", ed arrivati in Argentina, ci pensò LA FOLLA IN DELIRIO A SFONDARE LE TRANSENNE, A PORTARE LUIGI IN TRIONFO di fatto facendogli "evitare" i controlli.

Nel mondo della musica non era inusuale concedere delle dispense speciali ai cantanti ( come ad esempio Celentano quando andò in Germania a cantare ), ma con Tenco, è stato necessario inventarsi DELLE MENZOGNE COLOSSALI piuttosto che ammettere la presenza di una dispensa speciale.

E allora il "cerchio si stringe":

1 - Come effettuò il Check-in a Roma visto che la folla sfonda tutto di Buones Aires non c'era?
2 - Perchè il militare Tenco non fu sottoposto a "processo militare" per l'assenza ingiustificata di 10 giorni?
3 - Perchè nel 2007...l'Avvocato Di Stefano pubblicò quest'articolo BOMBA ( di depistaggio ) riguardo Tenco e l'Argentina ( tra poco lo leggerete ) ??

E' normale "scappare" dalla caserma, andarsene in Argentina 10 giorni senza documenti e tornare a casa con l'esercito italiano che non batte ciglio???
O forse "la folla sfonda tutto" è stata solo una "copertura" per qualcosa di più delicato ed importante? Parrebbe di si.

Mi rendo conto che addentrarsi nel Caso Tenco cosi a freddo....e sentir parlare di "complotto" può far venire piu' di qualche ragionevole dubbio a qualcuno ma ad onor del vero, L'UOMO E' SOLITO COMETTERE ERRORI PRESTO O TARDI e cosi fu infatti.

IL DEPISTAGGIO DELL'AVVOCATO DI SADDAM HUSSEIN ? GIOVANNI DI STEFANO

( TRATTO DA UN POST LUIGI TENCO 60'S ? LA VERDE ISOLA )

INTRO:
Dal Blog di Paolo Franceschetti:

Ci sono molte tecniche atte a depistare le indagini, a seconda della situazione si utilizza quella che si ritiene più idonea. Una tecnica ottima, usata spesso, consiste nel "bruciare" in anticipo una pista investigativa che, se seguita, potrebbe risultare pericolosa.
Questa tecnica consiste nel rivolgersi ad un soggetto "amico", ovvero un depistatore, e chiedergli (o ordinargli se fa parte di una organizzazione gerarchica) di affermare come vere cose assolutamente false. Tra le varie cose che il soggetto afferma una sola è vera, proprio quella che si vuole non sia oggetto di indagine. Poiché il soggetto ha affermato, per la maggior parte, delle cose false, anche la notizia vera è così assolutamente screditata e, nella sostanza, "bruciata".

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Sin dalla sua comparsa, questo articolo che adesso leggerete non mi convinse, c'era qualcosa di "strano" in questa rivelazione, COSI FORTE ed allo stesso tempo COSI IGNORATA DAI MEDIA.

Ma perchè questa notizia FU "PUBBLICATA" in sordina da un piccolo quotidiano?

Perchè FU ignorata? Chi si voleva "colpire" con quest'articolo? I MEDIA in generale o CHI STAVA INDAGANDO? Coinvolgendo solo quest'ultimi, sarebbe stato facile per loro rintracciare la notizia "data" in sordina e ciò sarebbe stato "ottimale" perchè non si sarebbero "ALLARMATI" I MEDIA CHE CONTANO.

D'ALTRONDE LO SCOPO NON ERA QUELLO DI SUSCITARE "CLAMORE" A LIVELLO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE FACENDO SCOPPIARE UN GRANDE SCANDALO ma solo "deviare" gli intenti degli addetti ai lavori.

Come mai LUIGI TENCO 60'S - LA VERDE ISOLA - FU L'UNICA IN ASSOLUTO A riportare LA NOTIZIA diffusa su WWW.ILPIAVE.IT? Semplicemente perchè appartenendo alla "nicchia" di quelli che stavano studiando seriamente il Caso Tenco, "intercettò" subito la notizia e la diffuse il giorno dopo.

