CRISTO MORTO - ANDREA MANTEGNA

martedì 23 luglio 2013

effetti devastanti dell'alcool







io al posto dell'alcool bevo succhi di frutta che contengono zuccheri e danno una botta di energia come l'alcool senza effetti collaterali

non ho trovato nessuna discussione sull'alcool siccome sono promotore di una campagna mondiale contro l'alcoolismo per il consumo di frutta metto anche qua alcune informazioni sull'utilizzo di alcool

so purtroppo di andare a toccare le abitudini di qualcuno che si offenderà, ma non posso farci niente, l'alcool riduce le capacità fisiche e mentali, chi beve alcool è mediamente messo peggio di uno che non ne beve

se teniamo poi conto del complotto per eliminare i migliori attraverso droga, alcool, sigarette, incidenti i conti tornano, ai nemici dell'umanità interessa avere un mondo di alcoolizzati che non capiscono niente e che non si ribellino

Informazioni sull'alcol, i suoi effetti e l'alcoolismo

L’ alcool è la droga più diffusa al mondo. E' una sostanza con proprietà psico-attive contenuta a concentrazioni differenti in diversi tipi di bevande. L'alcool è una "droga" molto diffusa perché costa poco, è di facile reperibilità ed è accettato dal punto di vista sociale. Inoltre l'alcool trova una grande diffusione nei party e nelle feste. Ovviamente esistono bevande alcoliche di gradazione differente: la birra solitamente contiene tra il 3% e l'8% di alcool (ma alcune birre superano queste gradazioni), il vino solitamente contiene dal 10% al 13% di alcool, il whisky, la grappa ed il cognac contengono una quantità di alcool intorno al 40%.


Inoltre l'alcool viene spesso assunto, soprattutto fra i giovani, insieme ad altre sostanze come l'ecstasy. In questo modo gli effetti dannosi sono amplificati. Troppo spesso si sottovaluta il ruolo dell’alcool. Ogni anno moltissime persone muoiono a causa delle condizioni dirette o indirette del consumo di alcool, e non necessariamente si tratta di alcolisti.

E' impossibile dimenticare l'elevatissimo numero di incidenti stradali dovuti alle coscienze annebbiate dall’alcool (quasi la metà degli incidenti stradali mortali derivano dal consumo di sostanze alcoliche). L'abuso di alcool inoltre spinge ad essere violenti e irrazionali dando poco peso al reale significato delle proprie azioni, assumendo comportamenti imprevedibili; l'alcolista può essere così portato naturalmente a compiere reati e ad assumere comportamenti aggressivi.

Alcool Informazione - La sostanza

L’alcool o alcool etilico si ottiene dalla fermentazione di prodotti naturali contenenti carboidrati con il lievito. Un bicchiere di vino (1 dl), un bicchiere di birra (3 dl) e un bicchiere di liquore (3 cl) contengono all’incirca la stessa quantità di alcool (7 grammi). L’alcool è presente anche nei prodotti alimentari e nei medicinali.


Alcool Informazione - L’effetto

L’alcool in dosi ridotte provoca un senso di eccitazione mentre in dosi maggiori agisce come un calmante. Infatti l'alcolista o la persona che assume alcool si sente rilassata e a proprio agio e diventa euforica e disinibita. Ovviamente la perdita delle inibizioni porta alla perdita dell’autocontrollo e può sfociare in comportamenti aggressivi ed atti di violenza.

Inoltre chi è in stato di ebbrezza alcolica manifesta problemi con il Informazioni sull'alcol, i suoi effetti e l'alcoolismocoordinamento dei movimenti e presenta anche una minore prontezza di riflessi e sensibilità al dolore. Chi è in stato di ubriachezza comincia a barcollare ed a parlare da solo. L’ubriachezza è eccessiva può provocare vomito, forte perdita dell’equilibrio e condurre a uno stato di disperazione. Infine cessano di funzionare i nervi motori, si spegne la coscienza e incombe la minaccia di un’intossicazione con conseguenze letali.

Fumo e alcool: causa di tumori

Infatti il consumo di alcool in Italia è ancora elevato e non tende a diminuire.