Avevo già intuito "l'obiettivo" dell'articolo sotto riportato ma non era ancora arrivato il momento di parlarvene. L'ho inserito soltanto in data odierna tra gli ELEMENTI EXTRA abbinati alle PROVE DELL'OMICIDIO ma e' ONLINE QUI SUL NOSTRO SITO ADDIRITTURA DAL MAGGIO DEL 2007!!!!!

Che quello di Luigi Tenco sia stato un omicidio l'abbiamo dimostrato ma L'ARTICOLO CHE LEGGERETE "LO CONFERMA" ULTERIORMENTE: un suicidio, PER QUANTO DISCUSSO, NON può "GENERARE" UNA RIVELAZIONE DI QUELLA PORTATA.

L'articolo che state per leggere, ha una collocazione "temporale" tale da poterlo definire un'intelligente "mossa" di scacchi.

Ed ora qui tenterò di spiegarvi i motivi.

Prima dell'uscita di quest'articolo infatti SEGNALIAMO due importanti tappe:

LO SPETTACOLO "TENCO A TEMPO DI TANGO" di Carlo Lucarelli. Carlo nel suo spettacolo, MOLTO ASTUTAMENTE per finzione, manda UN'INVESTIGATORE in ARGENTINA per indagare su questo suicidio SEMPRE MENO CREDIBILE. Perchè proprio in ARGENTINA E PER FINZIONE? Che messaggio davvero voleva trasmettere "tra le righe" CARLO LUCARELLI con il suo spettacolo? E a chi era rivolto soprattutto? ( ALFIERE IN G2 che si avvicina al RE "NERO" )

Passa un po' di tempo....e ALDO FEGATELLI COLONNA, pubblica un articolo molto forte DATATO GENNAIO 2007 "in linea" con lo spettacolo di Lucarelli. ALDO FEGATELLI COLONNA, cita l'Argentina delineando "LA FORMA" di questa misteriosa morte SEMPRE MENO MITOLOGICA ( suicidio ) E DAI CONTORNI SEMPRE MENO "OSCURI" E adesso finalmente PALPABILI ( OMICIDIO ). ( IL RE "NERO" CHE SI TROVAVA SOLO L'ALFIERE "DI FRONTE", si ritrova ANCHE IL "RE BIANCO" ( LA VERITA' ) "ALLE CALCAGNE"....e viene accerchiato )

Cosa accade a questo punto?

Accade che nel Maggio del 2007....viene pubblicato quest'articolo: LE RIVELAZIONI SUL CASO TENCO DELL'AVVOCATO GIOVANNI DI STEFANO, LEGALE DELL'ORMAI DEFUNTO SADDAM HUSSEIN.

Leggiamolo insieme applicando la chiave di "interpretazione" DI PAOLO FRANCESCHETTI:

IMPORTANTE RIVELAZIONE DELL'AVVOCATO GIOVANNI DI STEFANO,( LEGALE DELL'EX RAIS SADDAM HUSSEIN, AVVOCATO DI Slobodan Milosevic E CHE ULTIMAMENTE HA ACCETTATO UN INCARICO DA PARTE DELL'ATTUALE AMMINISTRAZIONE BUSH ) RIGUARDO IL CASO TENCO:

Chi segue il mio diario (www.studiolegaleinternazionale.com) sa che ho già scritto a riguardo di Luigi Tenco. C'è un grande mistero intorno alla sua morte e di sicuro, io sono a conoscenza di una certa informazione. Tenco era impulsivo e propenso a decisioni repentine. Per esempio, nel 1963, ruppe ogni relazione con il grande Gino Paoli a causa di una cotta presa per l'attrice Stefania Sandrelli, il grande amore di Paoli.

Non si parlarono più fino alla morte. E quando fu bocciato all'esame di geometria, invece di ripassare, decise di cambiare materia. E' questo lo spirito dell'uomo che si dice SI SIA SUICIDATO.
Nel 1965, decise ad un tratto di "abbandonare gli studi" e si arruolò nell'esercito.

Così partì, il 7 gennaio, per Firenze. Nel dicembre dello stesso anno, parte per l'Argentina ed è ricevuto dal Presidente Arturo Umberto Illia.

La domanda che s'impone è come mai Tenco (e perché) ebbe il permesso di partire per l'Argentina, o per altrove, essendo una recluta nell'esercito.

C'è la prova che il Presidente dell'Italia, allora Giuseppe Saragat, gli concesse con il consenso del Primo Ministro Aldo Moro "una dispensa speciale".

Indubbiamente, Tenco portava un messaggio da parte di Aldo Moro ai militari argentini che in seguito presero il controllo del paese rovesciando Illia. E il paese che fornì la tecnologia strategica, le armi, e i soldi per il colpo di stato fu l'Italia.

Così, il Procedimento Gladio esordì per assistere i militari argentini a rovesciare un Presidente eletto democraticamente e Tenco fu il messagero. Illia fu deposto e sostituito dalla Giunta Rivoluzionaria: Pascual Angel Pistarini, Benigno Ignacio Marcelino Varela Bernadou e Adolfo Teodoro Alvarez Melendi.

Il 28 giugno 1966, il Generale Juan Carlos Ongania fu proclamato Presidente de facto. Il Presidente italiano, Saragat, e il Primo Ministro Aldo Moro utilizzarono Tenco come messaggero per informare la giunta militare argentina che l'Italia, paese membro della NATO, avrebbe dato, non soltanto un "aiuto", ma non sarebbe intervenuta nella destituzione d'Illia.

La missione fu affidata a Tenco con un permesso di dieci giorni per viaggiare. Fu questo fatto, e nient'altro, che le Brigate Rosse scoprirono durante le interrogazioni di Aldo Moro e che li portò ad assassinare il Primo Ministro. Tenco non si suicidò nel gennaio del 1967, ma egli fu "suicidato" quando, in un eccesso d'ira, minacciò di denunciare Aldo Moro, il quale fu trucidato qualche anno dopo dalle Brigate Rosse.
Firmato
Avvocato Giovanni Di Stefano
ARTICOLO DEL 10 MAGGIO 2007

English Version: Those that follow my diary will know that I have written about Tenco before. There is more than some mystery surrounding his death and of course I am more than privy to certain information. Tenco was a man of instinct and immediate decision. In 1963 for example he broke of all relations with the great Gino Paoli over an absurd flirt that Tenco had with the actress Stefania Sandrelli who was the love of Gino Paoli's life. They never spoke again to the day that Tenco died. When he failed his exams for geometry rather than resit he took another subject. This was the spirit of the man that would ultimately, they say, committ suicide. In 1965 he simply 'gave up his studies' and decided to join the Italian Army as a conscript and on the 7th January left for Florence. In December of that same year he left for Argentina and was received by the then President Arturo Umberto Illia. The question remains how Tenco (and why) he was allowed to travel to Argentina or anywhere for that matter whilst he was a conscript in the Italian Army. There is evidence that the Italian President then Giuseppe Saragat granted a 'special dispensation' with the approval of the then Prime Minister Aldo Moro. Without doubt Tenco was carrying a message from Aldo Moro to the Argentine Military who shortly thereafter took control of Argentina and overthrew Illia and the country that supplied the strategic technology, arms, and money for the coup d'etat-was Italy. It was the first time that Operation Gladio was used to assist the Argentine Military in overthrowing a democratically elected President and Tenco was the messenger. Illia was removed from office and replaced by a Revolutionary Junta:
Pascual Ángel Pistarini,Benigno Ignacio Marcelino Varela Barnadou and Adolfo Teodoro Álvarez Melendi and on the 28th June 1966 General Juan Carlos Onganía,became de facto President.
Italian President Saragat and Prime Minister Aldo Moro used Tenco as their envoy to Argentina to deliver the message to the military junta that Italy and what was a branch of NATO would not only 'assist' but not intervene in the removal of Illia. Tenco was briefed and was allowed to travel for ten days.
It was this act by Aldo Moro that the Italian Red Brigades would subsequently discover in their interrogations of Aldo Moro and which ultimately led to his murder not any other matters. Tenco did not committ suicide but was 'suicided' in January 1967 when in an outburst threatened to expose Aldo Moro who years later would lose his life to the Red Brigades!