I tumori ad esso correlati come quello del cavo orale e faringe, laringe, esofageo e fegato, fanno tenere alta l'incidenza di tali tumori specie nel nord Est dell'Italia in rapporto proprio al consumo.

Bisogna però ricordare che i tumori delle prime vie aeree e digerenti sono causati anche dal tabacco e anzi l'alcool e il tabacco si potenziano come causa scatenate la genesi del tumore, per cui eliminando anche uno solo dei due fattori si diminuirebbero i rischi in tutti ma di gran lunga maggiormente in quelli che sono esposti tutti e due i fattori.

Ma l'alcool viene chiamato in causa come sicuro elemento cancerogeno per il tumore del fegato. Esso favorisce la cirrosi epatica e quindi con il tempo la sua degenerazione di cancro. E' chiaro che non è l'unica causa ma spesso ne è la causa favorente.

Se eliminassimo il tabacco e l'alcool si farebbe diminuire la morte per tumori del 30% circa.

Alcool e tumori

Il VEGF ( Vascular Endothelial Growth Factor ) è una proteina ed è fattore di crescita endoteliale vascolare che svolge un importante ruolo nell'angiogenesi tumorale, è stato scoperto da Napoleone Ferrara, un ricercatore delle Genentech alla fine degli anni '80.

Da tempo si conosceva l'esistenza di un legame fra il consumo di alcool e il rischio di tumore dello stomaco, dell'esofago, del fegato, del seno e del colon.

Tuttavia i ricercatori non erano mai riusciti a sviluppare un modello adeguato per spiegare come l'etanolo potesse causare il cancro.

In uno studio pubblicato sulla rivista specialistica "Cancer" da un gruppo di ricercatori statunitensi guidati da Jian-Wei Gu dell'università del Mississippi di Oxford, si sostiene che l'etanolo stimola la crescita dei vasi sanguigni, quindi anche la crescita delle masse tumorali.

Per ottenere questi risultati i ricercatori hanno condotto un esperimento su degli embrioni di pollo nei quali erano stati inseriti dei tessuti cancerosi.

Li hanno fatti crescere in una soluzione di etanolo e hanno confrontato gli effetti con quelli osservati in embrioni allevati in soluzione fisiologica (cioè acqua e sale).

Alcuni giorni dopo i tumori degli embrioni immersi in etanolo, erano grandi circa il doppio degli altri ed avevano molti più vasi sanguigni ad irrorarne la massa, era aumentato anche il fattore VEGF.

Sembra che questo effetto non sia limitato solo ai “classici” tumori dell'alcolista, si è visto anche che tanto più alta era la concentrazione di alcol, tanto più attivi si mostravano i geni responsabili della produzione di questo fattore di crescita, quindi l’etanolo è un’importante meccanismo della progressione del cancro.

Istituzione scientifica citata nell'articolo:

University of Mississippi



Definizione di Alcol 

Il termine Alcool deriva dal nome “Alcol Etilico” (o etanolo) che si ottiene sottoponendo a fermentazione lo zucchero contenuto negli acini d’uva. L’abuso di sostanze alcoliche provoca un’intossicazione nota come alcolismo o etilismo. Per migliorare la qualità della vita è necessaria la “prevenzione” dal rischio alcol.

L’alcol etilico è un prodotto psicotropo, depressore del sistema nervoso centrale (S.N.C.). Agisce sulle sinapsi con effetti depressivi e sedativi. Produce effetti diversi secondo l’età, il sesso, la condizione sociale; modifica il vissuto ed il comportamento (il soggetto che ha ingerito grandi quantità di vino può arrecare gravi danni ad altri se si mette alla guida della propria auto). L’alcool provoca una forte dipendenza e gli alcolisti sono costretti a bere e non riescono a liberarsi da questa “droga” che danneggia loro lo stomaco (gastrite), il fegato (cirrosi epatica) ed il cervello, fino ad arrivare alle gravi allucinazioni del “delirium tremens”, che rendono definitivamente l’alcolista uno squilibrato mentale.

 Metabolismo dell’alcol e conseguenze 

Come la nicotina e la cocaina, anche l’alcool è liposolubile ed attraversa facilmente la barriera ematoencefalica, esercitando rapidamente i suoi effetti.