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TENCO CHE FAVORISCE UN GOLPE!!!! ALLUCINANTE! CON LA "REGIA" DI ALDO MORO....ANCORA PIU' ALLUCINANTE. Ecco l'astuta mossa: proprio perchè è inverosimile che Tenco possa avere favorito il golpe, l'unica cosa vera, L'ARGENTINA..."fa ridere" come tutte le altre notizie riportate dunque perde di credibilità. Questo è stato lo scopo dell'articolo che avete letto sopra...PERCHE' L'ARGENTINA....C'ENTRA ECCOME CON LA MORTE DI LUIGI TENCO!!!! Ma lo stesso non ha favorito nessun golpe! Le sue idee ed i suoi valori non avrebbero potuto in alcun modo fargli accettare....una cosa del genere! E CHI LO CONOSCE LO SA! ECCO PERCHE' L'UNICA COSA VERA riportata in quell'articolo ( ARGENTINA ), PERDE DI CREDIBILITA'.

Luigi andò in Argentina nel dicembre del 1965. Non poteva lasciare l'Italia perchè MILITARE, per farlo occorreva UNA DISPENSA SPECIALE rilasciata da alti ORGANI DELLO STATO. E FIN QUI CI SIAMO! Tutti negano che ci sia stata ma LUIGI NON AVEVA IL PASSAPORTO perchè militare e l'unico modo per lasciare L'ITALIA SOTTO LE ARMI ERA....O PER MOTIVI SPORTIVI ( non è il suo caso )...E COMUNQUE attraverso una DISPENSA SPECIALE CHE NE GIUSTIFICASSE L'ESPATRIO.

Atterrò BYPASSANDO ( QUESTA LA VERSIONE UFFICIALE PER GIUSTIFICARE UN TENCO SENZA PASSAPORTO IN ARGENTINA ) i controlli al suo atterraggio PERCHE' UNA FOLLA IN DELIRIO ( ??? ) LO PORTO' IN TRIONFO SFONDANDO LE TRANSENNE ( ???? ). Peccato che QUESTO "BUFFO FUORI PROGRAMMA" COZZI con UNA FOLLA IN DELIRIO ASSENTE all'aereoporto di PARTENZA. E dunque Luigi COME EFFETTUO' IL CHECK-IN? Semplice, esibendo una dispensa speciale che da 42 anni tutti tacciono!

Non sappiamo cosa accadde in ARGENTINA, SAPPIAMO SOLO CHE PARTECIPO' ALLA TRASMISSIONE CASINO PHILIPS ed ebbe un grande successo. Ok fin qui ci siamo.....ma C'E' UN PEZZO MANCANTE....di questo viaggio, tale da giustificare DISPENSA SPECIALE TACIUTA E ARTICOLO "DI DEPISTAGGIO" DELL'AVVOCATO DI STEFANO.

Cosa puo' essere ? Non lo so....ma il pezzo mancante C'E' ed è la chiave di tutto.

Potrebbe anche risultare utile la lettura di questo stralcio di lettera indirizzata a Nanni Ricordi, pubblicata ad inizio post:

....essendo io iscritto alla Facoltà di Scienze Politiche da due anni e ciò che piu' importa, ad un partito politico ( per l'esattezza il P.S.I. ) nella cui direzione sono candidato ad assumere incarichi di una certa responsabilità......
...FERMIAMOCI QUI.

I guai seri di Luigi iniziano...al ritorno dall'Argentina: cominciano ad apparire "magicamente" delle MINACCE DI MORTE. Subirà un tentato "speronamento" sulle strade della RUTA che lo porteranno a prendere il porto d'armi e a tenere una pistola DENTRO IL CRUSCOTTO DELLA SUA ALFA GT VELOCE ( e infatti Paolo Dossena riportando l'auto a Sanremo, gliene chiederà conto ). Le ripetute minacce di morte confidate anche al FRATELLO VALENTINO, sfoceranno nell'omicidio che tutti sapete del 27 Gennaio 1967!

Con l'articolo che avete letto, si è cercato di rendere VANO L'ATTACCO DELL'ALFIERE E DEL RE BIANCO ( LA VERITA' ).

RICORDATEVI SEMPRE: UN SUICIDIO QUANDO è TALE.....NON PROVOCA QUANTO RIPORTATO SOPRA. E CONFERMA L'OMICIDIO DI LUIGI TENCO CHE OLTRE AI 7 ELEMENTI EXTRA HA DALLA SUA 5 PROVE.....CHE AD 1 ANNO DALLA LORO PUBBLICAZIONE, NON HANNO ANCORA RICEVUTO NESSUNA SMENTITA.

NB. COME VEDETE...E VE LO FECI NOTARE TEMPO FA, IL MOVENTE NON ERA DA RICERCARE NEL DESIDERIO DI TENCO DI DENUNCIARE LE COMBINES DI SANREMO ( ERA UNA "SITUAZIONE" PARALLELA AI GUAI SERI DI LUIGI ). LUIGI LE MINACCE DI MORTE LE SUBI' MOLTI MESI PRIMA DI QUELLE COMBINES ( 1 ) E "COMINCIARONO" SUBITO DOPO IL RITORNO DALL'ARGENTINA ( 2 ).

---- fine parentesi ---

RITORNANDO A NOI.....LA DOMANDA SORGE SPONTANEA:

CHI CONCESSE "LA DISPENSA SPECIALE" CHE CONSENTI' A LUIGI TENCO DI ANDARE IN ARGENTINA? C'E' BISOGNO CHE VE LO DICA?

E ORA INCASTRATE I TASSELLI:

1960: LUIGI TENCO AD UN PASSO DALLA DIRIGENZA DEL PSI
1964: LASCIA ( MA NON CI SONO PROVE CHE CI ENTRO' ) IL PCI
1965: PARTE PER L'ARGENTINA E LA DISPENSA SPECIALE LA CONCEDE IL GOVERNO DOVE APPUNTO C'ERA IL PSI.

Io credo CHE IL CORPO A TERRA di Luigi in quelle foto che BEN CONOSCETE comincia a farvi fare "si, si" con la testa è VERO O NON E' VERO?.

Luigi Tenco "riprese" ( o non lasciò mai perchè non ci sono prove ripeto del passaggio al PCI ) il suo posto all'interno della dirigenza del PSI e andò in Argentina, per fare cosa? ( http://luigitenco60s.forumfree.net/?t=16199448 )

LO DICE LUIGI TENCO NELLA SUA LETTERA:
"......nella cui direzione sono candidato ad assumere incarichi di una certa responsabilità.

E andare in Argentina fu sicuramente un incarico di una certa responsabilità, tant'e' che fonti UFFICIALI non riportano questo COME MOTIVO DEL VIAGGIO DI LUIGI, continuano a nascondere anche dopo 42 anni COSA ANDO' A FARE.....O COSA NON ANDO' A FARE ( ho i miei motivi se dico cosi ).

Sicuramente, essendo quella di Luigi un operazione "silenziosa", vien da pensare che NON TUTTI NEL MONDO POLITICO ABBIANO AVUTO "A SIMPATIA" la missione condotta da Tenco...CHE.....FINALMENTE POSSIAMO TIRARE UN SOSPIRO DI SOLLIEVO.....NON ERA UNA SPIA, ERA UNA CELLULA DEL PSI ( O MAGARI DI UNO DEI PARTITI DELLA COALIZIONE CHI LO SA ) CHE IN INCOGNITO ANDO' IN ARGENTINA SFRUTTANDO IL FATTO CHE ( E CI TENGO A PRECISARLO ) doveva andare li per cantare.

COME POTEVANO COESISTERE LE DUE ATTIVITA' ( MUSICA E POLITICA ) ???