L’alcol, una volta assorbito dall’apparato digerente, arriva al fegato, dove viene metabolizzato. E’ stato calcolato che un bicchiere di vino da 150 ml (pari a circa 13 gr di etanolo) impegna il fegato per due ore. Alcune persone credono erroneamente che sia un innocuo stimolante. L’alcol invece è una delle sostanze psicoattive più potenti ed è responsabile di molte morti.

A breve termine, piccole quantità di alcol provocano inizialmente un’azione stimolante ed una sensazione di benessere, euforia, loquacità, superamento della timidezza, maggiore sicurezza in se stesso, ma in realtà l’alcool ha sempre un effetto depressivo. In realtà un bicchiere di troppo dà innanzitutto intorpidimento; quantità più elevate possono avere effetti sedativi o addirittura narcotizzanti

A lungo termine l’abuso d’alcool provoca squilibri nutritivi, crea dipendenza e tossicità,, comporta la comparsa di statosi (fegato grosso), di epatite, di cirrosi epatica (una patologia del fegato in cui le cellule epatiche danneggiate vengono sostituite definitivamente dal tessuto connettivo; con il tempo l’insufficienza epatica cronica porta alla morte) oltre ad altri disturbi a carico del sistema cardiocircolatorio, dello stomaco e ad un aumento del rischio di tumori.

Il consumo eccessivo d’alcool agisce negativamente anche sul sistema nervoso. L’alcool, attraverso il sangue, arriva al cervello ove riesce a rallentare l’azione delle sinapsi, a diminuire il coordinamento dei movimenti, fino a deprimere la funzione respiratoria, a far crescere la disartria (difficoltà nell’articolare il linguaggio), a ridurre la percezione del dolore sino alla perdita della coscienza, la reazione allo stimolo, l’equilibrio, la coscienza. Di qui l’aumento di incidenti stradali ed infortuni sul lavoro. Altro sintomo è l’effetto depressivo che non si manifesta su tutte le strutture del cervello, ma inizia dalla corteccia cerebrale e discende verso i nuclei nervosi fino ai centri del respiro. Recenti ricerche hanno evidenziato la relazione diretta fra ciò che avviene fra i neurotrasmettitori centrali e le catecolamine (cellule importantissime nella trasmissione degli impulsi nervosi). Sarebbero proprio queste le cellule adibite a raccogliere ed a diffondere per prime gli effetti negativi dell’alcool.

Occorre a questo punto precisare cosa s’intende per consumo “normale” di alcol. In realtà non è possibile attualmente stabilire un limite di consumo che non presenti alcuni rischi, anche perché ogni individuo reagisce in modo diverso all’assunzione di alcol: vi sono soggetti che sembrano tollerare bene le sostanze alcoliche e altri che invece manifestano disturbi importanti anche assumendo dosi minime.
L’alcool deve essere rigorosamente eliminato nelle seguenti situazioni: assunzione di particolari farmaci; gravidanza e allattamento; età avanzata; presenza di alcune malattie; durante la guida; infanzia.

 Alcool e guida 

L’alcol, diffondendosi nel sistema nervoso centrale, agisce come eccitante e provoca nel soggetto alla guida una sensazione di spensieratezza ed euforia che alterano la percezione delle proprie capacità psicofisiche.

Agendo sulla vista l’alcol trasmette al cervello:

1) un falso apprezzamento delle distanze, da cui derivano i sorpassi sconsiderati;

2) un aumento sensibile dell’abbagliamento nella guida notturna;

3) il restringimento del campo visivo che passa da un angolo visuale di 180° del guidatore sobrio alla cosiddetta visione “in tunnel” per chi ha assunto quantità eccessive di alcol;

4) un minor tempo di reazione, che passa da 0,75 centesimi di secondo nel soggetto sobrio a un secondo e mezzo in chi ha assunto un tasso di alcolemia pari a 0,5% (min.)

 Alcol e sport 

In particolare l’alcol:

- rallenta i riflessi e la velocità dello scatto;

- altera la coordinazione muscolare;

- altera la coordinazione visiva;

- per il suo alto contenuto calorico, può incidere sul “peso-forma” essenziale per una prestazione fisica ottimale e negativamente sulla potenza muscolare


fonte: forum.nexusedizioni.it

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