COESISTEVANO ECCOME, TANTI ARTISTI ( E NE ABBIAMO LA PROVA ) AVEVANO QUESTA DOPPIA VITA ma questo non significa che DOPPIA VITA è un sinonimo negativo. LUIGI FU sicuramente IMPEGNATO POLITICAMENTE PER VALIDI e NOBILI SCOPI e NON PER "COSE MORALMENTE DISCUTIBILI".

Chi, secondo voi poteva non avere PRESO A SIMPATIA....il RUOLO DI LUIGI TENCO ALL'INTERNO DELLA POLITICA ITALIANA e quello che lui andò a fare SILENZIOSAMENTE IN ARGENTINA?

Grazie ad Aldo Giannuli - ricercatore di Storia contemporanea presso la Facoltà di Scienze Politiche di Bari, nonché consulente della Commissione Stragi e di diverse Procure della Repubblica per casi di strage e terrorismo - abbiamo appreso ché il nome di Tenco era registrato in una speciale lista nera dei servizi segreti come «artista di sinistra».

Come si chiamavano allora i nostri servizi segreti?

SIFAR...

Quando scoppio' lo scandalo che li coinvolse?

Ebbene, il 31 Gennaio 1967, 4 giorni dopo la morte di Luigi Tenco ( 27 Gennaio 1967 ) scoppiò lo scandalo SIFAR.

COINCIDENZA?

I cosiddetti Fascicoli SIFAR erano una vastissima raccolta di dossier (schede informative poliziesche) su politici, militari (tutti gli ufficiali superiori), ecclesiastici (Papa compreso), uomini di cultura, sindacalisti e giornalisti ordinati dal Generale Giovanni De Lorenzo nel corso del suo settennato (1955-1962) alla guida del SIFAR.

Secondo una lunga e consolidata tradizione tutta italiana nel settore, i dossier servivano a studiare le inclinazioni e gli interessi (al fine di poterne prevedere le mosse o gli intenti) di quelle personalità ritenute capaci di potenziale influenza sui destini e sulla quotidianità dello Stato ( attenzione a questo elemento ).

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Perchè questo lungo discorso introduttivo?

Perchè se Luigi Tenco era stato schedato in una speciale lista nera DEL SIFAR.....e nel 1965 lui andò ( in incognito ) in Argentina MANDATO DA "QUALCUNO" DEL GOVERNO IN CARICA ( ma non come spia, Luigi era un "politico" ), significa che quello che lui stava facendo, ERA IN CONTRASTO con GLI OBIETTIVI delle FORZE OSCURE che sempre hanno "fatto in modo" di avere il COMANDO SU OGNI COSA.

Luigi Tenco era UN PERSONAGGIO SCOMODO e non SOLO PER LE SUE CANZONI, Luigi Tenco ERA un personaggio "scomodo" e per le canzoni che faceva, e per le attività politiche che lui portava avanti.

Luigi quindi NON ERA COME MOLTI SOSPETTARONO AD UN CERTO PUNTO...UNA SPIA, era semplicemente una "cellula" politica che in incognito andava....NON A FAVORIRE IL GOLPE CARO AVVOCATO DI STEFANO ( http://luigitenco60s.forumfree.net/?t=16199448 ), ma semplicemente a comunicare un qualcosa ( puo' essere una cosa stupida o una cosa importante, non importa, non la sappiamo e mai la sapremo ) a qualcuno che si trovava in Argentina.

Essendo Luigi Tenco un personaggio scomodo, si decise ad un certo punto di ELIMINARLO....ma......chi è che lo voleva morto? Forse il SIFAR ma c'era qualcosa O QUALCUNO ad ONOR DEL VERO....capace di comandare I SERVIZI SEGRETI STESSI.

Sono un profano ma è semplice intuire quali siano state le forze in gioco oltre IL SIFAR:

« Con la P2 avevamo l'Italia in mano. Con noi c'era l'Esercito, la Guardia di Finanza, la Polizia, tutte nettamente comandate da appartenenti alla Loggia.[2] »
(Licio Gelli)

La P2...ma......cos'era la P2?

La loggia massonica Propaganda Due, più nota come P2, già appartenente al Grande Oriente d'Italia, è stata una loggia "coperta", cioè segreta, nata per reclutare nuovi adepti alla causa massonica con evidenti fini di sovversione dell'assetto socio-politico-istituzionale italiano.

CAPITE ADESSO CARI TENCHIANI?????? LUIGI TENCO NON ERA UNA SPIA....ERA PICCOLA O GRANDE CHE SIA UNA CELLULA POLITICA DI UN PARTITO DI MAGGIORANZA CHE DOVEVA ESSERE ELIMINATO DA CHI ( P2 ) AVEVA EVIDENTI FINI DI SOVVERSIONE DELL'ASSETTO SOCIO-POLITICO-ISTITUZIONALE ITALIANO.

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E ORA RAGAZZI VIENE LA PARTE PIU' INTERESSANTE DI TUTTO IL MIO INTERVENTO:

NELLA FOTO IL COMMISSARIO ARRIGO MOLINARI - chiamato a svolgere ( a non svolgere ) quella notte le indagini sulla morte del cantautore.

ARRIGO MOLINARI, TESSERA 767 DELLA P2.

INTERESSANTE VERO?

Arrigo Molinari, quando era Vice Questore di Genova, condusse delle indagini CONTRO IL CLAN DEI MARSIGLIESI.
MA ALLORA........E CON QUESTO IL CERCHIO SI CHIUDE DEFINITIVAMENTE ED UNA VOLTA PER TUTTE:

COME MAI SE IL COMMISSARIO ARRIGO MOLINARI INDAGO' I MARSIGLIESI IN "VESTE" DI VICE QUESTORE DI GENOVA.........................IL 27 GENNAIO 1967 LO STESSO ARRIGO MOLINARI ( P2 ), INSABBIO' L'OMICIDIO DI LUIGI TENCO COMMESSO PROPRIO DAI MARSIGLIESI??????

Noi sappiamo che qualcuno raccontò a Morisse i "problemi" di Luigi, ma Morisse in quanto appartenente al CLAN DEI MARSIGLIESI, aveva un CONTENZIOSO in Italia.

Come NON APPROFITTARNE?

Credo quindi che non sarà difficile INTUIRE CHE...........
.........MORISSE, appartenente al clan dei marsigliesi...., clan indagato dall'allora VICE QUESTORE DI GENOVA ARRIGO MOLINARI, una volta conosciuti i problemi di Luigi ( grazie Dalìda, te ne saremo per sempre eternamente grati ), si offrì lui per "REGOLARE LA QUESTIONE TENCO" "in cambio" ovviamente dell'azzeramento del "contenzioso".

IN ITALIA, volevano già eliminare Tenco e questa "prodigiosa opera di beneficienza" da parte del clan dei marsigliesi ( Morisse ), per L'Italia fu come UNA MANNA CADUTA DAL CIELO.

Tra le 1.15 e l'1.25 del 27 Gennaio 1967, Il Clan dei Marsigliesi come da accordi prestabiliti e secondo UN PIANO STUDIATO E RISTUDIATO in ogni sua parte INSIEME AD ARRIGO MOLINARI ( che rappresentava in questo caso la P2 ), uccisero Luigi Tenco ( Morisse dirigeva le operazioni dall'HOTEL LONDRA ) ed ebbero, sempre come da accordi COPERTURA ED ASSISTENZA.

Morale? Contento uno, contenti gli altri.

ARRIGO MOLINARI, quel 27 Gennaio 1967.......non si trovava per caso....involto come COMMISSARIO delle indagini.

Niente....niente di questo lurido e sporco mondo, avviene per puro e semplice caso.
Il 27 Gennaio 1967 SIFAR E P2...con la complicità dei MARSIGLIESI uccisero TENCO.
Il festival CONTINUO'....facendo finta che nulla fosse successo e decretò il suo vincitore: CLAUDIO VILLA ( TESSERA 262 DELLA P2 )

Il senatore Parri ( Eletto senatore nelle liste del PSI nel 1958 ) denunciò lo scandalo dei DOSSIER SIFAR 4 giorni dopo la morte DEL SUO COLLEGA DI PARTITO LUIGI TENCO, il 31 Gennaio 1967.

DOMANDA: SECONDO VOI, IL SENATORE PARRI....( PSI )..... ERA AMICO O NEMICO DI TENCO? Come mai denunciò lo scandalo SIFAR 4 giorni dopo?

ECCO LA PROVA DEL LEGAME TRA P2 E MARSIGLIESI:

fonte www.claudiofava.it/old/siciliani/me...crono/Crono.htm

1976

Marzo - A Roma viene arrestato Albert Bergamelli, del "clan dei marsigliesi", cosca criminale alleata con la "Banda della Magliana" e con Cosa nostra. I marsigliesi erano autori di diversi rapimenti "eccellenti".
Bergamelli, al momento dell'arresto, si vanterà di essere protetto da «una grande famiglia». Si pensa alla mafia; ma chi lo proteggeva sarà chiaro diversi anni dopo, quando il suo nome sarà trovato tra gli iscritti alla P2.

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tratto da questo link: http://tpi-back.blogspot.com/2008/07/in-ri...ciato-solo.html

"Ho deciso di scrivere questo mio post per ricordare, a 32 anni di distanza dall'evento, la tragica morte del Sostituto Procuratore della Repubblica di Roma Vittorio Occorsio, trucidato la mattina del 10 luglio 1976, all'angolo tra via del Giuba e via Mogadiscio, dalle raffiche di mitra sparate dal neofascista Pierluigi Concutelli.
Il delitto è "firmato" da Ordine Nuovo: Concutelli, dopo aver trafugato dall'auto del giudice i fascicoli riguardanti il processo in corso d'istruzione, lasciò un volantino di rivendicazione: "La giustizia borghese si ferma all'ergastolo, la giustizia rivoluzionaria va oltre. Il tribunale speciale del MPON ha giudicato Vittorio Occorsio e lo ha ritenuto colpevole di avere, per opportunismo carrieristico, servito la dittatura democratica perseguitando i militanti di Ordine nuovo e le idee di cui essi sono portatori. Vittorio Occorsio ha, infatti, istruito due processi contro il MPON, al termine dei quali, grazie alla complicità dei giudici marxisti Battaglini e Coiro e del barone DC Taviani, il Movimento politico è stato sciolto e decine di anni di carcere sono stati inflitti ai suoi dirigenti. L'atteggiamento inquisitorio tenuto dal servo del sistema Occorsio non è meritevole di alcuna attenuante: l'accanimento da lui usato nel colpire gli Ordinovisti lo ha degradato al livello di un boia. Ma anche i boia muoiono! La sentenza emessa dal tribunale del MPON è di morte e sarà eseguita da un nucleo operativo. Avanti per l'Ordine Nuovo!". Un volantino tragicamente farneticante.
Vittorio Occorsio, già pubblico ministero nell'indagine sul SIFAR e, quindi sul Piano Solo del generale De Lorenzo, fu anche magistrato inquirente nella questione del rapporto Manes e dei suoi omissis; indagò anche sui possibili collegamenti tra le loggie massoniche, le organizzazioni sovversive e la criminalità organizzata presente nella capitale. Occorsio, inoltre, indagò sui rapimenti di alcuni figli di personaggi noti - Bulgari, Ortolani e Danesi ? ad opera del Clan dei Marsigliesi con la copertura della Banda della Magliana; egli fu sempre convinto che la cifra pagata per i riscatti dei rapimenti fu utilizzata per l'acquisto della sede dell'OMPAM (Organizzazione Mondiale del Pensiero e dell'Assistenza Massonica, fondata da Licio Gelli ( P2 )."

Vedete come INTERAGIVANO BENE MARSIGLIESI E P2?

Per contattare la nostra redazione: luigitenco60s@alice.it

fonte: www.youreporter.it

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